Qual.Euro 2020: Stasera Grecia-Italia. Amichevoli: Argentina straripa contro il Nicaragua.

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Serata di qualificazione ai prossimi Europei 2020 quella che ha visto impegnati volti noti per i tifosi del Napoli. Vince la Polonia di Arek Milik e Piotr Zielinski, lo fa in trasferta su un campo mai facile come quello della Macedonia e con un gol di Piatek che aiuta i polacchi verso la qualificazione. Gioia per Zielinski che ha giocato per intero il match di qualificazione, un po’ meno per il bomber del Napoli Milik che è invece rimasto a guardare per tutto il match.Sorriso largo quello che arriva invece dalle Isole Faroe per Fabián Ruiz: il centrocampista spagnolo ha risposto presente alla convocazione di Luis Enrique in nazionale maggiore ed ha potuto anche esordire nell’ultimo quarto d’ora di match, rilevando il posto di Isco. Spagna travolgente in trasferta con un 4-1 che ammette poche repliche.(ilmattino.it)

Tra mercoledì e giovedì il Napoli è tornato alla carica per Hirving Lozano. Il ds Cristiano Giuntoli ha dialogato con l’entourage capitanato da Mino Raiola per continuare a spingere: il Napoli è pronto anche a migliorare l’offerta economica al calciatore pur di metterlo a disposizione di Carlo Ancelotti che continua a mettere il 95 messicano in cima alla lista dei desideri per l’attacco. La risposta è stata abbastanza fredda e condita da un: «E la compatibilità con Insigne?». Gli uomini mercato del Napoli hanno spiegato come nella mente di Ancelotti la compatibilità esista, che un progetto per valorizzarli entrambi al meglio c’è e può esser messo in pratica. Gli agenti di Lozano hanno ribadito che ci sono club più ricchi e blasonati del Napoli che rappresentano la priorità per Lozano, ma che un’eventuale operazione contestuale, portando Insigne lontano dal San Paolo, potrebbe mutare lo scenario.Su Lozano insistono PSG, Barca e United: il Napoli resta, al momento, la quarta scelta, anche con un potenziale miglioramento contrattuale. Il pressing di Ancelotti, anche sulla famiglia, fa resistere il Napoli tra le opzioni: ma Raiola insiste per un giro Insigne-Lozano. Lorenzo ha ribadito, sia in privato che nelle ultime interviste, di voler restare alla corte di Ancelotti, di voler continuare l’esperienza in azzurro cominciata nel lontano 2010 e proseguita dal 2012 senza soluzione di continuità. (ilmattino.it)

Le prime due gare (con Finlandia e Lichtenstein) possono essere considerati un banco di prova fino a un certo punto. È con Grecia e Bosnia che l’Italia si gioca il primato del girone e l’accesso agli Europei 2020. Ecco perché stasera ad Atene, città di miti e divinità classiche, bisognerà vincere e provare a non farla sembrare neppure troppo un’impresa epica visto il livello degli avversari.Mancini sa di avere una squadra molto sintonizzata con il suo progetto. Una squadra in crescita. I dubbi sono di formazione sono due e hanno a che fare con Insigne e Quagliarella. Tutto gira attorno a Bernardeschi che qualora dovesse partire esterno sfilerebbe il posto da titolare a Insigne, mentre se il ct dovesse decidere di utilizzarlo da falso nove nel 4-3-3, occuperebbe la casella che attualmente toccherebbe di diritto a Quagliarella (o Belotti). «Per consegnare la lista ho tempo fino a mezzanotte», commenta Mancio con un sorriso. «Ho visto tutti gli attaccanti abbastanza bene, ho ancora qualche ora per valutare. La certezza è una: ho cinque centravanti, qualcuno dovrà andare in tribuna. Ma devo valutare anche le due gare in quattro giorni». Ma ci sono anche gli avversai. «Non so come giocherà la Grecia. Nelle ultime due partite ha usato due sistemi diversi. Viene da risultati negativi, ma negli ultimi mesi ha dimostrato di saper fare un buon gioco e provare a fare calcio». (ilmattino.it)

