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Il futuro di Marek Hamsik continua a tenere banco in casa Napoli e rappresenta uno dei maggiori punti interrogativi del calciomercato estivo. A margine di un evento benefico a cui ha partecipato in Slovacchia, il capitano azzurro ha fatto il punto della situazione: “Sono ancora un giocatore del Napoli ma c’è l’opportunità di andare in Cina”. Un mese fa, alla fine del campionato, l’annuncio a sorpresa di Hamsik voler provare nuove esperienze. Una storia dunque ai titoli di coda, durata 10 anni, e valigie pronte per la Cina. Da lì a poco però la rivoluzione di De Laurentiis: via Sarri, dentro Ancelotti. E l’arrivo dell’ex tecnico del Bayern ha innescato la concreta possibilità di dietrofront dello slovacco. Lo stesso nuovo tecnico dei partenopei non ha fatto mistero di voler puntare su “Marekiaro” e il presidente è stato chiaro: niente sconti, ci vogliono almeno 30 milioni per portarlo via dal San Paolo. Forse troppi anche per i “paperoni” cinesi. Quindi nelle ultime settimane le speranze dei tifosi azzurri di vedere ancora la fascia di capitano sul braccio di Hamsik sono aumentate. “Al momento nulla è cambiato – precisa lo slovacco -, ho detto a De Laurentiis che c’è questa opportunità di un trasferimento in Cina, ma al momento non ci sono novità”. Secondo quanto è filtrato nei giorni scorsi, Hamsik è nel mirino del Tianjin Quanjian, l’ex squadra allenata da Fabio Cannavaro e ora dal portoghese Paulo Sousa in cui giocano Pato e Witsel, e dello Shandong Luneng, attuale club di Pellé. Il rebus continua.

Richard Hamsik, padre del capitano dei partenopei, ha sostituito il figlio nel ruolo di ambasciatore della McDonald’s Cup e ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a media slovacchi: “Marek ha bisogno di riposare perché è molto probabile che l’estate sia turbolenta. Potrebbe lasciare il Napoli dopo tanti anni e andare in Cina. Al momento è ancora tutto in fase di sviluppo, se ne sta parlando, ma Marek ha un contratto che lo lega al Napoli. Percentuali d’addio? Al 60% va in Cina, ma è solo la mia opinione”.

Rui Patricio si è accasato in Inghilterra dopo il lungo inseguimento del Napoli. La compagine azzurra è ancora alla ricerca del successore di Reina. Areola del Psg o Cech dell’Arsenal possibili obiettivi. Per il centrocampo ci sono novità in entrata e in uscita: contatti con il Manchester City per Jorginho e Fabian Ruiz in entrata. Il Betis Siviglia vanta una clausola da 30 milioni e ha già detto no al pagamento triennale con 32 milioni proposto da De Laurentiis. Così come il Napoli in settimana conta di chiudere con il Salisburgo per l’ingaggio del terzino Lainer: costo 12 milioni. Appena il Chelsea sbloccherà la pratica legata alla panchina di Sarri ci saranno nuove tentazioni. Allora sì che si farà sul serio.

A Radio Crc è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista: “Mi fa piacere che anche in un Mondiale senza Italia la passione per il gioco del calcio c’è e la gente guarda le partite. La Spagna mi ha fatto una grande impressione perché nonostante la bufera Lopetegui e i gol di Ronaldo, ha rischiato di vincere ed ha pareggiato solo per le giocate di Cristiano. Ancelotti creso ottimismo perché non ha solo vinto ma perché è bravo e non posso pensare che sia venuto a Napoli solo per guadagnare, ma anzi, il fatto che abbia scelgo di allenare una squadra che non è la favorita della serie A sia una dimostrazione della voglia che ha di rimettersi in discussione. Ancelotti dimostra anche la forza di De Laurentiis, del Napoli e di Napoli. Tra Messi e Maradona il confronto non è possibile. Il Pibe è un’icona per l’Argentina e per Napoli ed ha un valore culturale e sociale enorme mentre Messi è un meraviglioso calciatore, ma un calciatore. Il confronto lo si può fare tra Messi e Ronaldo e devo dire che quest’ultimo è sottovalutato perché ha una continuità incredibile.

