Calciomercato-Napoli: si muove qualcosa.

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Altre novità per Agustin Almedra. A parlare del centrocampista del Boca Juniors classe 2000 è Raffaele Auriemma, durante la trasmissione Si Gonfia La Rete su Radio Marte: “Noi siamo stati i primi a mettere il nome in giro a dicembre, spiegando che il Napoli aveva messo gli occhi su questo profilo. Almendra ha una clausola rescissoria di 30 milioni di dollari e il Presidente Angelici non vuole farla abbassare. Il Napoli è molto forte sul ragazzo da tempo e ha già un accordo verbale con il suo agente Adrian Ruocco, l’operazione va definita quando il Napoli deciderà di prenderlo ma non bisognerà aspettare la chiusura del Mondiale Under 20 e il Napoli infatti non vuole questo, per evitare concorrenza. Questo ragazzo può giocare nel centrocampo a due, come vorrebbe fare Ancelotti l’anno prossimo. Potrebbe essere sia l’alternativa ad Allan che a Fabian Ruiz. Di certo il Napoli ha un accordo già verbale con gli agenti, tutto però va definito con il Presidente. La trattativa è in stato molto avanzato, come ci è stato spiegato dall’entourage, solo che il Napoli deve trovare il punto di incontro con il Presidente del Boca: gli azzurri vorrebbero pagare 20 milioni di dollari e non 30”. (telecaprisport)

Stefano Agresti, direttore di calciomercato.com, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, soffermandosi su alcune voci di mercato attorno al Napoli di De Laurentiis: “Andrè Silva? C’è un dibattito aperto sul giocatore, non ha fatto bene al Milan ed il Siviglia non lo riscatta. E’ giovane e può rientrare nei parametri del Napoli, mi sembra che il Napoli cerchi davanti una garanzia ed Andrè Silva in questo senso lascia qualche dubbio. Kondogbia? A Valencia ha fatto bene, si è ripreso dopo l’esperienza all’Inter, il Napoli non è convinto di questo giocatore, molto per il centrocampo dipenderà dall’eventuale partenza di Allan. Icardi? Il Napoli è l’unica squadra che lo ha richiesto in questi anni quando è andato via Higuain, è un giocatore che al momento l’Inter potrebbe lasciar partire con 70 mln o anche meno”. (telecaprisport

Allenamento pomeridiano ieri per il Napoli che prepara il match casalingo di domenica sera contro l’Inter. Per gli azzurri di mister Ancelotti riscaldamento a secco in avvio con l’ausilio di ostacoli, quindi lavoro tecnico tattico, partitella a campo ridotto, infine esercizi di svolgimento di gioco e conclusioni in porta. Diawara ha lavorato con il gruppo. Differenziato per Insigne, Ounas e Maksimovic.(telecaprisport)

