Diritti tv, nodo cruciale per una svolta radicale
Di Daniele GrattieriLa Grande Serie A è quasi al completo (all’appello mancano Bologna, Lecce e Bari, probabili neopromosse nel il 2008) e si parla con insistenza di ritorno all’antico, ad un campionato in cui più squadre siano competitive. Sarà davvero così?
A nostro avviso ha ragione un illuminato presidente del calcio contemporaneo, quel Garrone che vede nella contrattazione collettiva dei diritti tv l’unica panacea per rimodellare la serie A dal basso e permettere ad un buon numero di società (non le solite 3) di lottare per il primato. Assisteremo realmente ad un cambiamento radicale, o il ritrovato trittico Juve-Milan-Inter resterà irremovibile per spartirsi l’intera torta lasciando le briciole agli altri?
Un ruolo fondamentale lo avrà Galliani, AD dei rossoneri.
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