Russia 2018: Il Belgio chiude al terzo posto. Notizie sportive del giorno

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Il Belgio battendo l’Inghilterra nella finale per il 3/4 posto si è classificata terza nella classifica finale dei mondiali di Russia 2018. 2-0 il risultato finale a favore dei fiamminghi.

Una gara che ha visto la nazionale belga avere soprattutto nel primo tempo, una maggior predisposizione alla vittoria e al bel gioco. Terzo posto meritato visto anche tutto il mondiale disputato da Mertens e compagni.

Per l’Inghilterra l’onore del quarto posto.

Nella finale per il terzo posto del Mondiale di Russia 2018, il Belgio batte 2-0 l’Inghilterra e sale virtualmente sul gradino più basso del podio con un gol per tempo e dopo un lungo dominio. Apre le marcature Meunier al 4′ sfruttando l’assist di Chadli. Dopo un timido tentativo di reazione inglese, Hazard, imbeccato da De Bruyne, chiude i conti in contropiede all’82’. Per i Diavoli Rossi è il miglior piazzamento di sempre a un Mondiale.

 

BELGIO-INGHILTERRA 2-0

Belgio (3-4-2-1): Courtois 6; Alderweireld 6,5, Kompany 7, Vertonghen 5,5; Meunier 7, Witsel 6,5, Tielemans 6,5 (33′ st Dembelé 6), Chadli 7 (39′ Vermaelen 5,5); De Bruyne 7,5, Hazard 7,5; Lukaku 6 (15′ st Mertens 6). A disp.: Mignolet, Casteels, Boyata, Dendoncker, Fellaini, T. Hazard, Carrasco, Batshuayi, Januzaj. All.: Martinez 8

Inghilterra (3-4-2-1): Pickford 6,5; Rose 5 (1′ st Lingard 6), Stones 6, Maguire 5,5; Trippier 5,5, Jones 5, Delph 5, Dier 6, Loftus-Cheek 6 (39′ st Alli 6); Sterling 5 (1′ st Rashford); Kane 5. A disp.: Butland, Pope, Walker, Cahill, Henderson, Jones, Vardy, Welbeck, Young, Alexander-Arnold. All.: Southgate 5,5

Arbitro: Faghani (Iran)

Marcatori: 4′ Meunier (B), 37′ st Hazard (B)

Ammoniti: Stones (I), Maguire (I)

 

 

“Io rispetto tantissimo la cultura del tifoso e apprezzo tanto la vostra passione. Ma voi dovete sapere che abbiamo una rosa con calciatori che tanti club europei ci ammirano e ci richiedono. Quando Conte mi ha chiesto Koulibaly per 50 milioni io ho detto: Antonio, abbi pazienza non lo vendo”. Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha risposto alle domande di mercato dei tifosi partenopei presenti in serata al teatro di Folgarida, in Val di Sole, nel primo incontro insieme al neo tecnico Carlo Ancelotti e all’attaccante Lorenzo Insigne. “Io so come gestire questo gruppo e vi dico che i top player ce li abbiamo in rosa. Una squadra non è fatta di un fuoriclasse, ma è fatta da un gruppo di tanti grandi giocatori. Non dimentichiamo che il Napoli è stata considerata la squadra che nell’ultimo decennio ha avuto la maggiore crescita in assoluto. Attualmente cerchiamo un terzino destro per completare la rosa e lavoriamo per acquisirlo. Cavani? Capisco il desiderio dei napoletani di rivederlo in azzurro, ma ha un ingaggio altissimo. Poi se lui avesse intenzione di parlare con me, ha il mio numero e può decidere quando vuole di esprimere una sua eventuale intenzione di tornare sapendo quali sono le nostre condizioni e le nostre possibilità. Sempre che il Psg abbia intenzione di venderlo”. De Laurentiis si è soffermato anche sullo scudetto sfiorato: “Penso che il campionato scorso noi moralmente lo abbiano vinto, perché ci sono stati episodi esterni che ci hanno penalizzato. Poi magari qualche errore lo abbiamo commesso pure noi, ma non voglio riaprire certe ferite che ormai sono rimarginate”.

