Champions League: vince la Lazio, pareggia il Milan

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Il Milan spreca di nuovo: un altro pari senza reti col Borussia Dortmund
Due partite, due 0-0 per il Milan. Tutto questo prima del doppio confronto con la favorita del girone. La partita di Dortmund dà alcune importanti indicazioni a Stefano Pioli, che vede una difesa sempre solida e sul pezzo ma un attacco incapace di concretizzare e che questa sera ha anche centrato poche volte la porta.
Pioli punta su Reijnders in cabina di regia e dà fiducia a Pobega, come due settimane fa contro il Newcastle. Proprio quest’ultimo prova subito a suonare la carica facendosi notare negli inserimenti ma è solo un fuoco di paglia: Leao è ingabbiato e fermato se necessario anche con le cattive, tuttavia il portoghese è il più attivo nella manovra offensiva con Pulisic poco chiamato in causa e Giroud ancor meno. Dortmund più pericoloso nel finale del primo tempo, Milan che cresce nella ripresa con un finale in crescendo, anche grazie all’innesto di forze fresche. Fioccano le occasioni, ma è un film già visto due settimane fa col Newcastle, dove si spreca tutto quello che c’è da sprecare, anche malamente.

Intanto a Newcastle arrivano cattive notizie con i Magpies che battono il Paris Saint-Germain. Allo stato attuale delle cose i rossoneri sono terzi in classifica, dietro agli inglesi e ai francesi e con le due partite contro il PSG in arrivo: appuntamento il 25 ottobre a Parigi, poi il 7 novembre a San Siro.

La Lazio vince all’ultimo secondo: 2-1 in casa del Celtic, decisivo Pedro
Grande atmosfera al Celtic Park, aria elettrica e frizzantina anche per qualche frizione (a distanza) tra le due tifoserie. Cominciano meglio i padroni di casa, già in vantaggio poco dopo il decimo: Furuhashi trova una prateria da aggredire nel cuore della difesa biancoceleste e, complice un Provedel non perfetto nell’opporsi, fa 1-0. Neanche cinque minuti più tardi gli scozzesi flirtano col raddoppio, ma Maeda allarga troppo la mira. La fase peggiore dei biancocelesti passa e pian piano la Lazio viene fuori, trovando il pareggio attorno alla mezz’ora con il “solito” Vecino, ormai specialista nel risolvere situazioni spinose tramite colpi di testa. Succede poco altro fino all’intervallo, 1-1 a fine primo tempo.

Al rientro in campo ci sono gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Il primo pallone buono della ripresa capita sui piedi di Felipe Anderson, ben smarcato da Immobile ma indeciso fino all’ultimo secondo, come a testimonianza di un presente complicato che sta vivendo. Arriva la girandola delle sostituzioni, da una parte e dall’altra, con il match che contestualmente vive una lunga fase centrale di ritmi bassi e scarse occasioni da rete. Provedel e Hart sono attenti sulle conclusioni dalla lunga distanza che arrivano loro, all’81’ annullato il potenziale 2-1 scozzese, firmato da Palma, per fuorigioco. Sembra tutto finito, ma Pedro non è d’accordo: entrato dalla panchina nel finale, lo spagnolo incorna di testa un cross preciso di Guendouzi, prendendo in controtempo Hart e segnando il definitivo 1-2 della Lazio al Celtic Park.


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