Il Real passa, il Bayern protesta. L’Atletico Madrid elimina il Leicester dei miracoli

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Serata di Champions e primi verdetti. Il Real Madrid supera per 4-2 il Bayern Monaco ed accede, per la settima volta consecutiva, in semifinale. La gara, però, è stata fortemente condizionata dalla direzione alquanto inadeguata dell’arbitro ungherese Kassai, protagonista di decisioni errate e discutibili. A passare in vantaggio sono i bavaresi, al 52’, su calcio di rigore, per un contatto falloso in area di Casemiro su Robben. Dagli undici metri si presenta Lewandowski che con freddezza e precisione spiazza Navas. I blancos agguantano il pareggio al 70’ con il solito Cristiano Ronaldo, abile ad indirizzare di testa un cross dal versante di destra di Casemiro. Nemmeno il tempo di esultare, che al 77’ la banda di Ancelotti mette nuovamente la freccia attraverso un autogoal piuttosto rocambolesco da parte di Sergio Ramos. Nel tentativo di intercettare un passaggio al limite dell’area di Robben per Lewandowski, interviene Nacho che indirizza la sfera sui piedi del numero quattro dei blancos, a tal punto da sorprendere l’estremo difensore dei madrileni. All’83’ avviene il primo colpo di scena: l’arbitro Kassai estrae il secondo cartellino giallo nei confronti di Vidal, autore di un intervento, sì ruvido ma sulla palla, ai danni di Asensio. Il direttore di gara interpreta diversamente tale situazione estromettendo dal terreno di gioco il centrocampista cileno. Bayern in dieci tra la rabbia della panchina bavarese con in primis il tecnico Ancelotti. La saga degli errori non finisce qui, in quanto al 14’ minuto del primo tempo supplementare, Sergio Ramos imbecca in profondità, all’interno dell’area, Cristiano Ronaldo, il quale stoppa la palla di petto per poi trafiggere Neuer. Rivedendo le immagini al rallentatore appare alquanto evidente la netta posizione di fuorigioco di CR7 non rilevata erroneamente da Kassai. Gli “orrori” si susseguono e al 4’ minuto del secondo tempo supplementare, Marcelo dopo aver tagliato a fette l’oramai stanca difesa tedesca, con Hummels e Boateng davvero stremati in quanto non in perfette condizioni fisiche, appoggia sulla destra per Cristiano Ronaldo che non deve far altro che accompagnare la palla al di là della linea di porta. Centesimo goal in Champions League per il numero sette portoghese. Però, anche in questo caso, analizzando le immagini al rallenty appare lapalissiano come la posizione di CR7 sia anche stavolta in offside. Chiude definitivamente i giochi, due minuti più tardi, Asensio, che dopo aver superato senza patemi Hummels in velocità, estrae dal cilindro una conclusione angolata su cui Neuer non può intervenire. Quattro a due per le merengues e per il Bayern Monaco cala il sipario su questa edizione di Champions League. Ai microfoni dei giornalisti Zinédine Zidane mostra soddisfazione per il risultato ottenuto e per la qualificazione centrata, anche se non disdegna apprezzamenti nei confronti del Bayern Monaco, da lui definita come la miglior compagine fino ad ora affrontata. Carlo Ancelotti, invece, dopo aver mostrato orgoglio e fierezza nei riguardi dei suoi uomini, ammette di aver studiato e preparato alla perfezione la gara del Bernabeu, tralasciando, però, un aspetto, ossia quello inerente all’arbitro, che a suo giudizio ha condizionato in negativo il risultato finale. Tra la gara d’andata e questa di ritorno, il tecnico emiliano mostra più di una semplice perplessità sulle decisioni arbitrali che hanno penalizzato il Bayern.Per quanto riguarda il suo futuro, Ancelotti pronuncia una frase sibillina, ossia che la vittoria della Bundesliga, a suo avviso, possa comunque rendere soddisfacente la stagione dei bavaresi, sollevando, però, più di un dubbio se qualcun’altro, tra i dirigenti, possa pensarla alla stessa maniera. Eliminazione dalla Champions che potrà costare la riconferma del tecnico italiano? Staremo a vedere. Al “King Power Stadium” missione compiuta per l’Atletico Madrid che impatta 1-1 con i padroni di casa del Leicester, approdando per la terza volta, negli ultimi quattro anni, in semifinale di Champions League. I colchoneros partivano dall’esiguo vantaggio di 1-0 maturato all’andata grazie ad un calcio di rigore realizzato da Griezmann. Dopo un avvio piuttosto promettente da parte delle foxes, sono gli spagnoli a portarsi in vantaggio, al 26’, con Saul che di testa capitalizza al meglio un cross dalla sinistra di Filipe Luis.Nella ripesa, la banda di Simeone si ritrae all’indietro, con gli inglesi che creano svariate occasioni da rete per tentare la clamorosa rimonta. Il goal del pareggio giunge al 61’ con Chilwell che effettua un tiro, all’interno dell’area, murato da Gabi, ma è lesto Vardy nel raccogliere la sfera ed indirizzarla in porta. A seguire la banda guidata da Shakespeare proverà ad impensierire la retroguardia biancorossa, ma al triplice fischio finale decretato dall’arbitro Rocchi sono gli ospiti a festeggiare, con la favola del Leicester che termina qui il suo cammino, seppur sorprendente, nella massima competizione europea. Ai microfoni dei giornalisti il “cholo” Simeone è soddisfatto della prova dei suoi uomini e del risultato ottenuto. Terza semifinale negli ultimi quattro anni, uno score di prestigio per i colchoneros. Per quanto concerne il suo futuro, il tecnico argentino spegne qualsiasi rumors di mercato, escludendo la possibilità di approdare in Italia alla guida dell’Inter, ribadendo il proprio legame, ad oggi indissolubile, con l’Atletico Madrid.


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