 

Ora è ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore del Chelsea. Il club inglese ha reso noto in un comunicato che l’ex tecnico del Napoli “ha firmato un contratto di tre anni” con i Blues. “Sono molto felice di arrivare al Chelsea e in Premier League. È un nuovo entusiasmante periodo della mia carriera”, queste le prime parole del tecnico toscano che finalmente potrà prendere possesso della squadra inglese dopo settimane di estenuanti trattative. Da una parte il Chelsea doveva risolvere il contratto con Antonio Conte, dall’altra doveva trovare un accordo con il Napoli con cui Sarri era ancora legato. “Non vedo l’ora di iniziare a lavorare e incontrare i giocatori lunedì prima di partire per l’Australia, dove potrò conoscere la squadra e iniziare ad entrare in azione”, ha detto ancora Sarri. “Spero che riusciremo giocare un calcio divertente per i nostri tifosi e di competere per i trofei alla fine della stagione, che è ciò che questo club merita”, ha concluso l’ex allenatore del Napoli.

Questo invece il primo commento del direttore generale del Chelsea Marina Granovskaia sull’ingaggio di Sarri: “Siamo lieti di dare il benvenuto a Maurizio e non vedo l’ora che porti la sua filosofia calcistica al Chelsea. Il Napoli di Maurizio ha giocato alcuni dei più divertenti calcio in Europa, impressionando con il suo approccio offensivo e il dinamismo, e i suoi metodi di allenamento hanno migliorato significativamente i giocatori a sua disposizione. Ha molta esperienza in Serie A e in Champions League e sappiamo che non vede l’ora di lavorare in Premier League”.

Immancabile, poi, il saluto del club partenopeo. “Ringraziamo Maurizio Sarri per il lavoro svolto negli ultimi tre anni. Un lavoro che ha permesso una crescita e una valorizzazione dei giocatori del Napoli confermandoli come top players e realizzando una qualità di gioco apprezzata in tutto il mondo”, si legge in una nota sul sito. “Auguriamo a Maurizio di trovare, ovunque lui andrà, quel calore, stima e considerazione che tutti noi e la dea Partenope non gli hanno mai negato. In bocca al lupo Maurizio”, conclude il club del presidente De Laurentiis.

 

 

Ancelotti da Dimaro: “La trattativa per venire a Napoli è stata molto breve. De Laurentiis e Chiavelli mi hanno detto che cercavano me e io ho risposto che sarei stato felice di allenare il Napoli. Ci siamo trovati d’accordo in un attimo. Spero di essere apprezzato dai tifosi innanzitutto per il mio lavoro, so benissimo quali sono le aspettative dell’ambiente, so qual è il valore del club e della squadra. Ho accettato questa sfida perché c’à una società che da 12 anni è sempre stata in crescita, con un gruppo di calciatori che in questi anni sono diventati sempre più forti e consapevoli. E poi c’è la grande passione di Napoli che mi dà tanto entusiasmo. Sono convinto che sarà una splendida esperienza per tutti”.

Sul livello di competitività della sua squadra, Ancelotti ha detto che “il Napoli sia competitivo non devo dirlo io, lo dice il campionato passato con i 91 punti conquistati. Magari c’è da migliorare in Europa, ma sono certo che ci siano margini di maturazione. So che il Napoli non ha il fatturato di Real Madrid e Bayern Monaco e mi rendo perfettamente conto delle esigenze e delle strategie. Ci siamo mossi in piena armonia e sinergia con la dirigenza e con il Presidente. Un allenatore per me deve essere aziendalista perché è con la sua azienda e con il suo club che deve relazionarsi quotidianamente. Il gruppo è solido, sano e composto da ottimi giocatori. Il fattore psicologico è importante nel calcio. Capita che si possa perdere la Coppa dei Campioni vincendo 3-0 il primo tempo, come è accaduto a me. E può capitare di perdere uno scudetto per una questione mentale. Appartiene all’imprevedibilità del calcio. Non c’è sempre una spiegazione”. Su Hamsik centrale: “Penso che Marek possa fare anche il regista, credo che abbia qualità e freschezza per interpretare quel ruolo. Lo stiamo provando in quella posizione e poi abbiamo anche Diawara che ha grandi doti, quindi possiamo avere più soluzioni”.

Alla domanda su quali saranno le caratteristiche del suo Napoli, Ancelotti è stato chiaro: “Io non sono venuto a Napoli per fare rivoluzioni. La squadra è già collaudata, conosce a memoria certi meccanismi ed ho trovato calciatori preparatissimi. Da parte mia penso che bisogna solo regolare qualche dinamica, fare in modo che si sentano tutti coinvolti. Credo che durante una stagione la rotazione degli uomini sia fondamentale per far sì che il motore vada a pieni giri. Oltretutto abbiamo anche dei giovani di talento da valorizzare. Anche perché mi auguro e credo che giocheremo molte partite su tutti i fronti. Questo è il nostro obiettivo per ora”.

