Europa League: Trionfo del Chelsea di Sarri. Calciomercato: Napoli, visite mediche per Di Lorenzo.

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In una stagione, non la prima negli ultimi tempi, avara di soddisfazioni per il calcio italiano nelle Coppe Europee, a salvare l’onore tricolore è Maurizio Sarri, che porta in trionfo il suo Chelsea nella finale di Europa League giocata a Baku contro l’Arsenal.
Il primo dei due derby inglesi con cui si concluderà la stagione dei club, in attesa della finale di Champions in programma al “Wanda Metropolitano” di Madrid tra il Liverpool e il Tottenham, si decide nel secondo tempo e regala ai Blues la seconda Europa League della propria storia, sei anni dopo quella conquistata curiosamente da un altro ex allenatore del Napoli, Rafa Benitez.
Per Sarri, al centro del mercato allenatori, si tratta della prima vittoria in carriera a livello internazionale, alla prima finale disputata. Una soddisfazione che completa l’ottima annata del tecnico di origini toscane, ma napoletano di nascita, che ha riportato il Chelsea in Champions League chiudendo la Premier al terzo posto e che ha conquistato anche la finale di Coppa di Lega persa ai rigori contro il Manchester City. Delusione invece per l’Arsenal che fallisce il ritorno in Champions League, messo in palio per la vincitrice della manifestazione, dopo aver chiuso il campionato al quinto posto.
Partita tattica nel primo tempo, ma con superiorità del Chelsea in quanto a occasioni create, con Emerson Palmieri e Giroud, esplosiva nel secondo tempo. Proprio il francese, grande ex della serata, la sblocca al 5’ di testa su cross dello stesso Emerson, poi dieci minuti dopo raddoppia Pedro con un gran tiro al volo al termine di un’azione spettacoalre rifinita da Hazard. A questo punto sale in cattedra proprio il belga che al 20’ trasforma il rigore del 3-0 concesso per un fallo su Giroud. Vano il tentativo dell’Arsenal di tornare in partita con il gran gol dalla distanza di Iwobi al 25′, perché tre minuti dopo Hazard dà alla serata i contorni del trionfo superando ancora una volta l’altro ex Cech, all’ultima partita della carriera.
SPORTAL.IT | 29-05-2019 22:58

Neanche il trionfo del Chelsea a Baku è riuscito a convincere i tifosi bianconeri che Maurizio Sarri meriti una chance alla guida della Juventus. Certo, dopo il 4-1 rifilato all’Arsenal si allarga il fronte degli juventini che sarebbero disposti ad accogliere con favore l’ex tecnico del Napoli, ma alla maggioranza del popolo bianconero l’idea che l’allenatore icona del bel gioco possa guidare la loro squadra continua a non andare a genio. Almeno a giudicare dai commenti che, nelle ore successive alla finale di Europa League, gli stessi supporter bianconeri hanno postato sui vari social network.
POCHI FAVOREVOLI… Dopo il successo del Chelsea i tifosi affascinati da Sarri sono cresciuti o, quantomeno, hanno trovato il coraggio per far sentire la propria voce. “Molti dicono ‘che schifo Sarri’, intanto ha fatto prima lui a vincere in Europa che Allegri in 5 anni da noi e con CR7 quest’anno”, scrive Bartolomeo su una delle pagine più seguite dal tifo bianconero, riprendendo tra l’altro un argomento già lanciato da un tweet del giornalista Rai Enrico Varriale. “Sarri grande allenatore”, aggiunge Emanuele, mentre Andrea confessa: “Lo sto rivalutando forse è pronto per noi”. Emanuele, invece, se la prende con chi attacca Sarri: “Ma che problemi avete con chi lo scorso anno ci è venuto ad umiliare allo Stadium con 11 morti e per poco non ci scippava lo scudetto?”.
…MOLTI CONTRARI. Tuttavia, il fronte degli scettici resta maggioritario. Sarri non piace per i trascorsi al Napoli, come ricorda Andrea: “Codesto personaggio ha appena dedicato la vittoria ai tifosi Napolesi… con quale coraggio potrebbe mai osare mettere piede a Torino!”. Altri non sopportano l’immagine troppo schietta che l’allenatore del Chelsea dà di sé (“Non rispecchia lo stile Juve”, scrive Floriano), ma c’è anche chi mette in discussione il risultato appena raggiunto sulla panchina del Chelsea. “Ha vinto – commenta Gianluca – ma gli è andata bene come sorteggi, l’Arsenal è durato solo un tempo, come squadra è inferiore al Chelsea…”. La sensazione, dunque, è che se davvero arriverà a Torino il primo compito di Sarri sarà quello di dover conquistare i tifosi.
SPORTEVAI | 30-05-2019 08:01

