Juventus-Napoli 1-0: ci pensa Zaza, è sorpasso scudetto
Di Emanuele SaccardoJuventus – Napoli 1-0 (0-0)
88′ Zaza
Certe gare possono andare in due direzioni: o si sbloccano immediatamente, diciamo nei primi 5 minuti, dando vita a una girandola impazzita di rovesciamenti e reti, oppure rimangono una partita a scacchi fino agli ultimi 5 minuti. In questa seconda ipotesi è insita una diramazione in più: c’è chi prende il telecomando e cambia canale perché si annoia, c’è chi suda adrenalina e non si perde un fotogramma. Che sia o meno tifoso interessato conta poco. Il secondo profilo appartiene a quelli che amano il pallone.
Juventus-Napoli, big match della giornata numero 25 in Serie A, è materia di studio per chi sanguina calcio. Non è stata una partita bellissima dal punto di vista dello spettacolo (se per spettacolo si intendono gol a grappoli, parate plastiche e quant’altro), ma è stata una gara avvincente sotto il profilo della tattica. Juventus e Napoli sono rimaste abbottonate per tutto l’arco dell’incontro, rispettandosi a vicenda; Allegri e Sarri, da ottimi strateghi calcistici, hanno pensato a mosse e contromosse, immaginato ogni sviluppo possibile agendo di conseguenza. Il resto lo hanno fatto i 22 in campo. Chi bene, chi benissimo e qualcuno male.
Ciò che colpisce è stata la capacità di entrambe le squadre di tenere i reparti vicini per 90 minuti: Juventus e Napoli hanno giocato praticamente in 25-30 metri sempre, allungandosi solo in una manciata di circostanze. Lo 0-0 pareva l’unico risultato possibile, specialmente in ragione della splendida prova offerta dalle due fasi difensive e dalle coppie centrali (da un lato Koulibaly e Albiol, sul fronte Juventus Barzagli e Bonucci, quest’ultimo uscito malconcio per uno scontro fortuito con il compagno Khedira). Logica, quindi, la prova non esaltante di Dybala e Morata per i bianconeri, come l’appannamento del trio Insigne-Higuain-Callejon sul versante azzurro. Anche se, a ben guardare, i reparti offensivi di Juventus e Napoli si sono dannati l’anima in fase di non possesso, cercando di portare il primo pressing sui portatori avversari. Atteggiamento prezioso, specie per chi sanguina calcio.
Certe gare sono così: serve che qualcuno tiri fuori il coniglio dal cilindro, inventi la giocata, magari quando manca un soffio alla fine. Il mago, allo Juventus Stadium, ha il volto di Allegri che decide di togliere Morata per inserire Zaza. Il coniglio è proprio l’ex attaccante del Sassuolo, bravo a sfruttare la mezz’ora concessagli. A 120 secondi dal recupero Zaza trova il sinistro del sorpasso, una sassata rabbiosa che riceve l’aiuto del destino sotto forma di deviazione (decisivo il tocco di Ghoulam a mettere fuori causa Reina). Ecco il gol che può cambiare le sorti di una stagione; ecco la firma dell’attaccante che in tanti volevano partisse – lui per primo – e che Allegri ha convinto a restare perché fondamentale per il progetto Juventus. Ecco la griffe che vale il sorpasso al Napoli e la vittoria consecutiva numero 15.
Ecco che il campionato cambia padrone ma non direzione. Mancano 13 partite alla fine del torneo, maggio è ancora lontano e ora arriveranno anche le Coppe a spostare gli equilibri e mangiarsi energie nervose. Sia per Juventus che Napoli. Insomma: sorpasso scudetto sì, sorpasso verdetto no.
ALTRI RISULTATI:
Empoli – Frosinone 1-2, Chievo – Sassuolo 1-1
CLASSIFICA:
Juventus 57*, Napoli 56*, Roma 47*, Fiorentina 46, Inter 45, Milan 40, Lazio 36*, Sassuolo 35*, Empoli 34*, Chievo 31*, Bologna 30, Torino e Atalanta 28, Udinese 27, Palermo 26, Genoa 25, Sampdoria 24, Frosinone 22*, Carpi* 19, Verona 15*
*una gara in più
OGGI:
Milan-Genoa, Udinese-Bologna, Sampdoria-Atalanta, Palermo-Torino, Fiorentina-Inter
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