 

Il presidente De Laurentiis si è confermato il solito fiume in piena: “La Juve non è il potere, ma una squadra forte, sarà un avversario fortissimo, difficilissimo, ma non c’è solo la Juve, ma anche l’Inter. Ronaldo? Non si cresce con i nomi che fanno risonanza, quelle sono incursioni pericolose perché la squadra poi gioca per quel giocatore. Noi dobbiamo fare la nostra strada. Poi magari Agnelli mi smentirà, ma un acquisto così lo vedo anche per far dimenticare le difficoltà che uno come Allegri avrebbe potuto avere il prossimo anno. Sposta l’asse dell’eventuale insuccesso su uno che non si può discutere”.

“Sarri al Chelsea è in dirittura d’arrivo, poi dipenderà solo da lui. I miei avvocati hanno stilato un testo che è stato sottoposto ai suoi avvocati,chi vivrà vedrà. Jorginho nell’affare? Pur considerandolo un ottimo giocatore, per il gioco di Ancelotti e prevedendo la credibilità relativa dei cinesi per Hamsik, s’è deciso di accettare le richieste che sono partite dal City e dovrò scusarmi con loro. La trattativa l’ho chiusa 15 giorni fa, risolvendo varie questioni. Se il giocatore preferisce Londra a Manchester lo posso capire, poi se il Chelsea lo paga di più lo posso capire di più ancora e non posso farci nulla. Jorginho al Chelsea non dipende da Sarri”.

“I big resteranno, poi Ancelotti potrà provare tutto. Adesso inizierà un periodo di verifica, dall’11 agosto avremo diversi giorni per capire eventualmente a chi dare chi non si amalgama col gioco. Il problema è la sovrabbondanza di giocatori, Carlo mi ha detto che non vuole più di x giocatori per evitare confusione. Cavani? e uno dovesse lavorare attraverso i desideri dei tifosi non vincerebbe mai nulla. Ma questi di cui sento parlare sono soltanto i vecchi rinco….iti di cui fate i nomi?”.

Su Sarri: “Quei 91 punti servono solo a chi dico io… Episodi controversi? Abbiamo fatto un passo avanti col VAR, ora mi batto per le modifiche per evitare di pensar male. Se non fossero accadute certe cose chiare a tutte, avremmo superato di 1 o 2 punti la concorrente. L’uscita dalle coppe però non posso condividerla, tra l’altro ha determinato una perdita di bilancio di 15 milioni di euro. Ancelotti non ha bisogno che noi lo presentiamo… Sapete quanti followers ha? 10.000.000 contro i 10.000 di Sarri…”.

 

A Radio Crc è intervenuto Andrea Saronni, giornalista: “La Juve ha vinto gli ultimi 7 scudetti e se a questo impianto si inserisce anche Cristiano Ronaldo, teoricamente si dovrebbe chiudere la saracinesca e giocare questo campionato solo per un posto in Champions, ma non credo che sarà così. Vedremo come la Juventus riuscirà a modellare la squadra attorno a questo formidabile fuoriclasse e la convinzione che ci si può battere nasce dal fatto che è evidente che per cercare l’ottavo scudetto consecutivo non c’era bisogno di Cristiano, per la Champions invece si e si può presumere che le forze della Juve saranno tutte dirottate sulla Champions. A prescindere dall’arrivo di Cristiano Ronaldo, il Napoli avrebbe dovuto cercare sul mercato uno o due elementi di esperienza per cui non cambierà nulla con l’arrivo dello spagnolo”.

