Clima incandescente a Pescara: esplode la contestazione dei tifosi

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Situazione critica e preoccupante in riva all’Adriatico. Il Pescara sta vivendo una stagione assai complicata in massima serie. Attualmente i biancazzurri sostano al penultimo posto in classifica, a quota otto, a tre punti di distanza dall’Empoli quart’ultimo e ad oggi salvo. Tra l’altro il dato che più balza all’occhio è che la banda di Oddo, in sedici giornate di campionato, non sia ancora riuscita ad ottenere tre punti sul campo. Nei maggiori campionati europei, gli abruzzesi rappresentano l’unica compagine che non ha ancora conquistato un successo sul rettangolo di gioco. I tre punti derivanti dalla sfida con il Sassuolo, valevole per la seconda giornata di campionato, sono frutto di una decisione da parte del giudice sportivo di penalizzare il club emiliano con la sconfitta a tavolino a seguito della mancata comunicazione, tramite PEC, del tesseramento di Antonino Ragusa, il quale scese in campo nel match contro gli adriatici senza autorizzazione. Il delfino nelle ultime otto giornate ha realizzato solo un punto, in occasione del pareggio interno al cospetto del Cagliari, per poi infilare ben sette sconfitte che stanno togliendo gradualmente autostima e fiducia ad una squadra che nell’ultima gara con il Crotone ha palesato evidenti passi indietro. La gara contro i pitagorici era da interpretare come un vero e proprio spareggio salvezza da non fallire. Resta il rammarico per l’errato approccio al match e per l’ennesimo rigore fallito (il terzo stagionale), questa volta ad opera di Memushaj. I biancazzurri stanno pagando a caro prezzo l’impatto con la serie A. Dal punto di vista della manovra di gioco, spesso gli abruzzesi hanno fatto intravedere trame interessanti e ben impostate, evidenziando però ,altresì, limiti in fase offensiva dove latita la presenza di un centravanti d’esperienza per la massima serie ed anche in difesa, di frequente, i calciatori adriatici sono apparsi vulnerabili e disattenti. Un altro aspetto a sfavore della compagine abruzzese è rappresentato dai numerosi infortuni a cui Oddo ha dovuto cercare di sopperire senza stravolgere gli schemi della squadra. Le assenze prolungate di Gyomber, Bahebeck, a seguire quella di Campagnaro (uno dei pochi uomini d’esperienza presenti nella rosa), Aquilani ed infine Pepe hanno reso la strada ancor più in salita per un gruppo che tra mille difficoltà sta tentando di tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica. Le prossime due sfide, che anticiperanno la sosta natalizia, contro Bologna e Palermo forniranno delle risposte concrete ed indicative sul futuro della compagine biancazzurra. In caso di sconfitta con entrambe, sarà difficile se non impossibile, per gli adriatici, competere ad armi pari con l’obiettivo di restare in A e sarebbe un caso piuttosto unico che raro, di una squadra che già dal mese di dicembre veda ridotte al lumicino le possibilità di salvarsi. Nel frattempo, gli ultras biancazzurri, non stanno gradendo affatto questo trend piuttosto melanconico, a tal punto che nella serata di lunedì, in occasione della cena natalizia organizzata dalla società adriatica, presso il porto turistico di Pescara, è stata inscenata una dura contestazione contro i calciatori, a colpi di insulti, sputi, calci alle auto e fumogeni, oltre all’esposizione di uno striscione con su scritto: “vergognatevi”. Il tecnico Oddo, si è fermato a parlare con una nutrita rappresentanza del tifo più caldo, cercando di rasserenare gli animi, promettendo il massimo impegno e la giusta determinazione nelle sfide che verranno. Infine sono dovute intervenire le forze dell’ordine per scongiurare scene di guerriglia urbana,ristabilendo una certa calma. Il tecnico abruzzese, già al termine del match contro il Crotone, aveva consegnato il suo destino nelle mani dei vertici societari, invitandoli a prendere una decisione nel bene della squadra. A suo avviso, se la situazione risulti alquanto drammatica, la responsabilità è anche la sua che evidentemente non sta riuscendo nel compito di trasmettere ,a pieno, il suo credo tattico e le giuste motivazioni. Per adesso la posizione dell’allenatore biancazzurro appare salda ma in caso di ulteriori rovinosi ko non è da escludere un cambio di guida da parte del patron Sebastiani. In attesa di risultati positivi e confortanti, la città di Pescara è in ebollizione e in subbuglio, amareggiata da uno scorcio di campionato deludente e ben al di sotto delle aspettative. Continuando di questo passo sarà dura salvarsi, occorrerà imprimere una nuova marcia e una rinnovata fiducia nei propri mezzi per tirarsi fuori, il prima possibile, da questa drammatica situazione di impasse.


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