Petulanti vendette
Di francesco Non ero fra quelli che speravano in una sconfitta dell’Italia. Tuttavia, proprio non condivido l’atteggiamento degli azzurri, che adesso si stanno togliendo i sassolini dalle scarpe, lanciandoli contro chi li criticava. Ma perché?
 Non ero fra quelli che speravano in una sconfitta dell’Italia. Tuttavia, proprio non condivido l’atteggiamento degli azzurri, che adesso si stanno togliendo i sassolini dalle scarpe, lanciandoli contro chi li criticava. Ma perché?
Dunque, questi signori guadagnano cifre inaudite per mettersi in mutande ogni dì. Sì, è il mercato, lo so. Ma anche loro devono sottostare a regole precise: le critiche, talvolta spietate, fan parte del gioco. Funziona così: se vinci sei idolatrato; se perdi, spernacchiato.
Da sempre è così nel calcio italiano. Mica è il tennis, questo sport, dove lo sconfitto esce col sorriso sulle labbra. Qui la sconfitta viene vissuta con la pancia, le viscere. Di conseguenza, anche gli atleti – secondo me – non se la devono prendere se vengono pizzicati dalla critica.
E poi… ci si dimentica di tutto di fronte al dio risultato. Di che si lamentano gli azzurri? Suvvia, sull’1-1, uno scozzese con i piedi d’argilla ha mandato nei Campi Elisi un tiretto facile facile. Ma pochi se ne ricordano. Meglio così, no?!


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