La memoria corta di Spalletti

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Allenatore sempre moderato negli interventi, e grande professionista, Spalletti questa volta fa un’entrata a gamba tesa contro Milano e il pubblico di San Siro. Durante la conferenza stampa di sabato, il tecnico giallorosso, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva il suo pensiero sui fischi all’inno nazionale, ha risposto che i tifosi milanesi non meritano le partite della nazionale, e che gli azzurri non dovrebbero più giocare a San Siro. Attacco duro, durissimo. Ma perché Spalletti secondo me sbaglia?

Punto primo. Mondiale del 1990, finale Germania-Argentina: i tifosi italiani dell’Olimpico fischiano l’inno argentino.

Secondo punto: i romanisti non sono di certo ricordati per l’accoglienza benevola riservata agli ospiti all’Olimpico. Proprio l’anno scorso Roma-Manchester ha registrato diverse persone accoltellate o contuse tra i tifosi, causa scontri nel pre-match e, durante Roma-Dinamo Kiev (sempre in Champions), un oggetto colpì l’arbitro Frisk che abbandonò il campo sanguinante in volto.

Caro Spalletti, non è forse meglio guardare prima alle pecche di casa propria piuttosto che attaccare gli altri a spada tratta?

foto romanisti

1 commento su “La memoria corta di Spalletti”
  1. stefania ha detto:

    Ma soprattutto, perché nessuno si ricorda che sono stati i francesi che per primi hanno fischiato il nostro inno?
    http://www.donnetifose.it


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