Coppa Italia: Parità 0-0 fra Lazio-Milan. Stasera giocano Atalanta e Viola. Analisi e commenti.

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«Un gol con la Juventus? Non mi importa chi fa gol, l’importante è vincere». Così Simone Verdi si presenta alla platea di studenti dell’Universita di Salerno, per il convegno di Sport ed Educazione organizzato dal Dipartimento di scienze umane e filosofiche. «Il mio obiettivo ora è la continuità a Napoli, voglio mettere in difficoltà Ancelotti per essere titolare», ha continuato. «Il mister è stato bravo ad inizio anno senza stravolgere la squadra. Ad inizio anno ho faticato fisicamente ma ora sto bene, voglio dimostrare tanto alla società perché ha creduto in me e mi ha portato qui. Il ruolo? Quando Ancelotti mi chiama in causa io mi faccio sempre trovare pronto al di là della zona di campo in cui posso giocare». La sfida con i bianconeri può cambiare qualcosa? «Il campionato non è ancora chiuso, vogliamo vincere domenica per riavvicinarci sperando possa sbagliare qualcosa la Juve. E poi c’è l’Europa League. L’obiettivo di tutti è vincere qualcosa, quindi vogliamo arrivare fino in fondo», ha ammesso. Non ci sarà con gli azzurri, però, Marek Hamsik. «Con Hamsik non c’è stata alcuna rottura, la sua è stata una scelta di vita e va accettata perché ha dato tantissimo alla squadra e alla città. Ci manca perché non era solo un capitano ma uno che aveva peso all’interno dello spogliatoio. Non è il primo ad andare via, non sarà l’ultimo, ma siamo certi che resterà sempre un simbolo per Napoli». Il 2019 azzurro deve però essere il suo anno. «Sono passato al Napoli a 26 anni, ho fatto fatica un po’ nei primi mesi perché ho sentito tutta la differenza tra le due realtà. Lo scorso anno mi bastava dare l’80% per essere il migliore della squadra, quest’anno non mi basta più. È una bella sfida», ha ammesso. «Il momento più bello della carriera? Il debutto con la Nazionale è un’emozione unica. Ne sono orgoglioso. Ora non faccio parte del gruppo ma ci sto lavorando. Il periodo peggiore l’ho vissuto a Bologna: ero partito fortissimo e poi mi ruppi la caviglia, sono stato fuori per tre mesi e in quel periodo avevo perso le mie certezze. Gli infortuni sono pesanti da sopportare, ma se li prendi nel giusto modo ti fanno crescere. Gol con lo Zurigo? C’era poca gente al San Paolo ma era il mio primo gol europeo, è sempre una grande emozione». (ilmattino.it)

La gara tra Lazio-Udinese, valida per la 25esima giornata di Serie A e rinviata a data da destinarsi a causa dell’impegno della Nazionale di rugby all’Olimpico di Roma, verrà recuperata il prossimo 10 aprile alle ore 19. Ma ci potrebbero essere ulteriori variazioni: in caso di qualificazione della Roma ai quarti di finale della Uefa Champions League e di programmazione della gara di andata in casa, il recupero sarà fissato mercoledì 17 aprile 2019, sempre con inizio alle ore 19.00. (sportmediaset.com)

Cambia l’arbitro di Fiorentina-Atalanta, match d’andata della seconda semifinale di Coppa Italia. Al posto di Daniele Doveri ci sarà Piero Giacomelli, che dunque dirigerà la partita. Gianluca Manganiello sostituirà invece Giacomelli come VAR. (sportmediaset.com)