Cristiano Giaretta, direttore sportivo dell’Ascoli: “Ancelotti ha una missione e per questo ha idee ben precise, anche in sede di mercato. Poi, è chiaro che non sempre si riesce ad arrivare alle prime scelte, ma il Napoli ha un planning ben definito. Meret? E’ un giovane vecchio perché ha nel suo sangue l’esperienza che è un valore innato. De Laurentiis conosce il calcio e farebbe bene a puntare su Meret. Prendere lui significa coprire la porta del Napoli per i prossimi 15 anni. Conosco bene Meret e credo che insieme a Donanrumma e Perin si gioca il posto nella Nazionale maggiore. Credo sia pronto per approdare in una grande piazza. Abbassare la guardia dopo la vittoria di Torino è stato un errore commesso dal Napoli, ma con Ancelotti probabilmente il Napoli non farà gli stessi sbagli. Siamo in una fase di stallo con l’Ascoli perché il presidente Bellini vorrebbe vendere il club. Ho vissuto qui 2 anni fantastici e spero che Bellini possa ripensarci perché l’Ascoli non lo sostituirà facilmente”.

Ciro Venerato, giornalista: “A breve la Roma metterà le mani su Pastore perché piace tantissimo a Di Francesco. Il Chelsea riuscirà in un modo o in un altro a tesserare Sarri e siccome Ancelotti vorrebbe toccare il meno possibile la difesa del Napoli, il club azzurro potrebbe chiedere a Sarri di non aggredire la rosa del Napoli. Areola? Il rapporto con Ancelotti è un fattore a favore del Napoli, mentre il rapporto con Raiola porta il portiere più vicino a Monci. Meret piace, anche ad Ancelotti piace, ma i Pozzo vorrebbero 20 milioni o forse anche di più per cui il Napoli sta pensando a qualche contropartita tecnica: Ciciretti o Insigne junior. Sirigu? Verrebbe volentieri a Napoli, ma è difficile trattare con Cairo. Per ciò che concerne Lunin, invece, pare ci sia stato un inserimento importante del Real Madrid, ma al momento è solo un’indiscrezione. Giuntoli sta definendo le ultime cose col City per Jorginho e questa settimana potrebbe essere quella decisiva”.

Gennaro Tutino, attaccante del Cosenza: “Sono davvero felice per quanto fatto a Cosenza e so che adesso inizieranno le vacanze, ma già non vedo l’ora di ricominciare. Napoli ha creato tantissimi talenti nel mondo del calcio, credo sia per la fame di noi napoletani che ci spinge a migliorarci sempre. Poi magari tutti i ragazzi che crescono nel settore giovanile del Napoli non diventeranno calciatori da Napoli, ma ce la mettiamo tutta per migliorarci. Giocare nella squadra del mio cuore non sarà facile, soprattutto adesso che lotta per i vertici, ma sarebbe un sogno e Insigne è il mio esempio: ha fatto tutta la gavetta e ha sudato tutto ciò che ha guadagnato. Carpi? Non so nulla per cui non so che dire anche perché non ho parlato con nessuno della dirigenza del Carpi. Sono orgoglioso di me stesso e dopo la notte magica a Cosenza ho vissuto momenti incredibili e questa vittoria la dedichiamo ai nostri tifosi”.