L’Inter con uno stringato comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale ha annunciato l’esonero di Luciano Spalletti.
“FC Internazionale Milano comunica che Luciano Spalletti non ricopre più il ruolo di allenatore della Prima Squadra. Il Club ringrazia Spalletti per il lavoro svolto e per il percorso compiuto insieme”, è la nota pubblicata dal club nerazzurro.
Queste le parole del presidente Steven Zhang: “Un allenatore, un maestro, un amico. Hai sempre dato il massimo, che ci fosse la pioggia o il sole. Questi 2 anni di avventura significano tanto per l’Inter e per me personalmente. Non dimenticheremo mai la tua dedizione verso questa squadra e ti ringraziamo tutti dal profondo del cuore. Una volta che sei stato l’allenatore dell’Inter, sarai sempre il mio allenatore. Grazie, mister Spalletti”.
Può prendere così il via ufficialmente l’era di Antonio Conte: il tecnico leccese ha firmato un contratto di 3 anni a 9 milioni netti più bonus a stagione. Sarà ufficializzato venerdì, ma in verità da settimane sta lavorando gomito a gomito con Beppe Marotta per costruire l’Inter della prossima stagione.
Per ora non sono previste presentazioni, la prima uscita pubblica è in programma sabato sera, quando al fianco di Marotta e Zhang sarà in tribuna al Wanda Metropolitano ad assistere alla finale di Champions League tra Liverpool e Tottenham.
Spalletti, approdato sulla panchina dell’Inter nel 2017, in due stagioni ha ottenuto due quarti posti, vincendo 40 partite sulle 76 disputate in campionato. Per lui anche 15 sconfitte nella massima serie.
In questa stagione ha dovuto gestire lo spinoso caso Icardi: una situazione che Antonio Conte intende risolvere subito. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, non c’è spazio per il bomber argentino nell’Inter ideata dal tecnico salentino, che ha chiesto la sua cessione in estate.
La decisione non è arrivata sulla base di ragionamenti tecnici o di palmarés, ma per una questione puramente morale: la squadra viene sempre prima del singolo, e Conte, che su questo non transige, con la sua cessione vuole dare un messaggio al resto dello spogliatoio.
La missione di Ausilio e Marotta sarà quindi ora quella di cercare in fretta un acquirente per l’albiceleste, in modo da cederlo prima del giorno del raduno il prossimo luglio
SPORTAL.IT | 30-05-2019 10:52

L’era di Antonio Conte all’Inter è già cominciata: il tecnico leccese ha firmato il contratto triennale da 9 milioni netti a stagione più bonus, si attende l’annuncio ufficiale tra oggi e domani. Intanto l’ex ct della Nazionale si è già messo all’opera, e ha inviato le prime disposizioni per la prossima stagione.
In primis, il destino dell’elemento più scomodo della rosa nerazzurra, l’ex capitano Mauro Icardi. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, non c’è spazio per il bomber argentino nell’Inter ideata dal tecnico salentino, che ha chiesto la sua cessione in estate.
La decisione non è arrivata sulla base di ragionamenti tecnici o di palmarés, ma per una questione puramente morale: la squadra viene sempre prima del singolo, e Conte, che su questo non transige, con la sua cessione vuole dare un messaggio al resto dello spogliatoio.
Niente prime donne, niente attacchi alla società, niente foto compromettenti sui social: il desiderio di Conte è “cominciare l’avventura senza più veleni o tensioni, con la vicenda Icardi definitivamente chiusa”, scrive la rosea.
La missione di Ausilio e Marotta sarà quindi ora quella di cercare in fretta un acquirente per l’albiceleste, in modo da cederlo prima del giorno del raduno il prossimo luglio. Icardi ha ribadito più volte di voler restare all’Inter, un concetto ripetuto in tv dalla moglie-agente Wanda Nara: una situazione scomoda che i nerazzurri devono risolvere al più presto. All’estero solo l’Atletico Madrid sembra veramente interessato al giocatore, in Italia c’è solo la Juventus che per ora non ha presentato offerte ufficiali.
La Beneamata spera di ottenere almeno 70-80 milioni di euro dalla sua cessione, per poi dedicarsi al mercato in entrata: il primo acquisto dell’era Conte sarà Edin Dzeko. L’accordo col giocatore c’è già, resta da trovare l’intesa con la Roma per il cartellino.
SPORTAL.IT | 30-05-2019 07:51

