L’Italia strapazza il Liechtenstein e continua l’inseguimento alla Spagna

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Non c’è stata la tanto auspicata goleada, ma gli azzurri vanno in vacanza, ottenendo un roboante 5-0 ai danni del malcapitato Liechtenstein. La banda guidata dal c.t. Ventura sale, così, a quota sedici punti in classifica, a pari merito con la Spagna, trionfante per 1-2 in Macedonia, ma con una differenza reti peggiore rispetto a quella della compagine iberica. A questo punto diventa decisivo lo scontro in programma il prossimo 2 settembre al “Santiago Bernabeu” di Madrid, in cui le “furie rosse” e gli azzurri si daranno battaglia per la conquista della leadership del girone G onde evitare il pericoloso bivio dei play off. Di fronte ad una “Dacia Arena” vestita a festa e stracolma in ogni ordine di posto, è l’Italia a creare, inevitabilmente, i maggiori pericoli. Il primo sussulto è con Insigne che lancia in avanti Candreva, il quale lascia partire una conclusione in semigirata che si insacca alle spalle di Jehle, ma l’arbitro scozzese Clancy, annulla tutto, ravvisando una presunta posizione di offside da parte dell’esterno in forza all’Inter. Rivedendo le immagini al rallentatore, però, appare alquanto errata la decisione presa dal direttore di gara. Gli azzurri continuano a pigiare il piede sull’acceleratore sempre con Candreva, Insigne e Spinazzola, autori di conclusioni dalla lunga distanza che non inquadrano, però, lo specchio della porta. Il Liechtenstein si fa vedere dalle parti di Buffon con Frick che estrae dal cilindro un fendente ribattuto da Barzagli, a seguire la sfera giunge a Polverino, il quale sfodera un tiro dalla distanza che sibila il palo. L’Italia a questo punto non vuole correre altri rischi e al 35’ Spinazzola appoggia in avanti per Insigne, il quale ,dall’interno dell’area, si coordina alla perfezione lasciando partire una conclusione che si stampa sul palo interno per poi insaccarsi in rete. Il muro eretto dalla difesa del Liechtenstein crolla inesorabilmente e per gli uomini di Ventura, la rete messa a segno dallo “scugnizzo” partenopeo ha il sapore di una liberazione. Nella ripresa l’Italia appare più sciolta nei movimenti e meno condizionata da una pressione spasmodica nel siglare il maggior numero di reti possibili. Al 52’ minuto Insigne serve in profondità Belotti, il quale giunge in area, trafiggendo Jehle in uscita. Qualche minuto più tardi, il “gallo” viene atterrato in area dal portiere avversario. Gli estremi per concedere un penalty ci sarebbero tutti ma il signor Clancy ritiene opportuno sorvolare. A seguire Belotti, autore di una ripresa altisonante, appoggia a centro area per il neo entrato Eder, che non deve far altro che spedire la palla oltre la linea di porta, ma l’arbitro scozzese ferma l’azione, stavolta in maniera corretta, ravvisando una posizione di fuorigioco da parte dell’attaccante italo-brasiliano. Il Liechtenstein, però, al 74’ deve arrendersi per la terza volta: combinazione Eder-Belotti, con l’attaccante granata che serve in area il numero diciassette azzurro, il quale ,di prima intenzione, scaraventa la palla in rete. La nazionale allenata dal c.t. austriaco Pauritsch è oramai in balia dell’avversario con l’Italia che ne approfitta per arrotondare maggiormente il punteggio. All’83’ Chiellini serve fuori area Bernardeschi, il quale esplode un bolide angolato che risulta imparabile per Jehle. Il 5-0 finale avviene al 91’ con Insigne che appoggia in profondità, sul versante di sinistra, per Spinazzola il quale scodella un passaggio indirizzato a centro area per Gabbiadini, che irrompe sul primo palo non lasciando scampo all’estremo difensore avversario. Al triplice fischio finale, il c.t. Ventura commenta positivamente la prestazione dei suoi ragazzi. A suo giudizio il primo tempo dovrà essere da lezione per la sua squadra, in quanto giocare con l’eccessiva foga di strafare non aiuti affatto a raggiungere i traguardi prefissati. Così come era alquanto impensabile ridurre il Liechtenstein in mero sparring partners, rifilandoli almeno otto reti. Secondo il c.t. azzurro, molto meglio l’approccio mantenuto nella ripresa, con l’Italia ben organizzata tra i reparti e serena nel giro palla, non palesando particolari tensioni e ansie di prestazione. L’atteggiamento del primo tempo andrà evitato in futuro, a partire dalla prossima sfida contro la Spagna, in cui bisognerà mantenere alta la calma e la concentrazione, non lasciandosi travolgere dall’istinto e dalla voglia spasmodica di aggredire l’avversario. Le squadre appartenenti al girone G di qualificazione al mondiale di Russia 2018 torneranno in campo il 2 settembre con una classifica che attualmente recita: Spagna prima con sedici punti all’attivo, Italia seconda, seppur a pari merito ma con una peggiore differenza reti rispetto a quella delle “furie rosse”. Seguono Albania e Israele a nove, Macedonia tre punti, chiude il Liechtenstein a zero.


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