La Sampdoria c’è e si impone anche al “Franchi” di Firenze

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In cima alla classifica di serie A ci sono a punteggio pieno le cosiddette big, ossia Juventus, Inter, Milan, Napoli e poi udite udite la Sampdoria. La banda di Marco Giampaolo dopo la vittoria ottenuta in casa contro il Benevento, si ripete, con ugual punteggio, al “Franchi” di Firenze, superando i viola di Stefano Pioli per 1-2 grazie alle reti, entrambe nel primo tempo, di Caprari e Quagliarella. Per la Fiorentina si è materializzato il medesimo spettro visto all’opera contro l’Inter sette giorni fa. Dopo aver subito il doppio ko, Simeone e compagni si sono risvegliati creando più di un semplice grattacapo dalle parti di Puggioni, flirtando ripetutamente con il goal del pareggio. Pareggio che non è arrivato, così che l’allenatore emiliano si ritrova a commentare la seconda sconfitta consecutiva in campionato, nonostante un’ottima reazione avuta soprattutto dopo il goal del definitivo 1-2. Riavvolgendo il nastro del film della partita, la prima chance del match è per i padroni di casa con Pezzella che da due passi dalla linea di porta, non riesce a scaraventare la sfera in rete. A seguire è il turno di Chiesa che effettua un tiro dal limite intercettato dall’estremo difensore dei blucerchiati. La Samp mette la freccia al 32’ con Caprari, abile a ribadire in rete una corta respinta di Sportiello su tiro precedente di Ramirez. Per l’attaccante romano si tratta del terzo centro in serie A contro la Viola, avendone messi a segno già due nella passata stagione con addosso la maglia del Pescara. Tre minuti più tardi, al 35’, l’arbitro Doveri decreta un penalty ineccepibile a favore dei doriani dopo che Tomovic ha toccato la palla con il braccio. Dubbi non ce ne sono e dagli undici metri si presenta Quagliarella, il quale con freddezza e precisione chirurgica spiazza Sportiello. Per il numero ventisette della Samp si tratta del terzo goal dopo due giornate di campionato. Ad inizio ripresa Pioli effettua una sostituzione che muterà in parte l’esito del match, inserendo Bruno Gaspar al posto di un deludente Tomovic. Al 50’ è proprio da un guizzo del portoghese, abile nello scodellare in area un pallone invitante, che nasce il goal firmato da Badelj, tempestivo nell’impattare con la sfera al fine di insaccarla al di là della linea di porta. Da lì in avanti è un monologo viola con Chiesa sugli scudi che tenterà almeno in tre occasioni di imprimere la sua firma sul match. Prima con un tiro dalla distanza, poi con una conclusione dall’interno dell’area murata da Puggioni ed infine in semirovesciata, con la palla che termina la sua corsa alta sopra la traversa. Ci provano anche Babacar e Simeone, immagine di una Fiorentina a completa trazione anteriore ma il fortino della Samp non crollerà, fino ad esultare al triplice fischio finale emesso da Doveri. Come detto i blucerchiati volano in cima alla classifica a punteggio pieno, invece i gigliati, nonostante una buona mole di gioco espressa soprattutto nella ripresa, pagano a caro prezzo gli errori difensivi commessi nei primi quarantacinque minuti, restando malinconicamente inchiodati a quota zero punti e con la netta sensazione che per Stefano Pioli, in questi quindici giorni di sosta, ci sarà molto da lavorare per amalgamare al meglio i nuovi arrivati. Marco Giampaolo, tecnico della Samp, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni dagli spogliatoi: “La cosa più importante è che c’è la sosta e siamo più sereni. I margini di miglioramento non li conosco, la squadra è da un anno che lavora insieme. I singoli dipendono dalle qualità individuali, migliorando quelle si migliorerà il collettivo. Mi hanno comperato bravi difensori, sanno lavorare quelli dello scouting”. In merito all’imminente addio di Schick con direzione Roma, l’allenatore abruzzese ha commentato: “Mi sono permesso di dirgli che sarei contento se rimanesse, ma che se deve cambiare squadra dovrebbe scegliere il club più vicino al suo stile di gioco e penso che la Roma possa essere uno di questi”. Stefano Pioli, invece, ha così analizzato una sconfitta che brucia visto l’atteggiamento mantenuto dai suoi ragazzi soprattutto nel secondo tempo: “Abbiamo pagato dazio soprattutto nei dieci minuti in cui ci siamo disuniti. Poi è diventato più difficile e non meritavamo di perdere con tutte le occasioni avute dopo. Si riparte dalle cose buone del secondo tempo. Squadra giovane? La squadra è giovane ma con qualità. Oggi ci è mancata un po’ di lucidità. Arriveranno momenti migliori perché qualche goal di troppo lo stiamo subendo”. Infine una chiosa sulla finestra estiva di calciomercato che si appresta a chiudere i battenti giovedì 31 agosto: “Tutte le cose sono migliorabili, se ci saranno delle occasioni le coglieremo al volo”.


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