I tornei passati alla storia: Mundialito Club

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Mundialito Club

All’inizio degli anni ’80, si assiste alla nascita dei network televisivi privati e alla fine del monopolio Rai. Silvio Berlusconi, che allora faceva il suo vero mestiere, cioè l’imprenditore, riesce, in parte per la sua abilità, in parte approfittando delle lacune nella normativa, a fondare qualcosa di innovativo nella comunicazione, facendo spietatamente concorrenza alla tv di stato. Nell’ambito sportivo, il nuovo network, che assume il nome di Fininvest, riesce ad accaparrarsi l’esclusiva della Copa de Oro, disputata in Uruguay a cavallo fra il 1980 e il 1981. Ma visto che per il momento non è possibile trasmettere né le partite di campionato, né quelle di coppa, l’idea per entrare a pieno titolo nel calcio è quella di organizzare un torneo all’inizio dell’estate, a cadenza biennale negli anni dispari, per evitare concomitanze con Mondiali o Europei e nel 1981 l’idea prende corpo. L’organizzazione del torneo è di Canale 5, che trasmette in esclusiva tutte le partite.

Naturalmente non ci si accontenta di un piccolo torneo, ma fin da subito si vuole mettere a confronto alcune delle squadre più forti e più blasonate del mondo. Vengono pertanto spediti gli inviti a tutte le squadre che nella loro storia avessero vinto almeno una volta la Coppa Intercontinentale. All’epoca si contavano 15 squadre con almeno una vittoria, ma alla fine solo cinque accettano l’invito e cinque sarà sempre il numero delle squadre partecipanti, in tutte le edizioni del torneo. La formula sarà sempre un girone all’italiana per un totale di dieci partite complessive per torneo. Nella prima edizione, giocata fra il 16 e il 28 giugno 1981, le squadre in gara sono: Milan, Inter, Santos, Feyenoord e Peñarol. Tutte le partite di tutte le edizioni verranno giocate allo stadio di San Siro.

La prima partita del Mundialito Club si gioca il 16 giugno 1981 alle 19 fra Milan e Feyenoord e finisce 0-0. Lo stesso giorno, due ore più tardi, si completa la prima giornata con Inter- Peñarol e ‘Spillo’ Altobelli segna il primo gol della storia del torneo, pareggiato poi da Ortiz per l’1-1 finale. Il Santos debutta il giorno 19, incontrando il Peñarol. L’ex-squadra di Pelé va in vantaggio con Pita, ma anche stavolta gli uruguaiani reagiscono e agguantano il pareggio con Abalde e anche questa partita finisce 1-1. Alle 21 dello stesso giorno, tocca di nuovo all’Inter che affronta il Feyenoord e dopo tre pareggi qualcuno vince. L’Inter si aggiudica l’incontro 2-1, andando in gol con Beccalossi e Bini, mentre il gol olandese è di Van Deisen. La terza giornata, il 23 giugno, si apre con Feyenoord- Peñarol e gli olandesi hanno la meglio per 1-0, con gol di Peters. Nella seconda partita il Milan deve cedere al Santos per 2-1; i rossoneri vanno in vantaggio con Battistini, ma vengono raggiunti e superati da una doppietta di Eloi, che qualche anno dopo giocherà in Italia con la maglia del Genoa. Il 26 giugno si disputa la quarta giornata e l’Inter mette a segno un’impresa con cui ipoteca la vittoria finale. I nerazzurri battono 4-1 il Santos e mettono in cascina una bella differenza reti che potrebbe servire in caso di sconfitta nel derby, previsto come ultima partita del torneo. I gol li segnano Bini, Oriali, Altobelli e Muraro, mentre il Santos segna il momentaneo 2-1 con Toninho. Anche il Milan vince la sua partita quella stessa sera: 1-0 al Peñarol con gol di Vincenzi. Gli uruguagi chiudono le loro partite con soli due punti e all’ultimo posto. Alla vigilia dell’ultima giornata la situazione vede in testa l’Inter con cinque punti, mentre Milan, Santos e Feyenoord ne hanno tre. Nella prima partita il Santos si sbarazza del Feyenoord, vincendo 2-0 con reti di Gilson e Joao Paulo, ma non può sperare di vincere il torneo. Infatti, la sua differenza reti è 0 e anche se il Milan battesse l’Inter, raggiungendolo a quota 5, o l’una o l’altra avrebbero comunque una miglior differenza reti, rispetto ai brasiliani. Per l’assegnazione del torneo, diventa decisivo il derby, sebbene l’Inter possa contare su due risultati su tre e il Milan per vincere debba segnare almeno quattro gol. Il Milan comunque ci crede e va in vantaggio con Vincenzi dopo 14 minuti, chiudendo sull’1-0 il primo tempo. Nel secondo tempo i nerazzurri reagiscono e vanno in gol con Altobelli, raddoppiano con Oriali e triplicano ancora con Altobelli, su rigore; risultato finale 3-1 per l’Inter, che vince così il primo Mundialito Club. Altobelli, con quattro gol, è il capocannoniere del torneo, mentre Evaristo Beccalossi riceve il premio di miglior giocatore.

