Balotelli: “Non gioco in Nazionale, ma non è solo colpa mia!”. Si muove il calciomercato.

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Nando Orsi parla a Marte Sport Live: “La struttura portante di una squadra si base sull’asse centrale, a cominciare dal portiere. Quindi Meret, Koulibaly, Allan e Milik davanti. Poi se in giro c’è un giocatore meglio di Milik si può anche andare a prendere, oppure può arrivare una seconda punta da affiancare al polacco che possa andare tranquillamente in doppia cifra. Insigne? Lo reputo un grande talento, ma potrebbe servire al Napoli la sua cessione per fare cassa e comprare qualcosa di importante. Forse c’è stato qualche contrasto con l’allenatore, lui ha un carattere particolare e col pubblico ci sono stati momenti negativi. Top del Napoli? Per me è Koulibaly, è un difensore di livello mondiale. Flop? Non mi è piaciuto cammino in Coppa Italia e in Europa League, si poteva fare di più. La serie A non mi è piaciuta, bisogna cambiare mentalità, l’obiettivo deve essere quello di vincere, non di qualificarsi in Champions League. Bisogna attrezzarsi per battere la Juve”. (radiomarte)

«Se non sono più in Nazionale è perché ho colpe anch’io. Forse per colpa del mio carattere un pò forte, o perché è più comodo non chiamarmi, o per il razzismo. Di sicuro non è colpa solo mia se non sono in Nazionale. All’inizio si, dopo no». A raccontare le sue traversie con la maglia azzurra, nel giorno delle convocazioni del ct Mancini per le qualificazioni europee, è Mario Balotelli che ha rilasciato un’intervista a Canal+. Tra gli argomenti trattati anche il suo futuro («Restare al Marsiglia? Perché no, sono stato bene») e il razzismo: «È giusto che chi come me può farsi ascoltare prenda posizione contro ogni forma di discriminazione. Uscire dal campo si può, ma non mi alleno tutta una settimana per poi uscire dal campo per un idiota. È più facile individuare lo scemo e mandare via lui», chiosa il ‘brescianò Balotelli che non chiude le porte, un domani, alle ‘rondinellè, di nuovo in Serie A. «Un giorno, si, mi piacerebbe giocare a casa, ma non credo il prossimo anno». (ilmattino.it)

Sembrava essere il primo obiettivo del Napoli, ma il futuro di Josip Ilicic potrebbe essere ancora con addosso il nerazzurro dell’Atalanta. La squadra di Gasperini, dopo la vittoria con il Sassuolo, si è regalata il terzo posto in classifica ed una incredibile qualificazione in Champions League, la prima della storia del club, coronando una lunga stagione da sogno. Tra i protagonisti proprio Ilicic, tra i primi nomi sul taccuino di Giuntoli per la prossima stagione. «Ma voglio restare qui all’Atalanta, devo parlare con il club», ha detto il calciatore al termine del match di ieri sera. «Non ho mai detto di voler andare via, ora voglio godermi il momento coi miei compagni, ogni anno sento voci sul mio conto. Con Gasperini un rapporto da alti e bassi, ma ci conosciamo da tanti anni ed è il miglior allenatore che ho avuto. Speriamo di continuare insieme», ha concluso.(ilmattino.it)

Cala il sipario. Non solo su De Rossi. La Roma 2019-20 sarà profondamente diversa rispetto a quella che ha chiuso mestamente la stagione. Allenatore e direttore sportivo nuovi (più la posizione di Baldissoni, in scadenza di contratto, da valutare) con la rosa stravolta. L’input per Petrachi è abbassare il monte ingaggi (attualmente 90,9 milioni lordi). Quello per Gasperini (anche se ieri il presidente Percassi a fine gara è stato categorico: «È scontato che rimanga qui». Il tecnico ha invece preso tempo: «Ora festeggiamo, se ne parlerà domani. Le cose si fanno insieme, come è sempre stato» o chi per lui (Giampaolo e Blanc sperano, Sarri è invece diretto verso la Juventus) sarà il solito: centrare il quarto posto e ipervalutare calciatori. La serata straziante del commiato a Daniele non sarà l’ultima amarezza per i tifosi giallorossi entro il 30 di giugno. Perché il club, dovrà rientrare di 40-45 milioni di plusvalenze. I calciatori con le valigie pronte sono diversi: in primis Manolas (che potrà avvalersi della clausola rescissoria) e Dzeko, destinato all’Inter. Poi, bisognerà capire cosa accadrà a livello di offerte per El Shaarawy (in stand-by il rinnovo), Under e Zaniolo. Il talento di Massa oscilla tra la certezza di restare (anche nel post-gara s’è professato «molto ottimista» sul rinnovo) e il dubbio che davanti ad una grande offerta la Roma potrebbe cambiare idea. Quella che, al netto di clamorosi ripensamenti, non dovrebbe modificare Pellegrini, prossimo papà nel mese di agosto e deciso a continuare la sua esperienza in giallorosso.
La nuova Roma andrà ricostruita dalla spina dorsale: portiere, difensore centrale, regista e centravanti. Basta questo per capire la difficoltà del lavoro che attende Petrachi che nei prossimi giorni (da oggi è tornato a Lecce) si libererà dal Torino, pronto ad arrivare nella Capitale con l’osservatore Cavallo e il segretario generale Longo. Sono diversi i portieri monitorati: Cragno, Perin e Gollini in prima linea ma occhio al greco Vlachodimos, 24 anni, estremo difensore del Benfica. A questi va aggiunto anche Trapp, probabilmente il più facile da prendere visto che all’Eintracht è soltanto in prestito (cartellino del Psg). Per la difesa, se sarà confermato l’arrivo di Gasperini, più Palomino che Mancini, bloccato da Monchi a gennaio. Petrachi amerebbe portarsi da Torino Izzo ma con Cairo che ancora fatica a liberarlo, appare difficile immaginare una trattativa. Stesso discorso in avanti per Belotti che insieme a Zapata sono due nomi sul taccuino del ds salentino. Offerti nei giorni scorsi Llorente (Tottenham), Kruse (Werder) e Benedetto (Boca). Per la mediana, oltre al sogno Barella, il nome che piace a Petrachi è quello di Ozakyup. Ha provato a portarlo al Torino per due stagioni. L’ultimo tentativo la scorsa estate, nell’ambito dell’operazione-Ljajic. Non gli è riuscito. Chissà che non ce la faccia con la Roma. (ilmattino.it)