Finisce senza reti l’andata della prima semifinale di Coppa Italia, all’Olimpico Lazio-Milan 0-0. Due squadre bloccate e pochissime occasioni degne di nota, praticamente tutte biancocelesti. Dopo venti minuti di squadre corte la Lazio sfiora il gol in tre situazioni con Patric, Immobile e Milinkovic-Savic, ma senza mai impegnare Donnarumma. Nella ripresa ancora il portiere rossonero ha chiuso su Correa e Savic. Gara di ritorno ad aprile. Si scrive Lazio-Milan semifinale di Coppa Italia, si legge 0-0. Come nella passata stagione nell’andata del penultimo turno della coppa nazionale le squadre di Simone Inzaghi e Rino Gattuso sono state perfette nell’annullarsi a vicenda, concedendo ai propri portieri un altro clean sheet. Ai punti avrebbe vinto la Lazio, se non altro perché qualche grattacapo a Donnarumma l’ha creato, ma il verdetto è rimandato alla gara di ritorno a San Siro dove si giocherà tutta un’altra partita. Se non altro perché la sfida si giocherà il 24 aprile, praticamente due mesi. I cerotti in difesa della Lazio e la poca voglia di concedere il fianco del Milan hanno fatto il resto, due squadre che per la prima mezz’ora si sono studiate senza osare nulla più del necessario stare in campo. Ventidue giocatori raccolti in pochi metri a centrocampo e con un baricentro basso, con il palleggio lasciato al centrocampo del Milan – con tutti i limiti del caso – e qualche incursione azzardata solo con il lancio lungo quasi sempre a far duellare Acerbi e Piatek. L’equilibrio, semmai, lo ha spostato un imprevisto ovvero la botta subita da Kessie che ha costretto l’ivoriano, anche precauzionalmente, a lasciare il campo a favore di Calhanoglu. L’ingresso del turco e il nuovo assetto mediano ha squilibrato il Milan che nel quarto d’ora finale del primo tempo ha rischiato in diverse occasioni di capitolare. Prima con un destro dal limite di Immobile fuori di pochissimo, imitato poco dopo da Milinkovic-Savic e infine con una conclusione centrale di Leiva parata da Donnarumma. Il Milan, poca roba. Concentrato a non prenderle prima ancora che a pensare di costruire qualche azione offensiva, i rossoneri nel secondo tempo hanno rischiato solo in occasione di due ripartenze concesse alla Lazio e sprecate da Immobile e Correa. Le due conclusione di Milinkovic-Savic e Correa a metà ripresa hanno solo sporcato i guanti di Donnarumma, mentre nel finale un colpo di testa di Piatek su assist in rovesciata di Borini – l’unico tentativo del pistolero verso la porta di Strakosha – ha solo spaventato i tifosi biancocelesti. Nulla di fatto dunque nel “primo tempo” della sfida sui 180 minuti. Se ne riparla a fine aprile con due squadre che arriveranno in condizioni decisamente diverse da ora e con il Milan obbligato a vincere per staccare il pass per la finale di Coppa Italia. Ai biancocelesti basterà pareggiare segnando almeno una rete.

LE PAGELLE DI LAZIO-MILAN LE STATISTICHE – Milan e Lazio hanno pareggiato i loro ultimi quattro confronti in tutte le competizioni (tre dei quali in Coppa Italia con il punteggio di 0-0). – Il Milan ha vinto solo una delle ultime 11 trasferte all’Oiimpico contro la Lazio considerando tutte le competizioni (6N, 4P), dopo aver vinto cinque delle precedenti sette (2N). – Solo una volta il Milan ha pareggiato in trasferta nel match d’andata di semifinale di Coppa Italia (0-0 contro il Perugia nell’edizione 2002/03) e ha poi passato il turno vincendo per 2-1 al ritorno a San Siro. – In sole due occasioni la Lazio ha pareggiato per 0-0 la gara d’andata di semifinale di Coppa Italia (contro l’Inter nel 2007/08 e il Milan la scorsa stagione) ed è sempre stata eliminata al ritorno. – Il Milan ha mantenuto la porta inviolata nel corso del primo tempo in nove delle ultime 10 gare considerando tutte le competizioni. – Quattro delle ultime sette gare di Coppa Italia in cui la Lazio ha mantenuto la porta inviolata sono state contro il Milan. – Il Milan è imbattuto da otto gare in tutte le competizioni e ha così eguagliato il record di imbattibilità stagionale (ottenuto a cavallo fra agosto e ottobre). – Fra i giocatori di movimento che hanno iniziato il match, Krzysztof Piatek è il giocatore che ha giocato meno palloni (26). – Sergej Milinkovic-Savic ha tentato sei tiri nell’incontro, solo uno in meno rispetto a quelli tentati dal Milan in questa sfida (sette).