A tre giorni dalla fine del campionato attraverso la disputa della finale di ritorno dei playoff tra Verona e Cittadella, il torneo di Serie B più tormentato della storia vive un altro, clamoroso ribaltone.
La Corte d’Appello federale ha infatti accolto il reclamo del Palermo avverso alla retrocessione in Serie C del club rosanero che era stata decisa in primo grado dal dopo che la società era stata ritenuta colpevole di illecito amministrativo: l’accusa era quella di aver ottenuto l’iscrizione a tre campionati (due di A e uno di B tra il 2015 e il 2017) tramite la falsificazione di quattro bilanci.
Il giudizio di secondo grado riporta i siciliani in Serie B, ma con una penalizzazione di 20 punti nella classifica dell’ultimo campionato. Per effetto di questa sentenza resta confermata l’esclusione del Palermo dalla griglia playoff, ma i rosanero evitano la retrocessione in C. Cambia invece ancora il destino del Foggia: i rossoneri, che avevano appena ritrovato la certezza di disputare il playout dopo la sentenza del Tar che aveva disposto il ripristino dello spareggio per evitare la retrocessione in C, sono invece retrocessi insieme a Carpi e Padova, come aveva detto la classifica finale del campionato, mentre a giocare il playout saranno Salernitana e Venezia.
Il Palermo, difeso dagli avvocati Di Ciommo, Gattuso, Pantaleone, Terracchio e Trinchera, si era presentato in corte federale d’appello con la memoria già preparata per l’udienza di giovedì scorso, ma l’inammissibilità del deferimento nei confronti di Zamparini, per la quale la Procura federale ha presentato ulteriore ricorso alla Corte federale d’appello, era alla base della tesi dei legali rosanero.
Secondo la difesa, senza un giudizio sul patron non c’erano i presupposti per la responsabilità diretta e oggettiva da parte del club. Citati come esempio i casi estivi di Chievo e Foggia, sempre per irregolarità amministrativi, per i quali la giustizia sportiva ha decretato una penalizzazione da scontare nella stagione successiva. Il procuratore capo Pecoraro e l’aggiunto Chiné hanno invece puntato su un’altra sentenza della Suprema corte, quella che ha confermato la detenzione ai domiciliari per Zamparini. Le tesi dei pm federali si sono rifatte a quelle della Procura di Palermo, che si è basata a sua volta sulla perizia del consulente Colaci.
SPORTAL.IT | 29-05-2019 20:55

Salta il fattore campo nell’andata del secondo turno della fase nazionale dei playoff di Serie C. Si sono infatti registrate due vittorie esterne ed altrettanti pareggi. Le gare di ritorno sono in calendario per domenica 2 giugno.
A Imola il Piacenza ha ipotecato il passaggio del turno grazie alla vittoria per 2-0, spettacolo tra Catania e Trapani con doppia rimonta dei rossazzurri, nell’altro derby il Pisa passa sul campo dell’Arezzo che fallisce il rigore del 3-3.
Risultati:
Imolese-Piacenza 0-2
13’ Bertoncini (P); 69’ Ferrari (P)
FeralpiSalò-Triestina 1-1
33’ Granoche (T); 63’ Maiorino (F)
Catania-Trapani 2-2
2’ Tulli (T); 67’ Ferretti (T); 73’, 87’ Lodi (C)
Arezzo-Pisa 2-3
12’, 52’ Marconi (P); 35’ Cutolo (A); 47’ Brunori (A); 58’ Di Quinzio (P)
SPORTAL.IT | 29-05-2019 23:43