Direttamente dal ritiro della nazionale albanese, Elseid Hysaj torna a parlare del suo momento e, soprattutto, del suo futuro. «Ho ancora due anni di contratto con il Napoli. Per adesso penso alla Nazionale e dopo gli impegni con l’Albania sarà tempo di pensare alle vacanze», ha detto il terzino azzurro che qualche giorno fa aveva invece dato per scontata la sua partenza in questa estate da Napoli. Il suo agente, nel frattempo, lavora alla cessione insieme con la società.«Siamo pronti, abbiamo fatto bene negli ultimi allenamenti», ha continuato il terzino parlando della sua Albania. «Siamo carichi e possiamo vincere. Mi trovo bene con il 3-5-2, posso giocare dove il mister vuole ma è chiaro che mi senta più a mio agio da esterno che da centrale», ha concluso».(ilmattino.it)

L’Atletico Madrid sembra voler fare sul serio per Elseid Hysaj, il terzino albanese in uscita dal Napoli dopo quattro anni di permanenza in azzurro. A riportare la notizia è ESPN Soccer che sottolinea come l’assalto all’esterno azzurro sia fallito per la voglia del club di De Laurentiis di alzare l’offerta ricevuta. 18 i milioni che sarebbero stati proposti dal club della capitale spagnola, una proposta rispedita però al mittente.Lo stesso Hysaj aveva dichiarato diversi giorni fa che la sua avventura con la maglia azzurra sembrava essere finita, ma per la società le richieste devono essere più soddisfacenti. Il cartellino dell’albanese è valutato infatti dal Napoli almeno 25 milioni, lontani dalle stime di un anno fa ma comunque una discreta plusvalenza rispetto all’acquisto fatto, per cui servirà un rilancio alla squadra di Simeone per convincere la dirigenza napoletana nei prossimi giorni.(ilmattino.it)

E’ stato uno degli artefici della Lazio più forte di sempre. Nello Governato, centrocampista biancoceleste degli anni ’60 e ’70 e dirigente sotto la gestione Cragnotti, si è spento nella notte all’età di 80 anni. Nato a Torino il 14 settembre 1938, cominciò la sua carriera nelle squadre giovanili granata, ma non rinunciò portare a termine gli studi classici. Giocò nel Como e nella stagione 1961/62 approdò alla Lazio. Con l’avvento di Juan Carlos Lorenzo trovò la sua posizione ideale in campo: un regista ostico e elegante allo stesso tempo, dotato di classe sopraffina e grande visione di gioco. Caratteristiche che portarono i tifosi a soprannominarlo “Il Professore”. Un epiteto azzeccato, visto che Governato era un uomo di grande cultura. Nel 1966 si trasferì all’Inter, dove non riuscì ad affermarsi come avrebbe voluto. Fu ceduto al Vicenza e nel 1970 tornò a vestire la maglia della Lazio. Il bilancio in biancoceleste, comprensivo delle due esperienze, è di 251 presenze e 14 reti. Niente male per un centrocampista. Chiuse la carriera al Savona Savona e, appesi gli scarpini al chiodo, lavorò come giornalista per Tuttosport. Nel 1983 divenne direttore sportivo della Lazio e dopo due anni migrò tra Bologna, Juventus e Fiorentina, svolgendo compititi dirigenziali. Con l’arrivo di Sergio Cragnotti, nuovo presidente della Lazio nel 1993, ricoprì il ruolo di amministratore delegato e direttore generale. Fece parte di quella squadra che negli tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 trionfò in Italia, ottenendo oltre a coppe e supercoppe nazionali, il secondo scudetto, e in Europa, vincendo Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA. Lasciò la Lazio nel 2003 e si dedicò alla scrittura di numerosi libri e romanzi di successo, legati al calcio. «La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff esprimono profondo cordoglio per la scomparsa dell’ex calciatore e dirigente biancoceleste Nello Governato e si uniscono al dolore della famiglia». Questo il messaggio della società biancoceleste, pubblicato sul sito ufficiale. (ilmattino.it)

