Juventus-Bayern 2-2: Allegri a due facce, quarti più lontani
Di Emanuele SaccardoJuventus – Bayern Monaco 2-2 (0-1)
43′ Muller (B), 55′ Robben (B), 63′ Dybala (J), 76′ Sturaro (J)
Come recita il titolo, per la Juventus la qualificazione ai quarti di finale è un po’ più lontana di 90 minuti fa. Ma non sarà un’impresa impossibile, sia chiaro, a patto di giocare all’Allianz Arena come nell’ultima mezz’ora dello Stadium. Già, perché Allegri ha impostato la gara con un piglio rinunciatario, salvo poi cambiare in corsa modulo e uomini: proprio Morata e Sturaro, subentrati dalla panchina, sono riusciti a raddrizzare una partita che si era messa come 3 stagioni fa, cioè malissimo.
La Juventus parte con un abbottonatissimo 4-4-2: reparti vicini, ordine tattico e concentrazione al massimo. Ma contro un Bayern Monaco cui riesce tutto facile, giocare troppo bassi è un suicidio. Il pallino del gioco è sempre nelle mani dei bavaresi, con punte che toccano un vertiginoso 70%. Va bene, i numeri contano relativamente se è vero come è vero che un certo Mourinho, ai tempi dell’Inter, lasciò che il Barcellona disponesse della sfera a piacimento; ma in modo sterile. Altra storia, altri tempi e altra squadra, perché il Bayern non è il Barça e il suo possesso palla non è insignificante, anzi. Con Marchisio in debito d’ossigeno per un risentimento muscolare e Khedira in difficoltà, con gli esterni della Juventus in affanno contro le catene straripanti degli ospiti, il tutto si è tradotto in una supremazia netta della banda Guardiola.
Una supremazia che non poteva non tradursi a sua volta in gol: a pochi attimi dalla chiusura del primo tempo, Robben sfida Evra sulla destra; l’olandese fa partire un traversone largo sul quale Douglas Costa è pronto a fare sponda verso il centro dell’area piccola; Barzagli libera come può: male, sui piedi di Mueller che è lesto a scaricare alle spalle di Buffon. Ci si potrebbe lamentare per un fuorigioco di Lewandowski che, davanti al portiere della Juventus, pare ostacolarne la visuale. Atkinson e i suoi collaboratori non se ne avvedono (manca anche un rigore alla Juventus) e si va al riposo con il Bayern avanti. Nel secondo tempo la musica non cambia e gli uomini di Guardiola caricano a testa bassa alla ricerca del 2-0 che arriva dopo 10′: in campo aperto Lewandowski punta Barzagli che, da solo, arretra per tenere Mueller; arriva Evra a dare una mano ma è già tardi, la palla è sui piedi di Robben. L’olandese dal sinistro fatato non smentisce e, dopo l’uno contro uno con Barzagli che fa quel che può, disegna una traiettoria a giro sul palo lontano sulla quale Buffon non può fare granché.
La gara sembra finire qui, così come i sogni di gloria della Juventus. Ma il Bayern ha il torto di mollare il colpo per proteggere il doppio vantaggio; i bianconeri hanno il merito di alzare il ritmo e tentare il tutto per tutto. Con un Pogba ispirato – anche nel grigiore generale della prima frazione – la Juventus cambia marcia. Kimmich, il quinto centrale nelle gerarchie del Bayern, certamente aiuta la rimonta: Cuadrado prova a innescare Mandzukic al limite dell’area, Kimmich respinge malissimo permettendo al croato di servire Dybala, tutto solo a 15 metri da Neuer: l’argentino conferma la sua freddezza sotto porta a fa 1-2. Poco oltre è ancora il bomber ex Bayern a rendersi protagonista servendo largo a sinistra Morata, subentrato a Dybala da un minuto. La punta spagnola regala di testa una palla preziosa all’accorrente Sturaro (entrato da 7 minuti al posto di Khedira): Kimmich dorme e il centrocampista della Juventus ne approfitta battendo ancora Neuer per un 2-2 che fa esplodere lo Juventus Stadium. Un pari che ha il sapore dell’impresa e che dimostra quanto la Juventus possa rimpiangere la prima ora di gioco.
Tra 3 settimane ci sarà da sudare, e non poco, per tentare il miracolo. Che, va detto, è riuscito soltanto nel 21% dei casi dopo un 2-2 interno. Però, guarda il caso, ce la fece proprio una squadra italiana e proprio contro il Bayern: era il 2007, quarti di finale, e il Milan vinse a Monaco 2-0. E, tanto per dire, quel Milan poi conquistò la Coppa in finale contro il Liverpool. Altra storia, altre squadra, altri tempi. Certo. Ma non si sa mai. Occhio però che all’Allianz il Bayern recupererà Benatia, oltre a Ribery e Goetze che certamente staranno meglio di adesso. Allegri è avvisato.
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