Serie A: Vince la Juve, Inter ok, Toro di misura, Lecce rivelazione

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Lautaro non si ferma più: l’Inter straccia la Fiorentina 4-0, in rete anche Thuram

L’Inter batte anche la Fiorentina, schiantata con un 4-0 pesante ma che addirittura non riesce a fotografare il divario visto in un San Siro tutto esaurito.

Thuram fa il primo e se ne mangia altri due: 1-0 a fine primo tempo. La fase di studio e di equilibrio dura una ventina di minuti: a sbloccarsi e sbloccare la serata ci pensa Thuram che, appena prima del cooling break, firma l’1-0. Dimarco e Lautaro rubano palla, il laterale offre al francese una palla morbida morbida, che Tikus manda in rete di testa. Boato a San Siro. Non accadrà così nelle altre due occasioni per il figlio di Lillian, propiziate da Bastoni e Dumfries: a mezzo metro dalla porta, spedisce fuori. Aperte le danze, l’Inter fa ballare la Fiorentina: Christensen deve salvare sul fuoco, nemico e amico, di Calhanoglu e Dodò. Finale a nervi tesi: Arthur entra duro su Barella, che non le manda a dire. Il sardo chiede il giallo per avversario, ma lo ottiene per se stesso.

Si accende Lautaro, sparisce la Fiorentina. Visto il primo tempo, concluso sull’1-0 quasi per puro caso, Italiano corre ai ripari: fuori Beltran e Kouamé, impalpabili, dentro Nzola e Sottil. Non cambia la musica: la prima occasione della ripresa è nerazzurra, con il palo a dire di no a Dumfries per il bis. Christensen dice no a Lautaro di testa, ma l’ineluttabile è solo rimandato: Thuram offre proprio al Toro un cioccolatino che l’argentino trasforma in siluro. 2-0 e non è finita: al 57′ Dimarco sfonda, Thuram anticipa Christensen che lo travolge: dal dischetto tocca a Calhanoglu, il turco è freddo e firma il tris nerazzurro. Girandola di cambi per Inzaghi, standing ovation per Thuram ma i padroni di casa non hanno finito e giocano a poker: Cuadrado da destra scodella teso, Lautaro anticipa una difesa in bambola e offre il 4-0. Continuano i cambi, Christensen chiude dolorante, ma la gara finisce lì.

Una magia di Radonjic regala la prima vittoria al Torino: il Genoa si arrende nel recupero

Il Torino esulta per i primi tre punti della stagione. Il Genoa non dà seguito al bel successo dell’Olimpico impattando contro i granata di Juric. A decidere è una perla di Nemanja Radonjic nel recupero che dà la vittoria ai piemontesi padroni di casa.

Dopo un primo tempo con pochissime emozioni, La ripresa si apre con una punizione di Rodriguez dal limite dell’area che però termina ben lontana dallo specchio della porta di Martinez. Il Torino fa girare il pallone alla ricerca di spazi in avanti ma il Genoa di Gilardino chiude gli spazi e prova a ripartire anche se non è incisivo sotto porta come vorrebbe il suo allenatore. I rossoblu ci provano sui calci piazzati ma il colpo di testa da parte di Dragusin termina lontano dallo specchio della porta granata. Al 38’ Pellegri stacca più in alto di Dragusin all’interno dell’area di rigore e colpisce di testa ma il pallone termina di poco sul fondo. Ancora l’ex di turno va vicino a colpire a due minuti dal recupero sempre con un’incarnata che fa passare dei brividi sulla schiena di Martinez e termina a lato. Al tramonto del match ci pensa Radonjic a sbloccare il punteggio: il fantasista granata salta nettamente Hefti sulla sinistra, entra in area e da posizione decentrata fa partire una conclusione a giro che si insacca sotto l’incrocio per il colpo che vale tre punti importanti. I primi della stagione.

Troppo poco Empoli, la Juve torna a vincere: un rigore sbagliato, due legni e due gol annullati

Terminata Empoli-Juventus, risultato di 0-2 per i bianconeri con un rigore sbagliato, due legni e due gol annullati.

Danilo, a metà della frazione dopo essersi già visto annullare un precedente gol per fallo sul portiere ospite, sblocca la gara in mischia. Al 37’ altro episodio pesante di un primo tempo a senso quasi unico: Maleh atterra Gatti in area, l’arbitro Ayroldi indica il dischetto. Si presenta Vlahovic, che però si fa ipnotizzare da Berisha dagli undici metri, fallendo la chance per raddoppiare. Il gol mancato ravviva un po’ l’Empoli, poco pericoloso però fino all’intervallo.

Si riparte con gli stessi ventidue e il medesimo motivetto del primo tempo: la Juventus fa la partita, l’Empoli cerca di reagire con i suoi mezzi. Fazzini spaventa con un’acrobazia fuori di poco, Chiesa va in slalom gigante all’ora di gioco e, dribblando con tanto di tunnel a Walukiewicz, manca la porta per questione di millimetri. Entra Pogba, e troverebbe anche un signor primo gol dal momento del suo ritorno in bianconero, ma gli viene annullato per fuorigioco altrui. Sono i subentranti a imprimere una nuova accelerazione a una ripresa che tende a stagnare: dopo Pogba, è Cambiaso ad aggiungere bollicine. E un altro alzatosi dalla panchina quale Milik si traveste da regista offensivo, lanciando Chiesa a campo aperto: l’attaccante semina tutti, Berisha compreso, insaccando il raddoppio. E il polacco nel recupero, di testa, per poco non trova il terzo gol con un bel colpo di testa fermato solo dalla traversa. Altro subentrante, altra occasione: Kean scappa alla difesa azzurra e colpisce il palo. Non c’è più tempo: finisce 0-2 per la Juventus a Empoli.

Il Lecce vola: Krstovic e Strefezza stendono anche la Salernitana

In un Via del Mare stracolmo, con quasi 30 mila spettatori sugli spalti, i giallorossi vincono ancora, per la seconda volta in tre partite. Dopo la Lazio si arrende anche la Salernitana in Salento, finisce 2-0, con un gran gol di Krstovic e un rigore di Strefezza.

Pronti-via, passano poco più di cinque minuti e Nikola Krstovic torna già a gonfiare le reti della nostra Serie A. Dopo la rete alla Fiorentina, l’attaccante montenegrino sigla il suo secondo gol nel nostro campionato con un movimento e un’incornata da ‘9’ purissimo: taglio sul primo palo e colpo di testa vincente su cross di Gendrey per l’1-0 immediato del Lecce. Che continua a farsi preferire anche dopo il vantaggio.

In pieno recupero l’arbitro fischia calcio di rigore per il Lecce per fallo di mano. Dopo un check con il VAR, Strefezza prende il pallone e si avvia sul dischetto. Entrato nel secondo tempo, il numero 27 resta freddissimo e dagli undici metri mette in cassaforte il risultato. Finisce 2-0, per il Lecce altra vittoria a confermare un avvio di campionato coi fiocchi.


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