Zaza: “ Ho rischiato di non essere convocato. Ora darò il massimo”

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Simone Zazadi Lorenzo Cristallo
Si avvicina a grandi passi il tanto atteso momento dell’avvio degli Europei. Mentre in casa azzurra prosegue la preparazione presso il centro federale di Coverciano, nella giornata di ieri ha rilasciato dichiarazioni significative Simone Zaza, uno dei cinque attaccanti convocati dal c.t. Antonio Conte per la spedizione transalpina. Il numero sette azzurro ha affermato, ai microfoni di Rai Sport, di aver rischiato di non essere convocato, in quanto lo spazio con la casacca bianconera della Juventus è stato alquanto ridotto, però nonostante ciò, ha utilizzato al meglio le poche chance avute a disposizione. Ora che è stato aggregato con il gruppo che partirà per la Francia, promette di dare tutto sé stesso, di mettere in campo la grinta, la determinazione, la voglia di fare, il massimo impegno e una lodevole volontà per fornire un elevato contributo alla causa azzurra. Per ciò che concerne i suoi compagni di reparto, esprime parole di elogio e stima nei loro confronti e dichiara che sono tutti e cinque interscambiabili, non essendoci una coppia-goal fissa nella mente del c.t. Conte, così che ognuno potrà ritagliarsi il suo spazio, sperando che il cammino negli Europei possa essere il più lungo possibile. Nel frattempo, nell’ultima amichevole, in programma stasera al “Bentegodi” di Verona, contro la Finlandia, test per provare ulteriormente il “3-5-2” al cospetto di un avversario che fa’ della fisicità un baluardo, il tandem d’attacco dovrebbe essere composto proprio da Zaza e Immobile. A centrocampo verrà provato sull’out di sinistra El Shaarawy,mentre confermatissima la difesa con Buffon in porta e linea a tre con Barzagli, Chiellini e Bonucci. Al termine del match, ci sarà un giorno di riposo per la comitiva azzurra che poi volerà con destinazione Montpellier, mercoledì 8 giugno, data che segnerà l’approdo della nazionale italiana in terra francese. Inoltre, sempre nella giornata di ieri, anche il commissario tecnico Antonio Conte ha voluto esprimere il suo pensiero, palesando una certa nostalgia nel dover lasciare il centro federale di Coverciano. Ha affermato di aver trascorso due anni intensi e pieni di episodi, spesso piacevoli, definendo l’esperienza da c.t. , un qualcosa che lo ha arricchito profondamente dal punto di vista umano e professionale, catapultandolo in una situazione, anche relazionale, differente rispetto a quella del ruolo da allenatore di un club. Mancano quattro giorni all’inizio di Euro 2016 e la nazionale italiana scalda i motori, con la voglia spasmodica di sovvertire ogni pronostico avverso e rivestire il ruolo di outsider che possa dare filo da torcere a qualunque avversario, partendo dal blasonato Belgio, prima gara dell’Italia nel girone E, in un match che delineerà gli scenari futuri della banda di Conte.


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