I nuovi potenti del mondo del calcio

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Dalle tv ai fondi d’investimento: ecco chi sta cercando di rovesciare la piramide del pallone

Il pallone con cui si gioca è quasi sempre di cuoio, ma in molti immaginano in lui una montagna di guadagni e di quattrini. Oramai il mondo del calcio è diventato sempre più un business, una macchina da soldi e sono sempre di più i colossi dell’economia mondiale che decidono di investirci per avere introiti sempre più cospicui, sfruttando, ovviamente, la sua popolarità.

LE TELEVISIONI

skyLe televisioni comandano, decidono, impongono e dettano legge. Lo dimostra il fatto che per spostare, di data o di orario, un match, occorre chiedere il loro parere e, nel caso sia contrario, lo spostamento non è quasi mai fattibile. E lo conferma un campionato che, tra anticipi del sabato e delle 12,30, posticipi della domenica e del lunedì, ha perso quel fascino dal retrogusto antico di giocare tutti assieme. Ma, si sa, ormai contano gli ascolti e chi li gestisce. Il problema è che le mani che lo fanno sono sempre meno. E mentre in Spagna è ormai cosa fatta la riforma del sistema dei diritti tv, che consiste nel passaggio da una distribuzione individuale ad una distribuzione collettiva, con un aumento di ricavi del 40%, in Italia la torta è sempre e solo per le grandi squadre, perché le piccole, come già detto in maniera fin troppo chiara da qualcuno, non hanno lo stesso richiamo e appeal sul mercato. E a loro, al massimo, può spettare un piccolo pasticcino di consolazione.

GLI SCEICCHI E I PETRODOLLARI

quatarMansour e Al Khelaifi sono due nomi molto conosciuti nel mondo del calcio. Il primo è il proprietario del Manchester City, il secondo del Paris-Saint-Germain. Il loro obiettivo è quello di vincere tutto con i loro club, in campo nazionale ed internazionale, sfruttando le loro immense ed infinite risorse economiche. Nel calciomercato non hanno rivali e, ogni sessione, spendono cifre sempre più folli e assurde. Insomma, i petrodollari sono arrivati anche nell’industria calcistica. E non solo sotto forma di presidenti sceicchi, che, comunque, si ha come l’impressione che siano destinati ad aumentare. Non si può infatti non pensare alla partnership da 100 milioni di euro tra il Barcellona e la Qatar Airways, compagnia aerea di bandiera del Qatar. Un po’ più recente è invece l’accordo quinquennale, sempre da 100 milioni di euro, tra Fly Emirates, già partner dell’Arsenal, e il Milan. E con quei soldi i rossoneri vorrebbero costruire lo stadio di proprietà…

LE PIATTAFORME DI GAMBLING

cristiano-ronaldo-esultanzaBwin con la Juventus e il Real Madrid, il casinò online 32Red con il Bologna, IziPlay con il Milan, il Genoa e la Sampdoria, Sisal Matchpoint con la Roma. Le piattaforme di gambling sono i nuovi colossi dell’economia che hanno deciso di investire nel mondo del calcio. Rapporto di sponsorizzazione o di partnership, presenza massiccia nei cartelloni pubblicitari a bordo campo, nelle aeree interviste e nei siti ufficiali, eventi ed iniziative associate, pubblicità continue durante gli intervalli delle partite, calciatori, come Totti, o ex calciatori, come Ronaldo, nel ruolo di testimonial pubblicitari: sono queste le basi principali di un legame sempre più stretto, destinato a crescere e ad evolversi in maniera costante.

I FONDI DI INVESTIMENTO

Doyen, Traffic e Gruppo DIS sono nomi che, chi ha il calciomercato come passione principale, conosce alla perfezione. Sono, infatti, solo tre dei numerosissimi fondi di investimento che operano nel mondo delle trattative e dei trasferimenti. Essi finanziano un club per l’acquisto di un giocatore, ma, al momento della cessione di questo, battono cassa, pretendendo la loro parte. Perché? Perché essi sono i detentori dei diritti economici. Insomma, un giro di affari e di tornaconti che influenza, in maniera a volte sin troppo evidente, alcune trattative di calciomercato.


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