Alfredo Pedullà, giornalista: “Sarri-Chelsea? E’ stata una crociata. Il Napoli non aveva convocato Jorginho e il rientro anticipato è comprensibile solo per affari di mercato. Oggi l’affare Sarri e Jorginho al Chelsea dovrebbe andare in porto, ma era impensabile pronosticare il centrocampista la Chelsea. Fabregas è molto legato ad Ancelotti, ha un contratto non più lungo, ha 31 anni e non escluderei un possibile arrivo a Napoli, ma non adesso perché il club azzurro è concentrato sul terzino e metto ancora in preventivo qualche movimento su Hysaj. Meunier è un nome che resta in lista, al pari di Vrsaljko e il balletto col Salisburgo per Lainer può ancora sbloccarsi per cui i nomi sono sempre gli stessi. Darmian è depresso e in questo momento non lo vedo in orbita Napoli. Mi stupirei se il Psg rinunciasse a Cavani anche perché il club parigino ha altri problemi e se lo lasciasse andare, vorrebbe dire che ne ha già preso un altro dello stesso livello e non ne vedo tantissimi attaccanti del calibro di Cavani in giro. Nel calciomercato non si può escludere nulla. Morata vuole tornare in Italia, ma non so se entrerà in ballo nello scambio di Higuain, ma non possiamo pensare che il Chelsea svenda. Mi aspetto come prima operazione il terzino perché rappresenta un buco nell’organico, poi se ci saranno delle opportunità, il Napoli le prenderà. Credo però che se il Napoli prenderà una prima punta, Milik non accetterà di disputare un’altra stagione da comprimario. Il mercato vero inizierà quando il Chelsea scenderà in campo e quando arriverà l’ufficialità del nuovo allenatore, si partirà col mercato. Non è giusto fare un confronto tra Sarri e Ancelotti, sarebbe ingeneroso nei confronti di entrambi. Si tratta di due fuoriserie diversi e confrontarli non aiuterebbe né il ricordo di Sarri, né l’impatto di Ancelotti”.

Nando Orsi, allenatore: “Sarri lascia 3 anni di grande calcio, 91 punti e calciatori rivitalizzati. Nei suoi anni il Napoli è cresciuto nella mentalità e nelle vittorie e Ancelotti arriva per completare il progetto a livello europeo per cui non smembrerà nulla ma terrà la rosa quasi al completo e a questa aggiungerà qualche elemento che già conosce il suo modo di lavorare. Su Cristiano Ronaldo non c’è nulla da dire, sarà ancora più difficile per le altre essere competitive per lo scudetto, ma subito dopo la Juventus il prossimo anno ci sarà ancora il Napoli perché è vero che l’Inter sta facendo un grande mercato, ma i nuovi dovranno adattarsi”. A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto l’avvocato Fulvio Marrucco “Zola e Sarri al Chelsea? Il passo da fare era risolvere la diatriba tra le società e non so se questo sia successo. Posso dire che non ho avuto alcun incontro col Chelsea, ma oggi alla luce delle novità probabilmente qualcuno mi chiamerà. E’ da 20 giorni che sento “oggi è il giorno giusto” ma non lo è mai stato. Sarri a Napoli ha compiuto un miracolo e dispiace come sia finita, da tifoso sono ancora dispiaciuto perché il gruppo azzurro poteva scrivere la storia. Si può vincere anche facendo bella figura in Europa o vincendo la coppa Italia, ma per come si sta strutturando la Juventus credo sarà ancora più difficile vincere lo scudetto. Non so se arriverà qualche top player a Napoli e se poi significherebbe cedere qualche pezzo forte, credo sia giusto tenere i migliori già in rosa”.

Marcel Vulpis, giornalista: “Sono sempre un po’ in controtendenza. Ronaldo è un’operazione bellissima, ma per ciò che concerne i numeri che andrà a generare, al di là delle stime, dico di essere cauti, aspettiamo un attimo. 351 milioni complessivi spesi nell’operazione Ronaldo saranno spalmati su 4 anni, ma la vera sfida della Juve non è coprire la cifra, ma epurare i 600milioni di fatturato. Oggi, la Juve chiude a 411milioni di euro e per pesare bene Ronaldo dovremo prendere il dato che uscirà nel bilancio 2017-2018 e capire quanto sarà cresciuto il fatturato della Juventus. Se il club si stabilizzasse sui 600 milioni di fatturato, l’operazione Ronaldo avrà avuto successo”.

Christian Bosco, procuratore tra gli altri di D’Ignazio: “Il Chelsea ha messo dei paletti al numero di collaboratori che Sarri potrà portare e il tecnico ha fatto le sue scelte. Luigi D’Ignazio è un prodotto del settore giovanile del Napoli, ha sempre ben figurato in tutte le categorie. E’ a Dimaro con la prima squadra ed è sereno, lavora sodo, cerca di ben figurare ed è in attesa del responso dello staff, ma con ogni probabilità andrà a trovare una collocazione in serie B. Già si chiacchiera con qualche club, ma il ragazzo non deve pensare alle voci di calciomercato anche perché il club c’è e certamente sceglieremo la migliore soluzione in comune accordo col Napoli”.

 


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