IL TABELLINO LAZIO-MILAN 0-0 Lazio (3-5-2): Strakosha 6; Bastos 6, Acerbi 7, Patric 5,5; Romulo 5,5 (45′ st Marusic sv), Parolo 5,5 (28′ st Luis Alberto 5,5), Leiva 6, Milinkovic-Savic 5,5, Lulic 6; Correa 5,5, Immobile 6 (36′ st Caicedo sv). A disp.: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Durmisi, Cataldi, Badelj, Neto, Jordao. All.: Inzaghi 6.

Milan (4-3-3): G. Donnarumma 6; Calabria 6, Musacchio 6,5, Romagnoli 6,5, Laxalt 5; Kessie 6 (28′ Calhanoglu 5,5), Bakayoko 6, Paquetà 5,5 (40′ st Biglia sv); Suso 4,5 (28′ st Castillejo 6), Piatek 5,5, Borini 5. A disp.: A. Donnarumma, Reina, Abate, Conti, Strinic, Bertolacci, Calhanoglu, Rodriguez, Mauri, Cutrone. All.: Gattuso 5. Arbitro: Orsato Marcatori: – Ammoniti: Parolo, Patric (L); Romagnoli, Calabria, Donnarumma (M) Espulsi: nessuno (sportmediaset.com)

È iniziato il countdown verso Napoli-Juventus, big match della 26.a giornata di Serie A e partita a forte rischio di scontri tra ultras. La Questura del capoluogo campano avrebbe consigliato i tifosi juventini (quelli provenienti dalla Campania visto che da Torino si pensa di disertare la trasferta) di non indossare simboli bianconeri nel tragitto verso il San Paolo: il timore è quello che qualche cosiddetto cane sciolto decida di aggredire i tifosi rivali per le strade della città. Come riporta Tuttosport, oltre alla rivalità tra squadre si aggiunge il malumore dei tifosi napoletani (ai quali fu vietata la trasferta allo Stadium) per la disparità di trattamento rispetto all’andata. A disposizione dei tifosi juventini ci sono circa mille tagliandi ma il rischio è che i tifosi bianconeri residenti in Campania possano confondersi nei settori azzurri acquistando i biglietti con la tessera del tifoso, senza la quale è impossibile ottenere il ticket (e ne sanno qualcosa anche 34 turisti svedesi…) La Digos di Torino ha avvertito i colleghi di Napoli sull’intenzione dei gruppi del tifo organizzato bianconero di voler disertare la trasferta. Una scelta che limiterebbe il rischio di incidenti anche se l’allerta rimane alta, tanto che dalla Prefettura del capoluogo campano si è deciso di utilizzare 800 agenti e circa 1000 steward. (sportmediaset.com)

Il rientro in campo di Mauro Icardi, che è fuori dallo scorso 14 febbraio per un presunto problema al ginocchio, non è ancora vicino. Se l’ex capitano dell’Inter salterà la trasferta dei nerazzurri a Cagliari di venerdì e con ogni probabilità anche le successive sfide con Eintracht e Spal, l’attaccante argentino non tornerà in campo neanche con la sua Nazionale. L’Albiceleste giocherà infatti due amichevoli, contro Venezuela e Marocco, i prossimi 23 e 26 marzo, ma stando a quanto riporta Espn il ct Scaloni avrebbe escluso Maurito dalla lista, che sarà comunicata il prossimo 3 marzo. Secondo quanto sostiene il quotidiano Olè, l’esclusione (comunque importante perché sono le ultime gare prima della Coppa America) sarebbe stata decisa per non alimentare conflitti con l’Inter. (sportmediaset.com)

