Napoli-Milan 1-1: sacrificio rossonero, rimpianto azzurro
Di Emanuele Saccardo39′ Insigne (N), 44′ Bonaventura (M)
Attenzione ai troppi elogi, caro Milan. Sì, d’accordo, hai fatto una partita gagliarda contro una delle squadre che meglio gioca a calcio in Serie A; sì, va bene, hai ottenuto il risultato utile consecutivo numero 8, per di più in trasferta e su un campo dove in pochi hanno strappato punti e nessuno ha vinto. Però l’1-1 del Milan contro il Napoli per certi versi ricorda il medesimo punteggio tra Roma e Barcellona alla prima uscita di Champions, gironi preliminari del settembre scorso. Tanti complimenti, sproloqui a proposito di una presunta maturità acquisita. Poi le magagne sono venute a galla e Garcia ci ha rimesso la panca.
In alcuni frangenti è utile dare una pacca sulla spalla a quello che si è impegnato e ha ottenuto il massimo che poteva; fortifica l’autostima. Ed è indubbio che il momento del Milan sia differente da quello che vissero i giallorossi – e anche l’avversario di turno, casomai, era altra cosa. Ma resta un fatto: se il Napoli avesse una panchina più lunga e meglio attrezzata in fatto di talento (esclusi Mertens e Gabbiadini, ricambi extra lusso), forse staremmo raccontando di un contro sorpasso alla Juventus. Invece Sarri ha gli uomini più o meno contati – anzi, punta sempre sugli stessi per una questione di meccanismi consolidati e fiducia – che stanno cominciando a pagar pegno.
Il Napoli arrivava al Monday Night con 2 sconfitte sul groppone (Juve in campionato e Villareal in Europa League) e la sensazione che la tacca della benzina iniziasse a mostrare la riserva. Il Milan, al contrario, giungeva al San Paolo forte della quadratura trovata da Mihajlovic (leggi: 4-4-2), di una ottima condizione atletica e di una imbattibilità nata sulle macerie dello 0-1 interno con il Bologna (6 gennaio). Dettagli psicologici che possono fare la differenza e cambiare le carte in tavola. Se a questo ci si aggiunge che il Milan può preparare ogni gara in santa pace perché non ha le Coppe (Tim Cup esclusa), mentre il Napoli è atteso al varco dal ritorno contro gli spagnoli, gli equilibri possono essere più fragili di quanto sembrino.
Tuttavia il campo non mente: se i partenopei si stanno giocando lo scudetto con la Juventus e il Milan invece suda per un piazzamento europeo, un motivo c’è. E anche al San Paolo si è visto: i padroni di casa con il pallino del gioco sempre dalla propria parte, il Diavolo vestito da provinciale che conosce i suoi limiti e gioca di rimessa difendendo con agonismo e testa. Alfieri indiscussi di questa mentalità: Abate e Zapata (monumentali, batterie inesauribili), Bonaventura e Honda (preziosi nelle due fasi e attori protagonisti della rete valsa il pari). La sintesi estrema di Napoli-Milan è tutta qui: gli azzurri che sprecano e imprecano contro la sfortuna (un palo nella ripresa), gli ospiti che capitalizzano al massimo con un tiro nello specchio nel primo tempo e un gol. Con certi presupposti è chiaro che a qualcuno possano saltare i nervi. Stanchezza o meno, frustrazione o no, l’espulsione di Sarri per proteste e la reiterata stizza di Higuain per tutti i 90 minuti sono specchio fedele del momento napoletano.
Una postilla la dedichiamo a Mario Balotelli: al netto dei soliti bisticci e capricci (questa volta, pare, con una parte della tifoseria del Napoli), i suoi 9 minuti in campo ci hanno quasi fatto commuovere. Già, perché da un lato Mihajlovic ha capito che da Mario può ottenere poche cose, dall’altro Mario ha capito che quelle poche cose le deve mettere in pratica. Ha poco fiato e forse poca voglia, ma ieri sera ha eseguito il compitino: rallentare il gioco del Napoli, piazzarsi in mezzo al campo e metterci il fisico per fare respirare la squadra e magari permettere le ripartenze di Menez (che in fatto di autonomia non può stare tanto meglio di Balotelli). Missione compiuta e, forse, il sentiero del sacrificio imboccato anche dal più spigoloso dei rossoneri.
RISULTATI 26° TURNO SERIE A:
Bologna-Juventus 0-0 (giocata venerdì), Inter-Sampdoria 3-1, Verona-Chievo 3-1 (giocate sabato), Roma-Palermo 5-0, Frosinone-Lazio 0-0, Atalanta-Fiorentina 2-3, Torino-Carpi 0-0, Sassuolo-Empoli 3-2, Genoa-Udinese 1-1, Napoli-Milan 1-1
CLASSIFICA:
Juventus 58, Napoli 57, Fiorentina 52, Roma 50, Inter 48, Milan 44, Sassuolo 38, Lazio 37, Empoli e Bologna 34, Torino 32, Chievo 31, Atalanta 29, Genoa 28, Udinese 27, Palermo 26, Sampdoria 25, Frosinone 23, Carpi 20, Verona 18
PROSSIMO TURNO (27-28-29 febbraio):
Empoli-Roma, Milan-Torino, Palermo-Bologna, Carpi-Atalanta, Chievo-Genoa, Sampdoria-Frosinone, Udinese-Verona, Juventus-Inter, Lazio-Sassuolo, Fiorentina-Napoli
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