La Juventus si avvicina al big match del San Paolo con molti interrogativi

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Meno due alla supersfida del San Paolo tra Napoli e Juventus. La situazione in casa bianconera si fa piuttosto preoccupante con il tecnico Massimiliano Allegri alle prese con svariate situazioni intricate. Innanzitutto sarà out Pjaca che quest’oggi, intorno alle ore 14, verrà operato dal professor Mariani presso la struttura sanitaria di Villa Stuart, a causa della lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro subita durante l’amichevole tra Estonia e Croazia. Sui tempi di recupero filtra un cauto ottimismo, in quanto dai sei-otto mesi ipotizzati si è passati ad una concreta possibilità che i mesi di stop siano solamente quattro. Ovviamente per il talento croato è comunque finita qui l’attuale stagione. Nella giornata di ieri si è fermato anche Mario Mandzukic, il quale nonostante fosse già tornato al lavoro presso il centro sportivo di Vinovo, ha riportato un’infiammazione al ginocchio sinistro che certamente lo terrà ai box per quanto concerne la gara di domenica sera. Lo staff medico bianconero tenterà un disperato recupero in vista della sfida di mercoledì 5 aprile, sempre tra Napoli e Juventus, match valido per la semifinale di ritorno di coppa Italia. L’allenatore toscano dovrà, altresì, monitorare la situazione inerente a Dybala. La “Joya” uscì anzitempo nell’ultima gara di campionato disputata con la Sampdoria, a causa di un problema di carattere muscolare. Convocato con la nazionale argentina, non è sceso in campo nemmeno per un minuto nelle sfide contro Cile e Bolivia. A questo punto Allegri spera di trovarlo in una condizione accettabile per poterlo lanciare dall’inizio nell’acceso duello al cospetto dei partenopei guidati da Maurizio Sarri. Anche Cuadrado desta qualche preoccupazione ed è meritevole di un’attenta osservazione in questi giorni di vigilia e dulcis in fundo il giovane Kean lamenta un fastidio alla caviglia. Al netto di ciò è ipotizzale che Allegri sposti in avanti, sulla trequarti, Pjanic e Dani Alves, oppure è molto probabile che si affidi ad un altro modulo tattico rispetto al collaudato “4-2-3-1”. Si vocifera di un possibile “4-3-3” oppure “3-4-3”, scelte ovviamente condizionate dallo stato di salute degli interpreti nel reparto avanzato. Nel frattempo cresce la curiosità sull’accoglienza che attenderà il “pipita” Higuain che dopo l’addio in estate dai colori azzurri, tornerà per la prima volta da avversario nella città che lo abbracciò e lo accolse calorosamente. I precedenti inerenti agli ex etichettati con l’accezione di “core ‘ngrato” non promettono nulla di buono. Sfogliando l’album dei ricordi Paolo Rossi venne sonoramente fischiato durante un Napoli-Perugia di fine anni ‘70, quando “pablito” rifiutò di vestire la casacca dei partenopei. Stessa accoglienza è stata rifilata a Cavani, quando con la maglia del Paris Saint Germain scese in campo al San Paolo. Subissato da fischi e schiamazzi, “el matador” trovò attorno a sé un clima particolarmente ostile. Per quanto riguarda Higuain, certamente il leit-motiv sarà identico, ma il “pipita” non avrà paura ed anzi, non è da escludere, che tale rabbia e rancore da parte dei supporters azzurri possano caricare ulteriormente l’attaccante argentino che di certo non si intenerirà di fronte ai suoi ex compagni di squadra come già dimostrato nelle precedenti due occasioni allo Juventus Stadium, quando sia in campionato che in coppa Italia ha timbrato il cartellino dei marcatori.


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