Quattro acquisti sul mercato per rendere la squadra ancora più forte. L’edizione odierna del Corriere Dello Sport delinea la strategia del club che dovrebbe prevedere l’arrivo di due esterni difensivi, un centrocampista centrale ed una punta da affiancare a Milik con Lozano che resta la prima scelta. Tra le ulteriori variabili per il quotidiano c’è il nome di Fabio Quagliarella, che sarebbe una sorta di ciliegina sulla torta da aggiungere agli altri acquisti. (tuttonapoli.net)

Nei giorni scorsi c’è stato un summit tra Aurelio De Laurentiis, Cristiano Giuntoli e Carlo Ancelotti in cui sono state stilate le linee guida del mercato del Napoli. Un confronto sui programmi, sul possibile tesoretto derivante dalle cessioni e tanto altro. Stando a quanto riferito da Radio Kiss Kiss Napoli, l’idea della società azzurra è quella di acquistare sei calciatori in totale, cercando la giusta sinergia tra le volontà del mister e quelle del presidente partenopeo.

UNITA’ – C’è unità di intenti, dunque, come riferisce la radio ufficiale. De Laurentiis vorrebbe accontentare Ancelotti ed è per questo che è stato pattuito il fatto di provare a prendere tre calciatori importanti, di spessore, realtà già consolidate e altri tre di grande prospettiva. Si cerca il giusto equilibrio, per potenziare la rosa con giocatori d’esperienza e altri pronti ad esplodere. (tuttonapoli.net)

“Il Fiore 0 Genoa 0 salva le due squadre dalla retrocessione. Alla Fiore bastava il pari. Il Genoa è stato salvato dalla sconfitta dell’Empoli. Probabilmente la peggior partita che ho commentato in vita mia”. Anche dalla Spagna si scagliano contro il calcio italiano, la Serie A e Fiorentina-Genoa di ieri sera (partita terminata 0-0). Sembrerebbe un risultato scritto, visto quello che serviva alle due squadre per non retrocedere. E queste parole sono del commentatore della tv spagnola Movistar, Miguel Angel Roman, che è poi intervenuto a La Gazzetta dello Sport: “Mi sono dovuto scusare più di una volta con i telespettatori perché la partita era incommentabile, non c’era nulla da dire. La palla per lunghi minuti passava da un centrale al terzino nelle due direzioni, e basta. Aspettavo solo che trascorressero i minuti e abbiamo finito per parlare molto di più di ciò che succedeva al Milan, all’Inter e all’Atalanta. Però la cosa che più mi ha colpito è stata l’attitudine del Genoa: abbiamo visto tante partite in passato in Liga, in Serie A o anche ai Mondiali dove due squadre a cui stava bene un pareggio non si sono fatte male. La parola ‘biscotto’ è ormai entrata a pieno titolo nel vocabolario calcistico spagnolo. Ma ieri il Genoa si è salvato solo perché la palla toccata da D’Ambrosio è finita sulla traversa. Non ha minimamente curato o pensato a ciò che era in suo potere, non ha cercato di giocare, ma ha solo aspettato il gol dell’Inter. Mi è sembrato incredibile: ‘Sono pazzi’ mi dicevo. In passato mi sono capitate partite brutte, ma normalmente era per incapacità dei protagonisti, non per mancanza di volontà come è successo ieri sera”. (tuttonapoli.net)

Il Napoli è forte su Giovanni Di Lorenzo, autore di una grande stagione all’Empoli. Il presidente del club toscano, Fabrizio Corsi, ne ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “C’è questo interessamento del Napoli, un contatto giornaliero tra Giuntoli e Accardi, il mio direttore. La cosa può indirizzarsi verso la buona riuscita dell’operazione, ma nel calcio nulla è scritto. Annuncio? Non lo so, ma so che ci sono contatti frequenti. Stamattina non ho incrociato Di Lorenzo, mentre Bennacer è andato in nazionale. E’ stata una mattinata commovente da un certo punto di vista”.


RITRATTO – “E’ un giocatore dall’applicazione straordinaria, è sempre molto concentrato. Potrebbe giocare anche da difensore centrale, ma ha trovato la sua dimensione ideale sulla fascia perché ha grande corsa e riesce sempre a rifinire bene. E’ un difensore tra l’altro molto prolifico, starebbe bene nel 3-5-2 di Conte all’Inter, non ne trovano uno migliore, ma questa è una battuta da sportivo”.


BENNACER – “Su Bennacer e Traoré ci sono delle società estere che ancor prima che finisse il campionato hanno mandato degli intermediari per dirci che entro 2-3 giorni arriveranno delle offerte importanti. Se si muove un ufficio importante in Germania che fa questo mestiere, vengono a trovarmi fisicamente, parlandomi e guardandomi negli occhi, di certo non sto dicendo bufale. Per entrambi c’è un interesse allargato in tutta l’Europa. Stamattina mi hanno chiamato e mi hanno detto che nei prossimi giorni arriverà una squadra importante tedesca che farà offerte, un club per Bennacer e uno per Traoré”.

(tuttonapoli.net)


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