Mou esonerato! Analisi e commenti. Verona vince

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Giocondo Martorelli, procuratore, è intervenuto durante il “Buongiorno Sportiva” per parlare di Inter e di mercato: “Icardi? Da tempo le situazioni sono cambiate. Il valore di un calciatore può aumentare a dismisura nell’arco di 6 mesi o un anno. Wanda Nara ha lanciato una domanda: quanto dovrebbe guadagnare mio marito? Secondo lei non dovrebbe guadagnare meno di 10 milioni annui. Il problema è solo legato all’aspetto economico, lui ha rifiutato l’offerta della Juve per rimanere all’Inter, ma vuole un ingaggio equiparato al suo valore. Quando Marotta era dirigente Juve, cercarono Icardi per far coppia con Ronaldo, ma all’Inter troveranno sicuramente un accordo, soprattutto considerando che ha ancora 3 anni di contratto. Il mercato di gennaio? Sulla ristrettezza del periodo aspettiamo le decisioni della Lega, magari potrebbero allungarlo. Ma non credo riserverà sorprese, sarà un mercato all’insegna dell’austerity. L’unica che nel mercato potrebbe fare quello che vuole dal punto di vista economico è la Juve, ma non credo interverrà. Le milanesi e le romane non credo facciano grandi cose. Caso mai in questo mercato si potrà prendere accordi in vista del mercato estivo. Il Milan ha assolutamente bisogno di un centrocampista e un attaccante, ma tutti i nomi che sono circolati non possono essere fattibili. Balotelli alla Fiorentina? Il ragazzo non sta giocando in Francia, è in continua lotta con Vieira e guadagna cifre inavvicinabili a Firenze. Spesso cercano di accostarlo a qualche squadra italiana, ma sarà l’ennesima ipotesi irrealizzabile”.”C’è un cattivo uso del Var. Se l’arbitro andasse a controllare le situazioni dubbie poi anche i tifosi accetterebbero meglio le decisioni, invece questo non avviene. Stravedo per Barella. È migliorato molto in fase difensiva e anche nei falli commessi, ma deve ancora fare un passo avanti negli ultimi 30 metri, perché ha il talento per farlo. Il problema della fase realizzativa del Cagliari è che non ha tanti giocatori abituati a segnare. Serve una seconda punta affidabile per giocare con Pavoletti, oppure più inserimenti dai centrocampisti.

Sorteggi Champions e Europa League? La Lazio è stata sfortunata ma non si è aiutata. Inter e Napoli hanno pescato bene, la Roma benissimo. La Juventus ha la forza per gestire qualsiasi avversaria, Atletico incluso, ed è favorita. Lazio, Inzaghi deve cambiare qualsiasi. Ma contro l’Atalanta non ha giocato male e avrebbe meritato il pari”.

Il commento di Ciccio Graziani su Atalanta-Lazio (1-0): “Immobile non ha giocato bene quei pochi palloni che ha avuto e quando è così per la Lazio è un problema. L’unico che non risponde presente all’appello è Milinkovic-Savic. L’anno scorso era l’arma in più, ora non più. Nel momento di difficoltà, poi, non è stato aiutato dai tifosi. Ilicic non ha fatto una buona partita, merita 5,5. Evidentemente non sta ancora bene fisicamente. Badelj? Non sempre quando cambi maglia inizi subito bene, di sicuro la Lazio si aspetta molto di più”.

Così Ciccio Graziani a Radio Sportiva al commento di Atalanta-Lazio (1-0 a fine primo tempo): “Duvan Zapata avrebbe fatto comodo a tante squadre, anche di alta classifica. Anche la Sampdoria qualche rimorso ce l’avrà. La fisicità e le giocate del colombiano sono superiori a quelle di Petagna. L’Atalanta ha fatto davvero un grande affare. L’Atalanta gioca un bel calcio, può mettere in difficoltà chiunque. La Lazio sta cercando di riorganizzarsi. Quando prendi gol a freddo accusi il colpo. È anche vero che ultimamente i biancocelesti stanno venendo meno sotto l’aspetto del gioco”.

