I Tornei di Calcio passati alla Storia: Coppa Latina

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La Coppa Latina è un torneo che si è svolto dal 1949 al 1957. Anche questa coppa può essere considerata un’antesignana della Coppa dei Campioni, sebbene limitata a sole quattro nazioni. Nonostante questo, diverse squadre che hanno partecipato, hanno poi giocato le finali o vinto la stessa Coppa dei Campioni. Vedremo poi nel dettaglio tutte le 8 edizioni anche per capire che era comunque un torneo di alto valore tecnico; intanto diciamo che erano ammesse a giocarlo le squadre campioni di Italia, Spagna, Francia e Portogallo. A turno era ospitata in una delle quattro nazioni e spesso in una sola città. La formula era molto semplice: due semifinali e le finali per il terzo e per il primo posto, una vera e propria Final Four. Si giocava all’inizio dell’estate, subito dopo la fine dei campionati.

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La prima edizione ha avuto luogo nel 1949 a Madrid e Barcellona. L’Italia era rappresentata dal Torino, vincitore del campionato appena concluso. Ma non era il Grande Torino che era interamente scomparso poco prima nella tragedia di Superga. Quel campionato il Torino lo aveva vinto di fatto alla memoria, perché nelle giornate che mancavano alla fine, le squadre erano scese in campo con le giovanili, per solidarietà con i Granata che non potevano fare altro. Il presidente Novo aveva però già iniziato a ricostruire la squadra ed era appena tornato alla base Riccardo Carapellese, che aveva iniziato proprio nelle giovanili del Torino. Il giocatore all’indomani della tragedia aveva chiesto e ottenuto dal Milan di essere ceduto al Torino, potendo così partecipare a questa prima Coppa Latina con la nuova maglia. Nella semifinale giocata a Madrid il 26 giugno, il Torino incappa in una sconfitta contro lo Sporting Lisbona; risultato finale 3-1. I tre gol dello Sporting li segna Fernando Peyroteo, il più prolifico attaccante della storia con ben 559 gol segnati in 354 partite ufficiali. Il gol della bandiera lo segna Giuseppe Marchetto, uno di quei ragazzi del Torino, scesi in campo nelle ultime giornate di campionato. Nell’altra semifinale, giocata lo stesso giorno a Barcellona, i padroni di casa travolgono lo Stade Reims per 5-0. I francesi incontrano poi il Torino per la finale del terzo posto a Barcellona il 3 di luglio e ne prendono ancora cinque, sebbene riescano a segnarne tre. La ‘manita’ del Torino è firmata da due doppiette di Silvano Pravisano, che al Torino era in prova, e di Carapellese; l’altro gol è invece ancora di Marchetto. Il torneo viene vinto dal Barcellona che batte 2-1 lo Sporting, nella finale giocata a Madrid, sempre il 3 luglio.

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La seconda edizione, nel 1950, si è disputata, con scelta decisamente opinabile, in contemporanea coi Mondiali brasiliani. Questo fatto ne ha condizionato parecchio la partecipazione. Francia e Portogallo, non qualificate per i Mondiali, non hanno avuto problemi a mandare le loro squadre campioni. La Spagna ha ugualmente mandato l’Atletico Madrid, ma con una formazione rimaneggiata, mentre in Italia le prime tre del campionato, Juventus, Milan e Inter, hanno rinunciato per mancanza di giocatori, dato che la maggior parte di loro era stata chiamata in Nazionale. Pertanto, l’Italia era rappresentata dalla Lazio, quarta in campionato e non in grado di giocare alla pari con i campioni delle altre nazioni. Il torneo si svolge a Lisbona e la Lazio, opposta al Benfica, perde 3-0 la semifinale, in modo quasi scontato. Nell’altra semifinale, il Bordeaux ha ragione dell’Atletico Madrid per 4-2. Anche nella finale del terzo posto la Lazio soccombe, perdendo 2-1 con l’Atletico Madrid. La finale fra Bordeaux e Benfica si gioca due volte. Il 17 giugno le due squadre terminano la partita sul 3-3 e si ritrovano così in campo il giorno dopo per la ripetizione, come prevedeva il regolamento internazionale all’epoca. La vittoria finale va al Benfica per 2-1.

