L’Inter di Spalletti ingrana la marcia giusta

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Inizio scoppiettante per la nuova Inter targata Luciano Spalletti. I nerazzurri surclassano con un perentorio 3-0 la Fiorentina, conquistando, così, la prima vittoria in campionato. L’Inter per mentalità e sistema di gioco ammirato in campo, appare lontana parente di quella vista nella passata stagione, in cui il caos tattico e l’approssimazione regnavano indisturbati. Il giocattolo creato dal tecnico di Certaldo è alquanto interessante e competitivo, al punto di ricevere molteplici elogi al debutto a San Siro. La Fiorentina, nonostante un avvio shock, ha provato a riannodare i fili di una partita compromessa dopo appena un quarto d’ora. I viola hanno cercato di creare qualche grattacapo dalle parti di Handanovic, andando vicini anche al goal, ma una buona dose di sfortuna ha impedito loro di accorciare le distanze. Pioli, ex applaudito dal popolo nerazzurro, sperava in un ritorno nella Scala del Calcio più soddisfacente, ed invece si è dovuto accontentare di un ko che lascia, sì ,ampi margini di miglioramento ma che indubbiamente certifica la differenza abissale tra il gruppo gigliata e le compagini costruite per lottare per il vertice della classifica. Gli addii di Borja Valero e Vecino volati all’Inter e di Bernardeschi e Kalinic, rispettivamente ceduti alla Juventus e al Milan, non sono facili da sostituire ed i vari Veretout, Gil Dias, Eysseric dovranno gradualmente prendere contatto con la nostra serie A, sempre più insidiosa e articolata. Ci vorrà del tempo e soprattutto dalla banda di Pioli, in tutta onestà, non ci si poteva attendere di più. La gara si sblocca al 6’ minuto con l’arbitro Tagliavento, coadiuvato dal VAR, che reputa falloso l’intervento scomposto, all’interno dell’area, di Astori su Icardi. Il fischietto di Terni decreta il penalty e dagli undici metri l’attaccante argentino spiazza con freddezza ed estrema precisione Sportiello. Il raddoppio nerazzurro giunge al 15’ e porta di nuovo la firma del capitano nerazzurro, fresco di convocazione con la nazionale albiceleste: cross dal versante di destra di Perisic, Icardi svetta all’interno dell’area ed indirizza la sfera sul secondo palo, dove Sportiello non riesce ad intervenire. Nella prima frazione di gioco il dominio nerazzurro è talmente evidente che gli ospiti mostrano una spiccata difficoltà nell’arginare la spinta propulsiva della banda di Spalletti. La Viola si fa vedere dalle parti di Handanovic con Simeone, che crea un grattacapo alla difesa interista, effettuando un colpo di testa insidioso, ma il portiere sloveno non si lascia sorprendere, compiendo un intervento miracoloso. Nella ripresa i ragazzi di Pioli vanno vicini al goal con Veretout, il quale lascia partire un bolide dal limite dell’area che si stampa sul palo interno. Da goal “mangiato” a goal subito, in quanto al 79’ il neo entrato Joao Mario scodella un assist , indirizzato all’interno dell’area, per l’accorrente Perisic, il quale di testa insacca la sfera dietro le spalle di un incolpevole Sportiello. Tre a zero per i nerazzurri e game-over per la Fiorentina. Al triplice fischio finale dell’arbitro Tagliavento, applausi scroscianti per la prestazione convincente e di carattere espressa dagli uomini di Luciano Spalletti. Superare la Viola era prevedibile ma non scontato e l’Inter ha sfoderato una performance impeccabile in tutti i reparti, difficilmente paragonabile in base a quanto visto fino a non più tardi di tre mesi fa. Il lavoro certosino e meticoloso effettuato dall’ex tecnico giallorosso sta portando i suoi frutti, considerando anche il pregevole pre-campionato svolto. Ai microfoni dei giornalisti, Spalletti ha così commentato l’importante vittoria ottenuta: “ Non avevo detto bugie: ho dei giocatori vogliosi e disponibili. Mi aspettavo questa prestazione. In alcuni momenti, però, non abbiamo mantenuto lo stesso ritmo, soprattutto per merito della Fiorentina. Abbiamo creato tanto e costruito bene in mezzo al campo”. Per quanto concerne il mercato in casa nerazzurra, quest’oggi si sottoporrà alle visite mediche Joao Cancelo, terzino destro portoghese, giunto in prestito dal Valencia, con il percorso inverso che verrà effettuato da Kondogbia, pronto ad approdare nella Liga spagnola, mentre si continua nella ricerca di un difensore centrale, considerando che al momento gli unici disponibili siano Skriniar e Miranda, con Murillo volato anch’egli al Valencia e Ranocchia in lista di partenza. Stefano Pioli, invece, ha spiegato i motivi del ko rimediato a San Siro: “Ci siamo scontrati con la realtà: loro superiori anche a livello di valori in campo. Il passivo è pesante, sì, tre goal sono tanti. Ma la volontà c’è stata. Il materiale su cui lavorare c’è, senza dubbio. L’ambiente è positivo, oggi avevamo tanti sostenitori. Ma siamo noi a scendere in campo. Peccato per Saponara , lo sto avendo poco. Lui è molto intelligente ed ha molto talento, potremo ottenere ottimi risultati insieme. Oggi con più fortuna avremmo potuto riaprire la gara. Serve tempo e pazienza,ho qualche dubbio”.


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