Nations League: E’ il giorno di Italia-Portogallo. L’Olanda manda la Germania in serie B. Analisi e commenti.

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“Un neo che non si cancellera’ mai nella carriera di un giocatore, non andare al Mondiale per la Nazionale italiana e’ qualcosa di catastrofico e io l’ho vissuta cosi'”.

Leonardo Bonucci torna sul flop azzurro di un anno fa e sulla mancata qualificazione a Russia 2018. “Ho visto a mala pena due partite – confessa il centrale della Juventus – So cosa ti aspetta al Mondiale, sarebbe stato bello viverlo da italiano e con tanti giovani pronti a portare entusiasmo. L’importante e’ essere ripartiti sul campo come abbiamo fatto con Mancini ma bisogna ripartire anche fuori: spero che con Gravina si faccia un grosso passo avanti sotto questo punto di vista”.

Dopo il Portogallo, l’Italia affrontera’ gli Usa in amichevole a Genk e Bonucci si aspetta “una bella atmosfera. Fa sempre piacere andare all’estero e spero di aiutare la Nazionale a conquistare una vittoria per dedicarla ai nostri connazionali che vivono fuori”.

A proposito di Belgio, Bonucci ha grande ammirazione per il lavoro fatto in questi anni dai Diavoli Rossi: “hanno saputo rifondare e oggi sono una nazionale con giocatori di grande caratura, che merita rispetto e fa paura a tutte le altre squadre. Non sono rimasto sorpreso dal loro Mondiale e possono essere una delle candidate a vincere Euro2020”.

 

“Lesione della giunzione miotendinea del gemello mediale del polpaccio sinistro”: è la diagnosi dell’infortunio rimediato dal difensore del Milan Alessio Romagnoli ieri in allenamento con la Nazionale.

Il giocatore ha sostenuto questa mattina gli esami clinici effettuati dallo staff medico del club, ed è in programma un nuovo controllo clinico-strumentale tra 10 giorni. Non c’è una prognosi ufficiale, ma si possono prevedere almeno 3-4 settimane di stop per Romagnoli. Sospiro di sollievo invece per Davide Calabria, che ieri ha lasciato il ritiro dell’Under 21 per fastidi alla caviglia infortunata nelle scorse settimane: secondo quanto filtra da Milanello non è nulla di grave, e si è trattato di una decisione precauzionale.

 

Sami Khedira si ferma di nuovo. Il centrocampista tedesco della Juventus, che era appena rientrato da un infortunio, nell’allenamento di oggi ha riportato una distorsione alla caviglia.

Il giocatore, si legge sul sito internet della Juventus, “ha iniziato subito le cure del caso e verrà monitorato quotidianamente”, ma “la sua presenza contro la Spal è in forte dubbio”.

I bianconeri si sono allenati in mattinata alla Continassa prima dei due giorni di riposo concessi da Allegri.

 

L’Olanda batte la Francia, riapre i giochi per il primo posto del girone 1 e condanna la Germania alla retrocessione in Lega B.

Il successo degli Orange sui campioni del mondo (2-0) nella serata di Nations League decide anche il destino dei tedeschi, che scendono nella seconda divisione. A Rotterdam è una vittoria meritata quella della nazionale di Koeman sui Bleus, ai quali bastava un punto per strappare il pass per la fase finale.

La squadra di Deschamps ringrazia Lloris, che evita un passivo ben più pesante. I padroni di casa passano in vantaggio prima dell’intervallo: nell’azione non è esente da colpe il romanista Nzonzi, che serve involontariamente Babel: la conclusione viene respinta da Lloris, che niente può sul successivo tiro di Wijnaldum. Nella ripresa è ancora dominio Orange, che arrivano al raddoppio in pieno recupero con il rigore trasformato da Depay.

In classifica restano al comando i francesi con 7 punti, l’Olanda sale a -1. E gli Orange lunedì, in casa della Germania matematicamente ultima, hanno la possibilità di aggiudicarsi il girone e volare alle Final Four. A Gelsenkirchen basterà un pareggio.

Sorride la Danimarca, che passa in casa del Galles (1-2) grazie alle reti di Jorgensen e Braithwaite e vola in Lega A. Ai britannici non basta la rete di Bale. Continua a sperare la Slovacchia di Hamsik, che evita la retrocessione in Lega C travolgendo la già promossa Ucraina 4-1. Il suo destino passerà dalla sfida di lunedì con la Repubblica Ceca.

Nella Lega C, è pari tra Cipro e Bulgaria (1-1) e tra Slovenia e Norvegia (1-1). Show dell’Armenia ai danni di Gibilterra nella Lega D (2-6), con il poker siglato da Movsisyan. La Macedonia passa in casa del Lichtenstein (0-2), con le reti di Bardhi e del palermitano Nestorovski e vedono ormai ad un passo la promozione: basterà un punto nel prossimo match contro Gibilterra.

