Il ciclone Napoli è pronto a lanciare la sfida scudetto in campionato

Di

Higuaindi Lorenzo Cristallo
La sosta natalizia, poco gradita a Maurizio Sarri, volge al termine e per il Napoli è di nuovo tempo di campionato. All’ orizzonte c’è la sfida di mercoledì sera al “San Paolo” contro il Torino, una gara fondamentale per i partenopei per proseguire la marcia verso la vetta della classifica. Gli azzurri hanno dato l’addio al 2015 con la vittoria di Bergamo contro l’Atalanta e uno score di trentacinque punti, ad una sola distanza dall’Inter capolista. Il tecnico dei partenopei non ha gradito profondamente l’arrivo di questa sosta dalla durata di quasi venti giorni. Sarri ha dichiarato che in Italia dovrebbero agire come fanno in Inghilterra o in altre nazioni europee dove i campionati si disputano anche a ridosso delle festività natalizie richiamando l’attenzione di tanto pubblico pronto a godersi questi giorni di festa seguendo il loro sport preferito. Molto probabilmente, dietro le parole dell’allenatore toscano vi è anche la consapevolezza che in qualche modo questo stop ha bloccato l’avanzata di una squadra, la sua, in piena salute che stava dimostrando grande compattezza, approfittando del momento di grazia di un Higuain sempre più leader indiscusso e trascinatore dei partenopei. Il “Pipita” è a quota sedici goal in campionato ed è secondo in classifica in una speciale graduatoria dei bomber nei maggiori tornei europei, solo Aubameyang ha fatto meglio di lui.

Tutta la squadra si è ritrovata già da una settimana al centro sportivo di Castelvolturno per riprendere la preparazione atletico­tattica in vista della ripresa del 6 gennaio. Sarri come al solito non ha trascurato nessun aspetto, apprezzando comunque la concentrazione e la ferrea forza di volontà dei suoi uomini. In vista della gara contro i granata, gli azzurri scenderanno in campo con il consueto e proficuo “4­3­3” con l’unica novità di formazione dettata dall’assenza di Jorginho per squalifica che sarà rimpiazzato da Valdifiori nel ruolo di playmaker. Per l’ex empolese sarà un’occasione importante per mettersi in mostra, considerando che in campionato non disputa una partita da titolare dallo scorso 23 settembre, giorno del turno infrasettimanale quando il Napoli giocò a Modena contro il Carpi.

A livello statistico, la prima partita dell’anno è stata sempre positiva per i partenopei. Scorrendo i risultati del passato il Napoli ha sempre battezzato con una vittoria il ritorno in campo dopo la sosta, ad esempio nella passata stagione gli azzurri si imposero a Cesena con un roboante 1­4. Dati alla mano, per il club di De Laurentiis è essenziale non ripartire da “San Siro” visto che solamente Milan e Inter alla prima giornata dell’anno nuovo hanno regalato un dispiacere agli azzurri.

Napoli, intesa come città è in fermento, c’è grande voglia di stupire e tornare prepotentemente a vivere i fasti degli ormai lontani anni 80 quando Diego Armando Maradona condusse i partenopei all’olimpo del calcio nazionale. Sognare in grande ora è di nuovo possibile e tutto ciò non è dettato solamente dalla mera speranza o da quella cabala tipicamente napoletana, ma ci sono i numeri a sentenziare ciò. Terzo miglior attacco del torneo con 31 reti messe a segno, seconda miglior difesa con 13 goal al passivo, cifre emblematiche di un squadra in salute e con le credenziali giuste per puntare il vertice della classifica. Higuain è l’uomo in più di questa squadra, il top player indiscusso, accanto a lui sta vivendo una stagione da protagonista Insigne, mentre per Hamsik, Albiol e Koulibaly questo è l’anno della rinascita, dopo la parentesi deludente con la gestione Benitez. Il presidente De Laurentiis si coccola Sarri, apprezza di lui l’immensa serietà al lavoro e l’analitica cura dei dettagli, frutto di un lavoro quotidiano basato su tanto sudore e sacrifici. In un’intervista rilasciata pochi giorni fa, il patron azzurro ha affermato di essere contento di aver chiamato al capezzale della sua squadra un allenatore come lui, senza disdegnare delle frecciatine al vetriolo verso il suo predecessore Benitez.

La ripresa del campionato è oramai alle porte, il “San Paolo” si prepara ad ospitare un’altra gara dura da affrontare ma con lo spiccato spirito di vincere per continuare questa lunga striscia positiva e mettere al centro del progetto quel tricolore che da queste latitudini ha un valore inestimabile, non solo visto come trionfo sportivo ma come riscatto sociale di una città e di gente costretta puntualmente a mandare giù bocconi amari per vicende che fanno da corollario alla più stretta quotidianetà.


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