La terza edizione della Coppa Latina, quella del 1951, si svolge per la prima volta in Italia, a Milano e Torino. Per la Francia c’è il Lilla, vista la rinuncia di campioni del Nizza che scelgono di partecipare alla Coppa Rio, di cui parleremo in altra sede. Il Milan inaugura la Coppa il 20 giugno, battendo l’Atletico Madrid per 4-1. È il Milan del Gre-No-Li, il famoso trio svedese composto da Gren, Nordhal e Liedholm che aveva appena vinto il campionato, successo che mancava ai rossoneri dal 1907. In quel campionato Nordhal era risultato anche il miglior marcatore con 34 gol. Quel 4-1 si concretizza con una tripletta di Mario Renosto e un gol di Gunnar Nordhal. Nella semifinale giocata al Filadelfia di Torino il 21 giugno, Lilla e Sporting Lisbona pareggiano 1-1 e sono costrette a scendere in campo il giorno seguente per la ripetizione. Il Lilla si aggiudica questa partita vincendo 6-4 dopo i supplementari e certamente questo sforzo in più si sentirà nella finale. Il 24 giugno si disputano le due finali: a Torino per il terzo posto e a Milano per il primo. Non è un caso che l’Atletico Madrid vinca il terzo posto sullo Sporting affaticato dalle semifinali; risultato finale 3-1. Anche il Milan in qualche modo approfitta della stanchezza del Lilla e vince la finale 5-0, con tripletta di Nordhal e gol di Burini e Annovazzi. Non che il Milan avesse bisogno di incontrare una squadra stanca, ma certo la doppia semifinale può aver influito sull’entità del risultato. Il Milan è così la prima squadra italiana a vincere la Coppa Latina.

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Per la Coppa del 1952 si va a Parigi e tornano ad affrontarsi le quattro squadre campioni. Le quattro partite si giocano tutte al Parco dei Principi. La prima semifinale, il 25 giugno, oppone il Nizza allo Sporting Lisbona e finisce a favore dei francesi per 4-2. Con lo stesso risultato, il giorno dopo il Barcellona sconfigge la Juventus che gioca per la prima volta la coppa. Per la Juve doppietta di Boniperti, mentre per il Barcellona segnano Manchon, due volte Basora e Laszlo Kubala, unico giocatore nella storia del calcio ad aver giocato per tre nazionali differenti. Il 28 giugno la Juve conquista il terzo posto, battendo lo Sporting 3-2; vanno in gol ancora Boniperti, Karl Hansen e Vivolo, per lo Sporting doppietta di Martins. Il giorno dopo il Barcellona conquista la coppa, battendo il Nizza 1-0.

Il Portogallo, con Lisbona e Porto, ospita l’edizione della Coppa Latina del 1953. Ci sono delle defezioni: in Spagna rinuncia il Barcellona, lasciando il posto al Valencia, mentre in Italia rinunciano Inter e Juventus, lasciando spazio al Milan che si ripresenta per la seconda volta in Coppa. In panchina per i rossoneri lo svedese Gunnar Gren, prossimo al ritiro, che ricopre il ruolo di allenatore-giocatore. Le semifinali giocate il 4 giugno rispettivamente a Porto e Lisbona, premiano lo Stade Reims (2-1 sul Valencia) e il Milan (4-3 sullo Sporting Lisbona, dopo i tempi supplementari). Per quanto riguarda quest’ultima semifinale, i tempi regolamentari finiscono 2-2: vantaggio portoghese con Vasques, poi doppietta di Nordhal e gol di Martins all’89°. Nei supplementari passa in vantaggio il Milan con Liedholm, pareggia di nuovo Martins e gol della vittoria di Frignani a due minuti dal termine. Il 6 giugno lo Sporting, sul proprio campo, conquista il terzo posto con un 4-1 al Valencia. Il giorno seguente la finale fra Stade Reims e Milan è vinta dai francesi 3-0. Lo Stade Reims è una delle squadre più forti dell’epoca e lo dimostrerà a breve, diventando protagonista delle prime edizioni della Coppa dei Campioni. In quella squadra milita fra gli altri Michel Hidalgo che porterà, da commissario tecnico, la Francia con Platini in campo, alla vittoria dell’Europeo 1984, giocato proprio in Francia.