Giovanni Di Lorenzo si appresta a diventare il primo acquisto del Napoli 2019-20. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che propone nelle sue pagine un’intervista con il calciatore ormai azzurro, svela le prossime tappe per la finalizzazione della trattativa con il terzino 25enne esploso quest’anno nelle fila dell’Empoli. Oggi il calciatore sosterrà le visite mediche per il Napoli a Villa Stuart. Per domani è prevista, invece, la firma sul contratto: 1,2 milioni netti a stagione per cinque anni.
«Non vedo l’ora. Giocare la Champions è il massimo. A Napoli poi c’è un tifo pazzesco, tutto sarà speciale». Sono le prime parole da giocatore del Napoli di Giovanni Di Lorenzo, rilasciate all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Il neo-terzino azzurro oggi sosterrà le visite mediche a Villa Stuart e domani firmerà il contratto: 1,2 milioni netti a stagione per cinque anni, riferisce la rosea.
CONCORRENZA – Una trattativa conclusa, quella per Di Lorenzo, in cui il Napoli è riuscito a battere la concorrenza di Inter, Roma e Atletico Madrid. Lo conferma lo stesso calciatore ormai ex Empoli: «C’erano tutte queste richieste e per me è stato un motivo d’orgoglio essere apprezzato dai club più importanti. Il Napoli mi ha voluto fortemente». Ma anche Di Lorenzo ha voluto fortemente Napoli, tanto che sulla partita contro gli azzurri di quest’anno in cui andò anche in rete racconta: «Una vittoria importante per l’Empoli nella corsa salvezza. Sapevo che il Napoli mi stava seguendo e forse quel pomeriggio ho dato loro la spinta per prendermi».
VOGLIA DI INIZIARE – Non solo l’ambiente e il tifo, Di Lorenzo non vede l’ora di iniziare l’avventura azzurra anche per incontrare Carlo Ancelotti: «Non vedo l’ora di conoscerlo ed essere allenato da lui. Parliamo di un tecnico che ha vinto tutto in ogni Paese in cui ha allenato. Una leggenda del calcio, sarà un onore per me lavorare con lui. Tutti i suoi ex giocatori ne parlano in maniera fantastica». E non solo, Napoli può essere anche il trampolino di lancio per la Nazionale: «Ci spero, non lo nego. Voglio fare il massimo e ritagliarmi uno spazio importante anche in una big per mettere in difficoltà mister Mancini. Ho fatto lo stage, ma adesso punto alla convocazione. L’anno prossimo ci sarà l’Europeo e voglio esserci a tutti i costi». (tuttonapoli.net)

Spuntano alcune divergenze tra Carlo Ancelotti e Aurelio De Laurentiis per il Napoli che verrà. Giovani talenti da far crescere, d’accordo. Ma per vincere servono calciatori di grande qualità ed esperienza per reggere la tensione ad alti livelli. Questa l’idea che avrebbe espresso Carlo Ancelotti, non ritrovandosi con il presidente su alcune strategie per potenziare l’organico.
I NOMI – Passando a un livello più pratico, la Gazzetta svela che dopo Di Lorenzo, che sarà il primo acquisto, Ancelotti ha chiesto Hirving Lozano (23, Psv), Kieran John Trippier (28, Tottenham), Rodrigo De Paul (25, Udinese) e Augustin Almendra (19, Boca). “Profili non di primissimo piano ma, sicuramente, di un livello medio-alto”, scrive la Gazzetta.
IL FUTURO – Una discussione che, precisa la rosea, non mette in discussione il presente ma il futuro sì. “Il rapporto tra i due non è in discussione, ma per proseguire insieme e condividere il prolungamento del contratto sarà decisiva la prossima stagione. Se non si vince sarà difficile che l’esperienza napoletana di Ancelotti possa continuare”, si legge sul quotidiano. (tuttonapoli.net)

Maurizio Sarri dopo la vittoria in finale di Europa League parla del suo futuro in conferenza stampa: “Devo parlare con il club. La stagione è finita un’ora fa, dunque domani (oggi, ndr) inizierò a parlare con il presidente, con il direttore, con Marina. Dobbiamo parlare, come è normale alla fine di una stagione. Dobbiamo capire cosa il club può fare per me, cosa posso fare meglio per il club. Ad oggi, sono contento qui ma sento il bisogno di parlare e penso che anche il club abbia bisogno di confrontarsi con me. E dopo in qualche giorno prenderemo una decisione. Ma ho un contratto, dunque a oggi si parla del niente. Sapete molto bene che amo la Premier League e sono fortunato perché alleno uno dei migliori club del miglior campionato del mondo. Dunque ad oggi sono contento ma di sicuro voglio conoscere se il club è contento, se possiamo migliorare”. (tuttonapoli.net)


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