La modella Najila Trindad che ha accusato di stupro l’attaccante brasiliano del Psg Neymar in una stanza d’albergo, è stata ascoltata per fornire ulteriori dettagli sulla vicenda ma, secondo la stampa brasiliana, è svenuta davanti al giudice. Inoltre la modella non è stata in grado di fornire alle autorità il video completo che potrebbe provare l’aggressione subita. Un minuto di quel video è stato trasmesso dai media ma secondo la sua dichiarazione, il video sarebbe più ampio, apparentemente sette minuti, e avrebbe registrato scene violente che avrebbero seriamente compromesso l’attaccante del Psg. La presunta vittima ha però spiegato che questo video era nel suo tablet che le sarebbe stato rubato, insieme ad altri oggetti personali, dal suo appartamento. Le versioni però sul furto nel suo appartamento sono contraddittorie, e le indagini svolte dalla polizia non sembrano confermare la possibilità che l’appartamento sia stato svaligiato.(ilmattino.it)

Nelle amichevoli della notte in vista della Coppa America, l’Argentina schianta 5-1 il Nicaragua. Apre le danze Leo Messi con due gol in due minuti nel primo tempo, poi nell’intervallo il ct Scaloni mischia le carte e viene ripagato da una doppietta dell’interista Lautaro Martinez, entrato al posto di Aguero. Il quinto gol è di Pereyra, ex Juventus, su assist di de Paul. Senza problemi anche l’Uruguay, che batte Panama 3-0: in gol anche Suarez.

Argentina-Nicaragua
Non è il Nicaragua l’avversario più indicativo della forza di questa Argentina, ma la Albiceleste offre comunque una prova di forza importante in vista della Coppa America che inizierà il 14 giugno. Una manita che segna una sterzata rispetto alle ultime due prove contro Venezuela e Marocco, che hanno creato malumori e paure nei confronti di una nazionale ritenuta in Sud America Messi-dipendente e priva di un piano B per vincere. Certo, Leo è meglio averlo in squadra che come avversario. Dai suoi piedi parte l’azione del palo di Matias Suarez, poi l’asso del’Barcellona si mette in proprio e al 37′ si sbarazza di tre difensori prima di segnare l’1-0 che apre la partita: lo stadio di San Juan acclama il suo nome, come se fosse il “Camp Nou”. Molto più semplice il raddoppio, arrivato un minuto dopo: diagonale di Aguero, Messi si avventa sulla respinta corta del portiere centroamericano. Nella ripresa i due lasciano spazio agli “italiani” Lautaro Martinez e Dybala. Se la Joya fatica a farsi notare, l’interista segna al 63′ il tris con una rete da vero bomber, in c’è tutta l’argenteria dell’attaccante “vecchio stampo”: controllo, protezione palla, girata e tiro potente. Al 73′ Martinez segna anche il 4-0, sbucando sul secondo palo da azione di calcio d’angolo. Potrebbe addirittura segnare la tripletta all’81’, quando de Paul apre la difesa del Nicaragua con facilità estrema e mette in mezzo un pallone solo da spedire in rete: Lautaro non ci arriva per poco, lo fa Roberto Pereyra (ex Juventus). L’unica nota stonata per Scaloni è il rigore concesso al 90′ e siglato da Barrera, che chiude il risultato sul 5-1.

Uruguay-Panama
Rotondo anche il risultato dell’Uruguay, che impiega 19′ per sbloccare la gara contro il Panama: de Arrascaeta stoppa di petto e da destra mette un cross al volo che Maxi Gomez raccoglie sul secondo palo e mette in rete. Tabarez schiera titolari quattro giocatori che hanno appena chiuso la Serie A: Bentancur, Caceres, Laxalt e Vecino, più una vecchia conoscenza come Muslera e un altro che il campionato italiano lo proverà presto, come Diego Godin. In panchina, almeno inizialmente, Cavani e Suarez. I due entrano al 63′ e per l’Uruguay è un’altra musica. Il Pistolero ci mette solo sei minuti per mettere il timbro sulla partita: punizione all’incrocio e 2-0. Un gran tiro al volo di Valverde (Real Madrid) da fuori area chiude i giochi al 79′. (mediaset)


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