Euroderby: la top 11 all-time del Milan

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In vista del derby europeo che si giocherà il prossimo 10 maggio, cerchiamo di riavvolgere il nastro della storia del Milan e proviamo a mettere su la miglior formazione rossonera di tutti i tempi.

In porta abbiamo optato per Nelson Dida, che batte la concorrenza di Fabio Cudicini, Sebastiano Rossi, Giovanni Galli e Enrico Albertosi, portieri più che validi che hanno vinto tanto col Milan, ma il brasiliano si oppone grazie alle due Champions League conquistate da titolare. Dida, tra l’altro, dal 2003 al 2005 era ritenuto il miglior portiere al mondo insieme a un certo Gianluigi Buffon. Mike Maignan? E’ sicuramente sulla buona strada, ma diamogli ancora qualche anno. La difesa (schierata ovviamente a 4 come da tradizione milanista) vede sulla fascia destra Mauro Tassotti spuntarla su Cafu, dall’alto delle sue 17 stagioni in rossonero nella quale ha vinto praticamente tutto sotto la guida di Sacchi e Capello. I centrali difensivi saranno Franco Baresi e Alessandro Nesta, tra i migliori interpreti del ruolo di tutti i tempi. Il primo sostituto sarà, senza dubbio, Billy Costacurta, che ha fatto la fortuna del Milan dal 1987 al 2007, ma che in termini assoluti aveva qualcosa in meno dei due titolari che abbiamo scelto. Sull’out di sinistra, manco a dirlo, Paolo Maldini, il miglior terzino sinistro di tutti i tempi.

Il centrocampo sarà schierato a rombo per poter inserire i molti giocatori di qualità che hanno presidiato la metà campo rossonera. Il vertice basso sarà Andrea Pirlo, che ha letteralmente rivoluzionato il ruolo di mediano grazie alla sua incredibile visione di gioco e tecnica che lo hanno reso uno dei migliori registi di sempre. Le due mezze ali saranno Frank Rijkaard, tuttocampista che decise anche una finale di Coppa dei Campioni nel 1990 e Gianni Rivera, prima vera leggenda rossonera, in grado di vincere per due volte la coppa dalle grandi orecchie (’63 e ’69), il pallone d’oro (primo italiano della storia), la Coppa Intercontinentale (’69) l’Europeo con la Nazionale Italiana (’68) e lo scudetto della prima e unica stella milanista (’79). Menzione d’onore per Marcel Desailly che Fabio Capello trasformò da difensore a centrocampista completo; per Roberto Donadoni, che per 20 anni ha macinato chilometri con la maglia rossonera ricoprendo tutti i ruoli del centrocampo e per Clarence Seedorf, che nelle notti europee fece innamorare San Siro e non solo del suo stile di gioco. La punta di questo diamante sarà, ovviamente, sua maestà Ricardo Kakà. Trequartista di incredibile intelligenza tattica, spiccata velocità e fantasia che gli valsero il pallone d’oro nel 2007 grazie all’incredibile stagione che portarono, soprattutto per merito delle sue giocate, la Champions League e il Mondiale per club nella già ricchissima bacheca del Milan. Come sua prima alternativa, il Mago Dejan Savicevic, autore di uno dei gol più belli della Champions League, nella finale stravinta dai rossoneri per 4-0 contro il Barcellona nel 1994.

La coppia offensiva sarà composta da Ruud Gullit e Marco Van Basten. Davvero difficile lasciar fuori gente come Pippo Inzaghi, Andriy Shevchenko, George Weah, José Altafini e Gunnar Nordahl, ma i due olandesi sono stati la massima espressione del calcio di Arrigo Sacchi. Giocatore completo il primo, che faceva della corsa e del dinamismo la sua arma migliore (non male, per usare un eufemismo, nemmeno a livello tecnico) e centravanti formidabile il secondo, soprannominato il Cigno per via della sua grazia nei movimenti ma letale quando si trattava di gonfiare la rete. Un pallone d’oro per Gullit, addirittura tre per Van Basten, a testimoniare la loro assoluta grandezza.

Anche la scelta del tecnico non è stata affatto semplice. Nereo Rocco è stato il primo allenatore a portare nella Milano rossonera dei trofei internazionali, Fabio Capello può vantare 4 scudetti e una Champions League (quella già citata del ’94) nel suo palmarès da milanista, Carlo Ancelotti di Champions ne vinse addirittura due, più uno scudetto nel 2004 e l’ultima Coppa Italia della storia del Milan (2003); ma sulla panchina dell’all-time rossonera siederà Arrigo Sacchi che rivoluzionò il calcio italiano e portò il Milan allo status che conosciamo oggi.

Milan all-time: Dida, Tassotti, Nesta, Baresi, Maldini, Pirlo, Rijkaard, Rivera, Kakà, Gullit, Van Basten. Allenatore: Sacchi.


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