Debutto sottotono per Spalletti. Contro il Verona è solo 1-1

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roma veronadi Lorenzo Cristallo
Ci sarà tanto da lavorare per Luciano Spalletti che dopo più di duemila giorni è tornato alla guida della Roma. I giallorossi con il pareggio rimediato all’ “Olimpico” per 1-1 contro il fanalino di coda Verona, hanno evidenziato limiti tattici e di tenuta atletica sui quali il tecnico di Certaldo dovrà lavorare in maniera minuziosa. Il suo ritorno è stato accolto da venticinquemila spettatori, un numero irrisorio che testimonia il triste trand spettrale che puntualmente contraddistingue lo stadio “Olimpico”. Spalletti inizia il match con il suo marchio di fabbrica, ovvero sia il “4-2-3-1” con l’inserimento dal primo minuto di Castan centrale difensivo e con Pjanic e De Rossi a presidiare la zona mediana. Florenzi è stato dirottato in avanti sull’out di destra nella linea a tre a supporto della punta centrale Dzeko. Questo è solo il primo sistema di gioco a cui Spalletti si affiderà, perché nel corso della gara avverranno vari stravolgimenti a seconda delle situazioni che si presenteranno in campo. Infatti nell’arco dei novanta minuti, i giallorossi muteranno pelle passando prima ad un inedito “3-5-2” e poi ad un “4-3-3”, quest’ultimo modulo a specchio con quello dell’Hellas di Gigi Del Neri. I giallorossi creano qualche pericolo dalle parti di Gollini ma un po’ l’imprecisione sotto porta, un po’ la sfortuna (con i pali di Dzeko nel primo tempo e di Salah con tiro deviato sul legno dall’estremo difensore scaligero), non le permettono di agguantare il match. La Roma si porta in vantaggio al 41’ minuto con Nainggolan che riceve all’interno dell’area un assist di tacco di De Rossi e per il centrocampista belga-indonesiano è un gioco da ragazzi trafiggere Gollini. La rete subita, non scoraggia il Verona che nella ripresa mantiene alto il ritmo e palesa grande grinta e carattere. Il primo pericolo dalle parti di Szczesny lo porta Rebic, il cui tiro si stampa sul palo, poi al 60’in azione di contropiede, Wszolek viene atterrato in area da Castan, in netto ritardo sulla fuga del centrocampista avanzato polacco. Dagli undici metri si presenta Pazzini che da vera bestia nera per la Roma non sbaglia. I giallorossi tentano di abbozzare una risposta ma il palo di Salah e la mancanza di precisione di Dzeko che manda alle ortiche una clamorosa occasione da rete a pochi minuti dal fischio finale del signor Massa, certificano un pareggio che lascia in eredità malumore e mugugni all’interno del popolo romanista. Luciano Spalletti ai microfoni dei giornalisti ha ammesso che occorrerà lavorare tanto sia dal punto di vista tattico che atletico. La Roma dovrà prendere fiducia in sé e acquisire maggiore autostima, inoltre il suo compito sarà quello di far di nuovo innamorare il pubblico giallorosso della propria squadra e tornare a riempire l’”Olimpico”, in quanto l’appoggio dei tifosi sarà importantissimo per scacciare via questo periodo interlocutorio. Al termine del match, anche Castan si è espresso sulla gara contro il Verona, chiedendo scusa ai proprio compagni di squadra e ai tifosi giallorossi per la sua prestazione in campo, macchiata da quell’intervento in scivolata che ha provocato il penalty a favore dell’Hellas. Il difensore brasiliano attraverso un twett ha affermato che si sentiva in grado di giocare dall’inizio ma evidentemente non è ancora al pari con i suoi compagni e non ha nelle gambe i novanta minuti.
Debutto balbettante per Spalletti, al quale onestamente non si poteva chiedere di più. Troppo pochi i giorni per conoscere in profondità la rosa e imporre la sua filosofia di gioco. Il prossimo appuntamento sarà allo “Juventus Stadium”, contro i bianconeri lanciatissimi verso la vetta. Un match proibitivo che dovrà essere preparato dal tecnico di Certaldo con convinzione e cura dei dettagli per non archiviare già da ora i sogni ambiziosi di inizio stagione.


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