Sampdoria: l’aumento di capitale per evitare il fallimento?

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L’assemblea straordinaria dei soci della Sampdoria è stata fissata in prima convocazione per il 26 maggio e in seconda per il 29 maggio. L’ordine del giorno recita: “Operazioni sul capitale, delibere inerenti e conseguenti. Modifiche statutarie, delibere inerenti e conseguenti”. Ancorché restino piste percorribili il bond convertibile (ma se nessuno l’ha sottoscritto fino a oggi, resta difficile pensare che venga sottoscritto adesso) e l’acquisto diretto della Sampdoria dalle mani del trustee (stesso ragionamento del bond convertibile), la soluzione più percorribile resta quella del piano di ristrutturazione abbinato a un aumento di capitale.

Il percorso che verrà seguito nell’assemblea del 26-29 maggio resta il medesimo delle già convocate (e andate deserte) assemblee di dicembre/gennaio: trovare un accordo tra il nuovo investitore e Massimo Ferrero, per avere in sede di assemblea straordinaria il via libera all’aumento di capitale. Se il socio di maggioranza facesse opposizione e non sottoscrivesse l’aumento di capitale, ci sarebbe la possibilità di scavalcarlo da parte del CdA ma solo dopo l’ok del tribunale che dovrà certificare la soluzione migliore per garantire la continuità aziendale. Ovviamente, in caso di aumento di capitale senza il consenso del socio di maggioranza, non sono esclusi successivi contenzioni legali con Ferrero.


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