Mundialito

La seconda edizione del Mundialito Club si gioca dal 24 giugno al 2 luglio del 1983. Rispetto alla prima edizione si rende necessaria una variazione al regolamento per poter avere cinque squadre; viene infatti invitata la Juventus che all’epoca non aveva ancora vinto la Coppa Intercontinentale. Le altre partecipanti sono: Milan, Inter e Peñarol, confermate rispetto alla prima edizione e la novità del Flamengo. Anche in questa edizione si giocano due partite nello stesso giorno. Si incomincia il 24 giugno con Inter-Flamengo, la partita fra i detentori e i debuttanti. I brasiliani vincono 2-1, rimontando il gol iniziale dell’Inter, segnato da Juary, famoso soprattutto per il suo balletto attorno alla bandierina, quando segna un gol. Il Flamengo pareggia con Robertinho e mette a segno il gol della vittoria con Baltazar. Nella seconda partita di quella sera, anche il Milan soccombe contro il Peñarol, per 1-0, gol di Morena su rigore. Inizia male per le milanesi questo torneo e alla fine per entrambe sarà un’esperienza da dimenticare, specialmente per l’Inter. Il giorno 26 giugno, debutta la Juventus contro il Milan. È partita vera e il risultato finale di 2-2 lo conferma. La Juve va in vantaggio con Platini nel primo tempo; nei primi minuti della ripresa Cuoghi segna il gol del pareggio; Milan in vantaggio con Serena al 68° e definitivo pareggio di Paolo Rossi a tre minuti dal termine. Nella successiva partita, ancora una sconfitta dell’Inter che cede 2-1 al Peñarol; per l’Inter segna Bergomi, per il Peñarol Morena, ancora su rigore, e Silva. I tempi stretti del torneo fanno sì che le squadre si ritrovino in campo ancora dopo due giorni, il 28 giugno. In questa terza giornata si registrano due pareggi: Juventus-Peñarol 0-0 e Milan-Flamengo 1-1, con gol di Serena per il Milan e di Marinho per il Flamengo. La quarta giornata si gioca il giorno 30 e c’è il derby sudamericano che il Flamengo si aggiudica 2-0. Vanno in gol Junior, nostro avversario l’anno precedente ai Mondiali di Spagna e che giocherà in Italia nel Torino e nel Pescara, e Baltazar. Nella seconda partita la Juve batte l’Inter 1-0 con un gol di Storgato e resta in corsa per la vittoria del torneo. Prima dell’ultima giornata la situazione di classifica vede in testa il Flamengo e il Peñarol con cinque punti, ma gli uruguagi hanno esaurito le loro partite e non possono vincere il torneo, dato che nell’ultima giornata è previsto lo scontro diretto Juventus-Flamengo e con qualunque risultato una delle due supera il Peñarol. La Juve si trova a quattro punti, mentre il Milan segue a due e l’Inter è ferma a zero. La partita decisiva è Juventus-Flamengo che si gioca per prima nell’ultima giornata, il 2 luglio. Ai brasiliani basta il pareggio per aggiudicarsi il torneo, ma sappiamo che questo tipo di calcolo non appartiene al loro DNA. La Juve va in vantaggio con un’autorete di Peu, ma il Flamengo riesce a rimediare dopo pochi minuti con Adilio. Sembra fatta, ma al 62° Boniek segna il 2-1 per i bianconeri che resistono fino alla fine, aggiudicandosi così partita e torneo. Ininfluente ai fini della classifica il derby milanese, giocato ancora come ultima partita. Il risultato finale premia il Milan che vince 2-1 con doppietta di Serena, intervallata dal gol di Altobelli. Le due milanesi terminano agli ultimi due posti e l’Inter addirittura a zero punti. Serena è il capocannoniere con quattro gol, mentre il trofeo del miglior giocatore va a Platini.

