Ciro Immobile nuovamente al Torino per sconfiggere il mal di gol

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Ciro-immobiledi Lorenzo Cristallo
I versi della canzone di Antonello Venditti: “ certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, sarebbero la colonna sonora perfetta per descrivere il ritorno di Ciro Immobile al Torino. L’attaccante campano, in seguito all’addio nell’estate del 2014 dopo essersi laureato capocannoniere in maglia granata con ventidue reti, non ha trovato ugual fortuna nelle esperienze in terra tedesca ed andalusa. In Germania, nelle fila del Borussia Dortmund, era stato chiamato a sostituire Lewandoski, ma la sua parentesi in giallo nero è stata alquanto opaca, fatta eccezione per qualche serata magica in Champions League. Dodici mesi da incubo e l’addio per poi sbarcare in terra di Spagna presso la corte di Unai Emery al Siviglia. Presso il club andaluso, Immobile è il colpo di mercato per non far rimpiangere il partente Bacca. Ma anche qui, “Ciruzzo” non riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare, sono poche le presenze dal primo minuto e i soli due goal realizzati, sono un magro bottino poco incoraggiante in ottica convocazione nazionale. L’ex attaccante che si fece conoscere al grande pubblico nel Pescara di Zeman, ha deciso che era giunto il momento di ritornare in Italia per ritrovare nella sua Patria, nuovo smalto e la possibilità di giocarsi le chance per convincere il c.t. Antonio Conte a portarlo con sé in Francia. Dopo un primo tentativo da parte della Sampdoria di ingaggiarlo presso la corte di Montella, è stato di gran lunga più convincente e dall’impatto emotivo sensazionale, l’avanzata messa in atto dal presidente Cairo e dal direttore sportivo Petrachi di riportare sotto l’ombra della Mole, un calciatore che due anni fa fece sognare i tifosi granata e trascinò con le sue reti il Torino alla qualificazione all’Europa League. Immobile non ha avuto alcun dubbio di ripartire dai colori granata e riabbracciare il tecnico Ventura, allenatore che esaltò le sue doti di cannoniere d’area di rigore. Immobile giunto all’aeroporto di Caselle nelle prime ore di mercoledì, è stato accolto da circa duecento tifosi festanti che hanno inneggiato cori di incoraggiamento verso il bomber mai dimenticato. L’attaccante nato a Torre Annunziata giunge in prestito dal Siviglia con diritto di riscatto e indosserà la gloriosa maglia numero dieci ed è già pronto a debuttare domani pomeriggio alle 18 nel match casalingo contro il Frosinone. Immobile è chiamato ad un importante compito, quello di rigenerare un attacco granata che sta vivendo una stagione assai complicata. In avanti i numeri sono impietosi, Quagliarella oramai in rotta con il pubblico per quelle scuse poco gradite al popolo partenopeo in occasione di Napoli-Torino, è fermo a quota cinque reti, il compagno di reparto Maxi Lopez a tre mentre Belotti stenta ancora a decollare e il suo score parla di un solo goal stagionale. Cifre modeste che relegano il Toro a quota ventidue punti occupando un anonimo quattordicesimo posto.
Immobile avrà la mansione di risollevare le sorti della squadra di Ventura e riconquistare a suon di goal la maglia azzurra, perché il c.t. Conte è stato chiaro, solo chi gioca con costanza potrà ambire ad una convocazione per gli Europei del prossimo giugno. Il numero dieci granata è pronto a riallacciare il filo diretto con il goal perché la casacca del Torino, è una maglia speciale per lui e se è vero che “certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”, siamo certi che dalle parti della curva “Maratona” ci sarà da divertirsi.


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