 

Spettacolo a Zagabria, con al Croazia che ritrova i gol e le magie del Mondiale, batte la Spagna 3-2 e domenica si giocherà il primo posto nel Gruppo 4 della Serie A della Nation League contro l’Inghilterra. Dopo la quarta giornata del torneo, la squadra di Luis Enrique guida con 6 punti (e quattro partite disputate) davanti a croati e inglesi che seguono alla pari con 4 punti: per sperare di andare alla Final Four gli spagnoli deve sperare nel pareggio tra le due antagoniste, viceversa, chi vincerà domenica le ‘ruberà’ il primo posto e l’accesso alla finale.

Partita rocambolesca con i padroni di casa due volte avanti (Kramaric 54′ e Jedvaj 69′) e due volte ripresi (Ceballos 56′ e Sergio Ramos 78′ su rigore), quando poi tutto sembrava già scritto, ancora il giovanissimo terzino croato, un passato anche nella Roma, ha siglato il definitivo 3-2 al 93′ regalando tre punti insperati.

 

Durante il microfono aperto di Radio Sportiva, Marco Bucciantini ha risposto alle domande in diretta degli ascoltatori. Ecco i principali temi trattati:

Su Velazquez e Nicola: “L’esempio di Crotone è buono ed è stato virtuoso. L’Udinese ha cercato nuove idee in Europa con Velazquez ed è un’idea romantica. Nicola fa parte di quei tecnici che hanno fatto bene nelle serie inferiori e adesso merita la Serie A. Non ci trovo niente di male a ‘contaminare’ la nostra scuola di allenatori, guardate Favre a Dortmund”.

Sui giovani e i prezzi gonfiati: “Le valutazioni le fa il mercato e valgono anche per gli stranieri. Tutta la gioventù costa tantissimo, ma se a 23 anni subisci il peso di una valutazione vuol dire che forse non hai la testa per gestirlo. Eclatante il caso di Donnarumma: se a 18 anni guadagni 6 milioni all’anno la gente vede più gli errori che le cose buone e questo fa crescere anche troppo in fretta”.

Su Belotti: “Perché bisogna vederlo per forza in una grande squadra? Ci sono attaccanti che trascinano un gruppo e lui non deve fare per forza come Immobile che ha perso 3 anni in giro per l’Europa prima di trovare la Lazio. Non è obbligatorio lo squadrone. Belotti ha avuto problemi fisici e in campo dà sempre tutto, ma ultimamente sta tornando e lo vedo dominante come era due anni fa. Mentalmente e fisicamente mi sembra tornato quello di due anni fa”.

Su Juric: “A Crotone ha portato un bel modo di stare in campo e un gioco arrembante, ma ha avuto modo di lavorare con continuità. Genoa non è una piazza facile per qualsiasi allenatore ed è difficile farsi un’idea su un allenatore stagionale. Penso che un tecnico debba avere innanzitutto fiducia dalla società per lavorare bene”.

Sull’Inter: “Migliorerà molto quando Nainggolan sarà in forma e riuscirà a portare Icardi vicino alla partita anche quando la partita lo allontana. È cresciuta tantissimo, ha perso una partita contro un avversario che è il peggior cliente dopo le fatiche europee. Manca ancora un po’ di tecnica nel centrocampo che il Ninja potrà dare sicuramente”.

 

Il dirigente sportivo Nereo Bonato ha detto la sua a Radio Sportiva sull’imminente mercato di gennaio.

“Credo che le squadre top difficilmente faranno investimenti importanti a gennaio, anche se qualche emergenza c’è: il Milan cercherà di usufruire della finestra di gennaio per rimpolpare la rosa e a cercare di arrivare in Champions, qualcosa potrebbe fare la Roma, mentre Inter Juve e Napoli non si muoveranno. Ibra al Milan? Io sono sempre stato per i giovani, il Milan ha delle potenzialità importanti a livello di giovani e ha inserito un riferimento come Higuain, quindi in questo momento sarebbe meglio andare su profili anche per il futuro: non dimentichiamo che Ibrahimovic gioca da un paio d’anni in un campionato meno competitivo come quello americano. La rosa dell’Udinese è competitiva, probabilmente non hanno trovato i meccanismi giusti e c’è un po’ di insofferenza, i pochi punti conquistati hanno portato incertezza nell’ambiente e la sconfitta con l’Empoli l’ha inserita nella lotta salvezza, anche se l’organico dell’Udinese è da qualcosa di più della salvezza. Delle tre neopromosse due di solito fanno fatica e una si ambienta meglio: quest’anno il Parma è partito benissimo, merito a loro ma il campionato ancora è molto lungo e la lotta alla salvezza potrebbe anche coinvolgere più squadre di quelle di adesso. Piatek? La conoscenza di tanti mercati è importante perchè anche nei mercati secondari ci sono giocatori di grande qualità: il Genoa è stato bravo, poi ci sta che Piatek non segni più come all’inizio della stagione”.


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