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Nel 1954 la Coppa Latina non si disputa per la concomitanza del Mondiale svizzero, pertanto si riprende nel 1955. Si torna a Parigi, ancora al Parco dei Principi. L’Italia è rappresentata ancora dal Milan che ha appena vinto il suo quinto scudetto. Rinuncia invece il Benfica, sostituita dal Belenenses. La prima semifinale oppone i portoghesi al Real Madrid che vince 2-0, il 22 giugno. Il Milan si ritrova il giorno dopo ad affrontare di nuovo lo Stade Reims. I rossoneri vanno in vantaggio dopo venti minuti con il danese Soerensen; pareggio di Glowacki alla fine del primo tempo e null’altro fino al novantesimo. Nei supplementari Templin porta i francesi sul 2-1, ma risponde Liedholm al minuto 115. Si va ad un terzo tempo supplementare, nel quale ancora Glowacki segna il gol della vittoria per lo Stade Reims. Il Milan deve accontentarsi del terzo posto, conquistato il 25 giugno a spese del Belenenses per 3-1. In quell’occasione segnano Nordhal e due volte Ricagni. La finale fra Real Madrid e Stade Reims è il preludio a quella che sarà l’anno seguente la prima finale di Coppa dei Campioni. Il Real vince 2-0 e vincerà anche quella prima finale 4-3.

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Nel 1956 la Coppa Latina torna in Italia. La Fiorentina di Fulvio Bernardini, fresca di scudetto, rinuncia a favore del Milan che ospita la coppa; le partite si giocano tutte all’Arena Civica. Anche il Porto rinuncia a favore del Benfica, mentre le altre due sono Athletic Bilbao e Nizza. Il 29 giugno il Milan scende in campo contro il Benfica e vince 4-2. Queste squadre si affronteranno sette anni dopo nella finale di Coppa dei Campioni che il Milan vincerà e sarà la prima squadra italiana campione d’Europa. Per la cronaca i quattro gol rossoneri portano la firma di Mariani, di Schiaffino che segna una doppietta e di Osvaldo Bagnoli, che da allenatore vincerà uno scudetto col Verona. Coluna e Caiado segnano i due gol portoghesi. L’altra semifinale è appannaggio dell’Athletic Bilbao che batte il Nizza 2-0. Il terzo posto se lo aggiudica il Benfica con un 2-1 al Nizza. Il 3 luglio si affrontano per la finale Milan e Athletic Bilbao. Il risultato finale è 3-1 per il Milan con gol di Dal Monte e ancora di Bagnoli e Schiaffino; il gol spagnolo è di Artexe. Il Milan conquista così la sua seconda Coppa Latina e sarà l’unica squadra italiana a portarsi a casa il trofeo. Si arriva così all’ultima edizione, quella del 1957. Nel frattempo, la neonata Coppa dei Campioni ha preso il sopravvento nell’interesse calcistico e un torneo che coinvolge le squadre di tutta Europa è certamente più avvincente di una coppa limitata nel tempo e nello spazio. Comunque si chiude in bellezza, perché si presentano le quattro squadre campioni e addirittura c’è la presenza dei campioni d’Europa del Real Madrid, che ospitano il torneo nel loro nuovo stadio intitolato al presidente Santiago Bernabeu, ancora vivo e vegeto. Le semifinali si giocano nello stesso giorno, una dopo l’altra. Nella prima, vittoria 1-0 del Benfica sul Saint Etienne. Nella seconda il Real Madrid fa un sol boccone del Milan, vincendo 5-1. Il Real va in vantaggio con Gento, pareggia Cucchiaroni, poi di nuovo Gento, Di Stefano, Joseito e ancora Gento, chiudono il discorso. Anche le due finali si giocano lo stesso giorno una dietro l’altra. Tocca per primo al Milan che batte il Saint Etienne 4-3. Vantaggio francese con Wicart, poi il Milan ne fa tre con Ricagni, Mariani e Bredesen. Reagisce il Saint Etienne che va in gol con Mekloufi e N’Jo Lea, ma chiude Liedholm all’88°, conquistando così il terzo posto. L’ultima partita di Coppa Latina è fra Real Madrid e Benfica, che da lì a poco saranno grandi rivali in Coppa dei Campioni. Vince il Real 1-0 ed è Alfredo Di Stefano a segnare quel gol che sancisce la fine della Coppa Latina. Per lo meno si finisce in gloria, con il gol del miglior giocatore al mondo di quel periodo. La valenza tecnica di questa coppa è comunque notevole, visto che diverse squadre che hanno partecipato, saranno grandi protagoniste in Coppa dei Campioni e alcune finali della Coppa Latina saranno riproposte anche nella più prestigiosa coppa.


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