Conte-Puma-Figc: nuovo corso azzurro verso Euro 2016

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Conte-NazionaleAlla fine i conti sono tornati, soprattutto uno: Antonio, ex allenatore della Juventus, tre scudetti consecutivi, carattere e preparazione tecnica da vendere. Toccherà a lui la missione di ridare lustro al movimento della Nazionale nei prossimi due anni, l’obiettivo sarà centrare la qualificazione ad Euro 2016 e, possibilmente, arrivare il più lontano possibile nella rassegna continentale.

Era nell’aria, il pressing del neo Presidente federale Tavecchio ha dato subito i frutti sperati: con un comunicato la Figc ha sancito nella giornata di ieri l’ingaggio di Conte, sulla base di un biennale vicino ai quattro milioni di euro. Martedì 19 alle 11:30, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma, ci sarà l’investitura ufficiale.

Fino al 31 luglio 2016, dunque, Conte guiderà la Nazionale di calcio italiana. Ma non solo: il nuovo c.t. avrà un ruolo ampio, vicino a quello già ricoperto da Arrigo Sacchi, coordinerà cioè le giovanili attraverso il Settore Tecnico; in più “guarderà dall’alto” la crescita dei calciatori in erba dei centri di formazione federale. Conte ha insomma accettato con entusiasmo il progetto di rilancio targato Tavecchio, non soltanto sulla base delle prospettive tecniche ma anche per quanto riguarda le garanzie economiche. La Figc si era impegnata  a garantire a Conte almeno lo stesso ingaggio che percepiva Prandelli (1,7 milioni), cifra che però non sarebbe bastata a coinvolgere l’ex mister bianconero. Con un nuovo accordo stretto tra la Federazione e la Puma, già sponsor tecnico della Nazionale, Conte guadagnerà in aggiunta circa 3 milioni di euro lordi a stagione – interamente garantiti dalla Puma stessa.

C’è anche il capitolo bonus. Nel comunicato ufficiale della Figc si legge che Conte avrà diritto a tre premi: in caso di qualificazione ad Euro 2016, di approdo alla finale della manifestazione e qualora riesca a migliorare il ranking Fifa di almeno 5 posizioni. Tutte sfide che, soldi a parte, Antonio Conte non vede l’ora di affrontare. Secondo Tavecchio non poteva che essere lui l’uomo adatto a svegliare un Paese intero; per Alessio Tacchinardi, ex compagno di Conte ai tempi della Juventus, la Federazione ha scelto la figura migliore. L’opinione pubblica resta divisa tra chi lo idolatra e chi lo detesta; non si può però negare che Conte sia un vincente, o perlomeno che lo sia stato alla guida di un club di alto profilo. Nei prossimi due anni scopriremo quanto il suo carisma e la sua bravura possano giovare al calcio azzurro. A cominciare da settembre: Olanda (il 4, amichevole) e Norvegia (il 9, qualificazione) sono alle porte.


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