Dopo lo spettacolare 5-0 contro l’Arabia Saudita torna in campo la Russia. I padroni di casa affrontano a San Pietroburgo l’Egitto, reduce invece dalla sconfitta di misura contro l’Uruguay. Le due squadre non potevano arrivare a questa partita con uno stato d’animo più diverso. I padroni di casa hanno affrontato la pressione dell’esordio casalingo in modo esaltante trascinati dall’astro nascente Aleksandar Golovin, mentre l’Egitto ha visto il suo tanto atteso ritorno a una fase di Mondiali iniziare con una sconfitta beffa nei minuti finali. Tre punti potrebbero essere sufficienti alla Russia per mettere al sicuro la qualificazione agli ottavi, dal canto suo i Faraoni sono costretti a vincere per restare in corsa. C’è grande attesa per il ritorno di Momo Salah, che dovrebbe fare il suo esordio da titolare. “E’ pronto ma pensavo che lo fosse anche contro l’Uruguay. Spero sarà pronto per giocare, sono ottimista”, ha detto il ct Cuper mentre lo stesso giocatore sui social ha scritto: “Pronto”. Sarà l’ex romanista il pericolo pubblico numero 1 per la Russia come confermato anche dal ct Stanislav Cherchesov: “E’ il loro miglior giocatore ma siamo pronti a fermarlo e lo faremo”. “Ogni squadra ha giocatori a cui prestare attenzione, ovviamente, Salah è il loro miglior giocatore, ma non c’è solo lui nell’ Egitto”, ha aggiunto il ct russo.

Nella giornata si giocano anche le prime due partite del Gruppo H. Quattro anni dopo Colombia e Giappone si ritrovano avversarie alla Coppa del Mondo, in Brasile finì 4-1 per i Cafeteros che arrivarono fino ai quarti di finale trascinati dal capocannoniere del torneo James Rodriguez. L’obiettivo dei ragazzi di Jose Pekerman è ripetersi e sulla carta sembrano avere tutte le carte in regola per riuscirci potendo contare questa volta anche sul bomber Radamel Falcao, assente in Brasile per un infortunio. “Abbiamo una squadra giovane, in grado di variare. Ora abbiamo giocatori versatili che offrono più soluzioni tattiche”, ha dichiarato il ct colombiano Pekerman. Dal canto suo il Giappone è ormai una presenza fissa ai Mondiali dal 1998, questa è infatti la loro sesta partecipazione consecutiva e l’obiettivo è migliorare gli ottavi di finale raggiunti nel 2002 e nel 2010. I Blue Samurai sperano che il cambio in panchina, con Akira Nishino nominato sulla scia di una difficile campagna di qualificazione asiatica, possa dare la scossa alla squadra. “Ho fatto tutto quello che era in mio potere, e penso che sarà abbastanza, sono sicuro che ci sarà una buona alchimia nel gruppo”, ha detto il ct nipponico. “Cercheremo di imporre il nostro gioco”, ha concluso.

Nella terza e ultima partita in programma sarà un derby napoletano quello che vedrà opposta la Polonia di Milik e Zielinski al Senagal di Koulibaly. Alla sua prima Coppa del Mondo nel 2002, il Senegal sconfisse la Francia campione in carica arrivando fino ai quarti di finale, eliminata dalla Turchia. Quella squadra ha scritto la storia del calcio senegalese, ma la nuova generazione guidata dal difensore del Napoli e dall’attaccante del Liverpool Sadio Mane cercherà di aggiungere un altro capitolo. In panchina c’è il capitano di quella squadra, l’attuale ct Aliou Cisse: “Quella squadra ha già fatto un pezzo di storia, ora tocca a questo gruppo. Scenderemo in campo senza alcun complesso di inferiorità, faremo le nostre partite con la nostra identità africana, che definisce il nostro calcio Sarà una grande avventura”. Di fronte una Polonia, con il capitano Glik in dubbio e che torna ai Mondiali dopo 12 anni di assenza. Tutti gli occhi saranno puntati su Robert Lewandowski, autentico trascinatore con 16 gol nelle qualificazioni. Il bomber del Bayern Monaco è sicuramente l’uomo più atteso al suo debutto in Coppa del Mondo allo stadio dello Spartak di Mosca. “Le aspettative sono molto alte ma non solo per me”, ha detto l’attaccante del Bayern. “Ha un talento immenso”, ha detto il ct Adam Nawalka. Guardando alla partita, il tecnico polacco ha detto: “Rispettiamo il nostro avversario e siamo pronti per una gara molto difficile”.

 

 


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