 Milinkovic-Savic e Correa regalano alla Lazio la Coppa Italia. Il serbo entrato da pochi minuti nel finale di una gara tiratissima all’82’ trova lo stacco di testa che batte Gollini per l’1-0 e al 90′ Correa in contropiede sigla il 2-0 finale. E’ la settima Coppa Italia per la Lazio, mentre l’Atalanta dovrà ancora aspettare per ripetere il successo datato 1963. E’ stata una gara tesa, combattuta e tirata sotto la pioggia quella andata in scena allo stadio Olimpico di Roma tra Lazio ed Atalanta per la Finale di Tim Cup. Gara è stata preceduta da scontri tra supporter biancocelesti e forze dell’ordine, con cariche e idranti in zona Ponte Milvio, dove due vigili urbani sono rimasti feriti e la loro auto è stata incendiata. L’Atalanta parte bene e già al 1′ Gomez si invola in contropiede ma il tiro viene bloccato a terra da Strakosha. Nei primi minuti Gomez molto pericoloso e Marusic dopo un corpo a corpo manda a terra l’argentino, ma per l’arbitro Banti è tutto regolare. La Lazio prende le misure e al 13′ duetto tra Correa e Luis Alberto, tiro di quest’ultimo all’ingresso in area e palla deviata in angolo. La squadra di Inzaghi si rende ancora pericolosa poco dopo, al 23′ Lulic effettua un cross sul secondo palo dove svetta Leiva, che di testa manda fuori. L’occasione più grossa capita però all’Atalanta al 26′: in mischia arriva la girata di De Roon che complice una deviazione anche con la mano di Bastos finisce sul palo, poi un altro tiro rimpallato, quindi il colpo di testa finale di Zapata che termina al lato di poco. La difesa biancoceleste non convince appieno Inzaghi che al 34′ cambia inserendo Radu per Bastos già ammonito. Al 36′ Correa sfida Masiello in contropiede, l’attaccante della Lazio cade vicino all’area. Solo ammonito Masiello. Gara viva con diversi capovolgimenti di fronte. Al 40′ Ilicic serve Zapata che stacca sotto misura e mette alto di testa. Nel finale di primo tempo Correa serve Immobile, ma in area il centravanti vince un rimpallo ma subisce il rientro di Palomino che manda in angolo. Ad inizio ripresa subito una bella azione dell’Atalanta. Zapata fa da sponda al limite dell’area per una bordata di Castagne, ma Strakosha blocca terra in due tempi. Inzaghi cambia anche in avanti e al 66′ entra Caicedo per Immobile. Passano pochi minuti e Correa fila via su un errore di Djimsiti, ma Palomino arriva come un treno in scivolata e anticipa in angolo il numero 11. Al 76′ cross di Gomez dopo una insistita azione nerazzurra in area, palla che scheggia l’incrocio dei pali della porta di Strakosha. Il tecnico della Lazio a questo punto manda in campo Milinkovic Savic al posto di Luis Alberto. Scelta felice di Inzaghi, con il serbo che dopo pochi minuti, all’82’ porta in vantaggio la Lazio: da calcio d’angolo il serbo svetta e di testa trova il vantaggio con il pallone che si infila nell’angolino alla sinistra di Gollini. La squadra di Gasperini tenta il tutto per tutto ma rischi ancora: Correa salta Djimsiti, si presenta davanti a Gollini che in uscita bassa compie una grande parata. L’Atalanta spinge e si espone al contropiede della Lazio. Al 90′ calcione di Caicedo dalla sua area nello spazio, Correa è più veloce di Freuler, lo punta, lo salta, mette a sedere Gollini e scarica un tiro ravvicinato che Gosens tenta disperatamente di respingere senza riuscirvi per il 2-0 finale che regala la gioia delal vittoria della Coppa Italia e la qualificazione europea nella prossima stagione ai tifosi della Lazio. (telecaprisport) L’Ajax, dopo la delusione nella semifinale di Champions League, si consola con il titolo di campione d’Olanda. Scudetto ottenuto per la 34esima volta nella sua storia. Nell’ultima giornata della Eredivisie, gli uomini di Erik ten Hag hanno vinto 4-1 sul campo del Graafschap mantenendo il vantaggio sul Psv Eindhoven, vittorioso sull’Heracles per 3-1. (telecaprisport)

Monza, Feralpisalo’, Arezzo, Carrarese, Catania e Potenza avanzano alla fase nazionale dei play-off di serie C sfruttando (ad eccezione della Carrarese) il miglior piazzamento al termine della stagione regolare eliminando rispettivamente Sudtirol, Ravenna, Novara, Pro Vercelli, Reggina e Virtus Francavilla. Con le gare di questa sera si sono conclusi i play-off di girone. Il Monza, in campo alle 18, e’ la prima ad avanzare alla fase nazionale dei play-off. La squadra di Brocchi, infatti, ha pareggiato 3-3 in casa contro il Sudtirol acquisendo il diritto ad andare avanti in virtu’ di una migliore classifica alla fine della regular season. In vantaggio 2-0 dopo 23′, la formazione brianzola di Berlusconi si e’ fatta raggiungere e addirittura superare sul 2-3, prima di pareggiare nei secondi finali del match. Decisiva la rete del definitivo pareggio segnata da Armellino. Nello stesso girone, avanti anche il Feralpisalo’: alla squadra bresciana basta uno 0-0 casalingo contro il Ravenna. (telecaprisport)