Nel 1985 il torneo non si gioca per due motivi: il primo riguarda la tragedia dell’Heysel, distante solo pochi giorni, la seconda riguarda la fase finale di Coppa Italia alla quale dovevano partecipare entrambe le milanesi e che sarebbe stata concomitante con il torneo. Si rimedia in qualche modo con un quadrangolare a metà agosto giocato a Cesena, vinto dal Peñarol sull’Independiente, con l’Inter terza e il Santos quarta. La storia del Mundialito Club riprende quindi nel 1987. Le squadre vengono invitate indipendentemente dalle loro vittorie internazionali. Fanno quindi la loro comparsa nel torneo Porto, Barcellona e Paris Saint-Germain, tutte europee, oltre naturalmente alle milanesi, in qualche modo costrette a partecipare a tutte le edizioni. Si gioca dal 21 al 29 di giugno, con cadenza di due giorni e sempre due partite al giorno. Inizia bene il Milan che si aggiudica per 2-0 la sfida iniziale contro il Porto. Vanno in gol Virdis su rigore e l’argentino Borghi, fortemente voluto dalla dirigenza, ma che non avrà molta fortuna in rossonero. L’Inter invece parte meno bene chiudendo sullo 0-0 la sua sfida col Paris Saint-Germain. Nella seconda giornata l’Inter affronta il Barcellona e qui le cose vanno decisamente meglio. Dopo meno di un quarto d’ora, i nerazzurri sono in vantaggio con Passarella e raddoppiano poco dopo con Fanna. Reagisce il Barcellona con Hughes, ma ancora nel primo tempo Garlini segna il gol del 3-1 che sarà anche il risultato finale. Nella seconda partita il Milan batte il Paris Saint-Germain 1-0 con gol di Massaro e viaggia a punteggio pieno. Nella terza giornata i rossoneri stanno a guardare e vedono che nessuna squadra li supera in classifica. Infatti, l’Inter perde con il Porto 2-0 (Jorge Placido e Frasco), mentre il Barcellona vince 3-1 la sfida con il Paris Saint-Germain, reagendo al gol iniziale di Poullain con una doppietta di Lineker e un altro gol di Hughes. Nella quarta giornata, il derby iberico fra Barcellona e Porto finisce in parità: 1-1. I gol sono di Lopez per il Barcellona e di Andrè, su rigore, per il Porto. La seconda partita della serata è il derby milanese che questa volta non si gioca come ultima partita. Di certo non passa alla storia e finisce senza reti. L’Inter termina le sue partite con quattro punti, mentre il Milan è in testa alla classifica con cinque, Porto e Barcellona sono a quota tre, mentre ultima è il Paris Saint-Germain con un solo punto. Il Porto vince l’incontro col Paris Saint-Germain per 1-0 con gol iniziale di Sousa e raggiunge in classifica il Milan, prima di Milan-Barcellona. In caso di vittoria dei catalani, ci sarebbero tre squadre a pari punti a contendersi il torneo con la differenza reti. Al Milan basterebbe anche un pareggio, inoltre la differenza reti lo premia, dato che vincerebbe il torneo anche con una sconfitta con due gol di scarto. Il Milan però fa di più e vince 1-0 con gol di Virdis su rigore, dando soddisfazione al suo tifoso numero uno, Silvio Berlusconi, che nel frattempo era diventato presidente. La storia del Mundialito Club finisce qui. A quel punto la strada era tracciata e i network privati sarebbero entrati massicciamente nel calcio, senza bisogno di organizzarsi tornei ‘ad personam’. In più gli impegni delle squadre si sarebbero fatti più fitti, impedendo di fatto di poter ritagliare spazi per altri eventi calcistici.

1 commento su “I tornei passati alla storia: Mundialito Club”
  1. Massimiliano ha detto:

    Che ricordi, bello rileggere articoli del genere


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