Verona-Inter: Spalletti per record di punti e secondo posto

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Questa sera al Bentegodi andrà in scena il Monday Night dell’undicesima giornata di Serie A, protagonisti i padroni di casa del Verona e l’Inter di Luciano Spalletti. Sulla carta sarà il classico testacoda, con i nerazzurri a caccia di un successo fondamentale per tenere il passo di Napoli, Juventus, Lazio e Roma. Ma non solo, perché vincere contro gli scaligeri significherebbe per l’Inter riscrivere una piccola, grande pagina di storia personale: mai da quando si assegnano i tre punti nel nostro campionato, infatti, la squadra milanese ha raggiunto quota 29 dopo 11 turni.

Sin qui l’Inter ha compiuto una sorta di miracolo sportivo, considerando soprattutto da dove partiva la squadra di Spalletti e anche la velocità con la quale il trio Napoli-Juve-Lazio continua a procedere (cui aggiungiamo anche Roma e Samp, con lo scontro diretto da recuperare). Quella nerazzurra è stata una crescita esponenziale, sia dal punto di vista della mentalità e della convinzione che nell’organizzazione di gioco. I risultati, di conseguenza, sono arrivati in fretta. Occhio però, perché con le piccole Spalletti ha faticato parecchio, implicitamente anche Icardi: dei suoi 11 sigilli, 9 sono arrivati contro Milan, Fiorentina, Roma e Sampdoria, mentre con Spal e Bologna il gol è arrivato soltanto su rigore. E il bomber argentino, in più, non va a segno in trasferta dal 29 agosto scorso.

Un segnale che lascia intendere quanto all’Inter manchi ancora qualcosina per fare il salto di qualità definitivo. Si sa che il calcio è fatto di episodi: sino a oggi tanti hanno girato a favore dei nerazzurri, e se a Verona arrivasse anche il record parziale di punti, beh, allora nulla sarebbe più proibito per Spalletti & Co. Il metro di paragone per l’Inter è sempre la squadra del Triplete, anno di grazia 2009-2010: a questo punto del campionato, Mourinho era fermo a 28, ma al primo posto con 7 punti di vantaggio sulla Juventus. Curioso come la Roma allenata da Spalletti fosse ferma a metà classifica con 14 punti, salvo poi contendere il titolo a Zanetti e compagni fino all’ultimo respiro. Anche Simoni (’97-’98), Mancini (’06-’07) e Stramaccioni (’12-’13) hanno fatto registrare un bottino considerevole dopo 11 gare (27 punti), tuttavia con fortune alterne: il solo a vincere lo scudetto fu il Mancio.

I numeri e il passato contano comunque poco, ciò che importa a Spalletti è riprendersi il secondo posto per poi mettere nel mirino l’impegno non facile del 5 novembre contro il Torino a San Siro. La sosta per le Nazionali darà modo all’Inter di lavorare ancora meglio: l’assenza delle Coppe già fa tanto, una settimana in più per allenarsi sarà manna dal cielo. Dopo gli spareggi Mondiali l’Inter avrà Atalanta in casa e Cagliari in trasferta: incluso il match con il Toro, fanno tre partite toste che sapranno dare una ulteriore dimensione per i nerazzurri. Quasi vietato sbagliare, a ogni modo: il campionato è a tre marce e smarrire punti preziosi rischia di allontanare l’Inter dal mini gruppo di testa che sta sgretolando la concorrenza.

PROBABILI FORMAZIONI VERONA-INTER (oggi, ore 20:45, stadio Bentegodi):

VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Heurtaux, Souprayen; Verde, Fossati, Bessa, Fares; Pazzini, Cerci. A disposizione: Coppola, Silvestre, Bearzotti, Laner, B. Zuculini, Felicioli, Zaccagni, Lee, Danzi, Kean. Allenatore: Fabio Pecchia.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi. A disposizione: Padelli, Berni, Cancelo, Ranocchia, Santon, Dalbert, Joao Mario, Brozovic, Karamoh, Eder, Pinamonti. Allenatore: Luciano Spalletti.

CLASSIFICA SERIE A:

Napoli 31, Juventus e Lazio 28, Inter 26*, Roma 24*, Sampdoria 20*, Fiorentina, Milan e Torino 16, Atalanta e Chievo 15, Bologna 14, Udinese 12, Cagliari e Crotone 9, Spal e Sassuolo 8, Genoa e Verona* 6, Benevento 0

*una gara in meno


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