Il giorno dopo la conquista della Coppa Italia da parte della Lazio ai danni dell’Atalanta a tenere banco è il fallo di mano in area di Bastos non giudicato da rigore e non visto al Var: “Non sono tenuto ad alimentare le polemiche – ha commentato il presidente dell’Aia Marcello Nicchi -. L’episodio lo hanno rivisto tutti dopo la partita, allo stadio non l’ha visto nessuno”. Sul Var a singhiozzo di Gasperini: “Ognuno è responsabile di ciò che dice”.”Adesso lo stesso episodio lo valuterà il designatore e deciderà se poteva essere giudicato in modo diverso o no” ha continuato Nicchi, che poi ha concluso: “La Var è uno strumento che funziona bene, da perfezionare ma che come sappiamo non azzera totalmente gli errori”. (mediaset)

Dries Mertens e il Napoli potrebbero continuare insieme. Stando a quanto riportato da Il Mattino, Aurelio De Laurentiis in persona avrebbe offerto al belga il prolungamento fino al 2021 o al 2022 dell’attuale contratto in scadenza nel 2020. La palla passa quindi all’attaccante, che dovrà decidere ora se accettare la proposta del club azzurro o arrivare a scadenza per trasferirsi magari negli Stati Uniti, dove lo ha cercato il Miami, o in Cina. (mediaset) Una vita in maglia blanca, ma la possibilità di cambiare ora. Nacho Fernandez può lasciare Madrid ed il Real, su di lui gli occhi interessati di diverse squadre in Europa tra cui il Napoli. A confermarlo è il quotidiano spagnolo Diario As che riporta l’’interesse del club azzurro per il tuttofare difensore spagnolo ormai da una vita nella capitale. A conoscerlo è proprio Carlo Ancelotti che, ovviamente, l’ha allenato nel biennio passato a Madrid e garantirebbe per lui anche in azzurro.Già due stagioni fa fu la Roma a tentarlo per la prima volta, oggi potrebbe essere la pedina buona per il Napoli di Giuntoli così come per l’Inter. Secondo il quotidiano spagnolo, sono diversi i club di Premier e anche italiani attratti dal suo essere eclettico, pronto a rivestire un ruolo importante anche in Serie A. Con il contratto in scadenza nel 2021, il 29enne spagnolo potrebbe ritagliarsi una parte importante anche nel campionato italiano. Quest’anno ha giocato 29 partite tra Liga, Champions e Coppa del Re. (ilmattino)

«Stasera ringrazierò Ancelotti e la squadra, non era facile ricominciare dopo il ciclo di Sarri». Così Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Tv Luna, appena prima della cena di fine anno del suo Napoli. «Bisogna dare merito ad Ancelotti di aver utilizzato quei giocatori pochi utilizzati ed i nuovi che sono venuti. Può capitare perdere dei punti. Il distacco che abbiamo creato dalle inseguitrici, squadre che di solito sono le contendenti, la dice lunga. Credo non ci si possa rimproverare nulla. La Juventus è là su, ma sarà sempre complicato lottare contro chi investe molto più di noi, con chi si indebita molto più di noi. Ci tengo a sottolineare che non abbiamo un euro di debito con le banche».Sul mercato il presidente non si nasconde. «Abbiamo sempre accontentato i tecnici che volevano entrare nel mercato, con Sarri non è stato possibile perchè lui non voleva entrare nel merito. Carlo lo fa, è rispettoso di quelli che sono i bilanci. Ha lavorato nel Real Madrid, noi fatturiamo un quarto se non un quinto del Real, per cui è dura», ha detto.Poi su Insigne. «Per i napoletani è sempre stato scomodo questo territorio. Ricordate Quagliarella? Venne con voglia da Udine, poi fu giusto e corretto che scappasse via, dopo anni abbiamo scoperto cosa c’era sotto. Questo è un territorio straordinario, il più ricco in Italia come potenzialità, ma è anche beffardo, che non ti regala nulla ma ti sottrae».

(ilmattino)


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