“Rispettare la memoria di Davide Astori”. Questo l’appello del presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, intervenuto dopo l’inspiegabile rabbia scatenata sui social contro il povero ex capitano viola, scomparso il 4 marzo 2018. “Il calcio è passione, socialità, divertimento non c’è spazio per l’odio o per l’insulto”, ha detto Balata, esprimendo “massimo dissenso e riprovazione per i messaggi vergognosi beceri e incivili contro Davide Astori, un esempio di atleta, calciatore, uomo e padre”. Balata, a nome di tutta la Lega di B, ha espresso solidarietà alla famiglia Astori, alla Fiorentina e ai suoi tifosi dopo i messaggi apparsi sulle piattaforme social con commenti che infangavano la memoria dell’ex giocatore viola. (ansa)

Il Brescia rallenta la sua corsa pareggiando a Padova mentre cade il Palermo a Crotone. Sale al terzo posto il Benevento, vittorioso sul Pescara. Al Lecce la sfida promozione con il Verona.

Il quadro della 26/ma giornata Benevento-Pescara 2-1 Lecce-Verona 2-1 Ascoli-Foggia 2-2 Salernitana-Cremonese 2-0 Padova-Brescia 1-1 Crotone-Palermo 3-0 Cosenza-Carpi 1-0 Venezia-Perugia mercoledì ore 19 Spezia-Livorno ore 21 Riposa il

La Serie B in pillole Benevento-Pescara 2-1. Il Benevento batte il Pescara 2-1, nell’anticipo della 26/a giornata del campionato di calcio di Serie B, disputato sul terreno dello stadio Ciro Vigorito. I sanniti padroni di casa sono passati in vantaggio con Coda al 44′ del primo tempo, ma sono stati raggiunti al 22′ della ripresa da Mancuso, su servizio di Capone. Nel finale Viola crossa dalla sinistra e Volta al 41′ della ripresa insacca la rete della vittoria per il Benevento. Al 25′ del primo tempo sempre Coda ha fallito un calcio di rigore.

Crotone-Palermo 3-0 – Crotone batte Palermo 3-0, nella sfida dell’Ezio Scida. La squadra calabra è andata in vantaggio al 28′ del primo tempo, ha raddoppiato al 33′ della ripresa e ha calato il tris al 47′ su rigore con Nwankwo. Padova e Brescia 1-1 – I veneti sono passati in vantaggio con Mazzocco al 12′ della ripresa, ma sono stati raggiunti al 32′ da Ndoj.

Cosenza batte Carpi 1-0. Ha deciso il confronto del San Vito-Marulla la rete di Tutino dopo 28′ di gioco. Salernitana-Cremonese 2-0 – Nello stadio Arechi, la Salernitana ha battuto 2-0 la Cremonese allenata da Massimo Rastelli. Di Minala al 16′ della ripresa e Jallow al 23′ la reti del successo per la squadra campana.

 Ascoli e Foggia 2-2. Di Rosseti dopo 12′ per i marchigiani e Deli al 30′ per i pugliesi le reti nel primo tempo, che si chiude al 44′ con il gol dell’ascolano Ninkovic. Nel finale, al 50′ del secondo tempo, rete di Kragl per il 2-2 definitivo Lecce-Verona 2-1- Lecce batte Verona 2-1 con gol al 34′ del primo tempo di La Mantia e al 7′ della ripresa di Lucioni per il raddoppio dei pugliesi. Al 49′ della ripresa Laribi ha accorciato le distanze per gli scaligeri.

(ansa)


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