Paolo Stringara, allenatore, ex calciatore anche di Inter e Bologna, ha parlato a Radio Sportiva: “Le parole di Nedved su Marotta? Non penso abbia mai baciato la maglia della Juventus come fa qualche calciatore… È un professionista, non mi sembra ci sia spazio per fare delle polemiche. Inter-Udinese? Non era facile, Spalletti è stato bravo a infondere tranquillità, la dimostrazione è il cucchiaio di Icardi su rigore. Sicuramente potevano fare meglio con il PSV, però. Credo comunque i nerazzurri siano in linea con gli obiettivi stagionali, alla fine in Champions sono stati eliminati da squadre importanti come Barcellona e Tottenham, brucia ma ci può stare. Spalletti ha aiutato Icardi nella sua maturazione, è diventato un giocatore di più ampio raggio, non pensa solo a segnare e a stare in area di rigore”.

Jose’ Mourinho non e’ piu’ l’allenatore del Manchester United. Dopo due anni e mezzo, si chiude l’esperienza dello Special One all’Old Trafford.I Red Devils, in una nota, hanno annunciato che il tecnico portoghese “ha lasciato il club con effetto immediato. Il club ringrazia Jose’ per il lavoro svolto al Manchester United e gli augura il meglio per il futuro”.La guida della squadra sara’ affidata a un tecnico ad interim fino al termine della stagione, nel frattempo la societa’ lavorera’ per individuare un nuovo allenatore.

Colpo grosso del Verona che batte con un perentorio 3-1 Pescara e si avvicina ai vertici della classifica cadetta.Seconda vittoria consecutiva per i veneti dopo il blitz a Benevento ed ennesima sconfitta di un Pescara che sembra aver perso lo smalto di avvio stagione soprattutto lontano dal Bentegodi.Partita piacevole al Bentegodi tra due squadre poco propense ai tatticismi e piu’ impegnate a costruire gioco che a distruggerlo. Pescara pericoloso in avvio quando Silvestri e’ decisivo su Mancuso con una bella parata d’istinto.

L’Hellas passa con un bel diagonale di Danzi dal limite, il Pescara prova a reagire ma il Verona e’ bravo a coprirsi e a ripartire con pericolosita’ come nell”occasione che porta al rigore decretato per fallo di Gravillon su Zaccagni, penalty che Di Carmine trasforma.Il Verona sfiora il tris con Zaccagni, terza rete che arriva in avvio con un’autorete di Del Grosso. Mancuso tiene aperte le speranze del Pescara ma il Verona e’ solido e nel finale il palo nega il poker a Di Carmine.

Si decide appena prima del fischio finale il big match tra Brescia e Lecce, che ha chiuso la domenica della 16ª giornata di Serie B. Il colpo delle rondinelle lancia la squadra di Corini al secondo posto, a -3 dal Palermo capolista. Cosenza-Benevento finisce senza gol: terza gara consecutiva a secco per i campani. Nel pomeriggio importante successo per 3-2 del Carpi sulla Salernitana, che perde per la terza volta di fila. Pareggio per 1-1 tra Crotone e Venezia, nel ritorno da ex di Zenga allo Scida.

Brescia-lecce — Ad animare la serata ci ha pensato il big match del Rigamonti, che ha regalato emozioni fino agli ultimi secondi di gara. Lecce in vantaggio al 25′, con il tap-in di un La Mantia rapace nel ribadire in rete la respinta di Alfonso sul tiro di Bovo. Il pari delle rondinelle arriva in avvio di ripresa, e manco a dirlo porta la firma del solito Donnarumma: l’attaccante di casa si fa trovare sulla traiettoria del destro al volo di Spalek, e batte Vigorito siglando il quattordicesimo gol del suo straordinario avvio di stagione. Il Brescia vuole vincerla, e la firma la mette capitan Gastaldello al 92′: la zampata vincente sul secondo palo scatena la festa del Rigamonti, lanciando i padroni di casa al secondo posto della classifica.

COSENZA-BENEVENTO 0-0 — Sul terreno pesante e rovinato del San Vito-Marulla Cosenza e Benevento danno vita ad una partita vivace e ricca di occasioni. La prima al 17’ sulla testa del difensore dei calabresi Dermaku, che costringe Montipò a respingere il pallone sulla traversa; un’altra chance per i padroni di casa al 36’ con il destro al volo largo di Tutino. Poco dopo l’espulsione di mister Braglia, visibilmente contrariato per un fuorigioco di Coda ravvisato con ampio ritardo. Meglio i campani ad inizio ripresa: prima il gran sinistro di Di Chiara da fuori che non inquadra lo specchio della porta, poi al 62’ si pareggia il conto dei legni con il gioco di gambe di Buonaiuto e la botta di destro sul primo palo che colpisce in pieno il palo (con leggera deviazione di Idda). Colta di sorpresa la difesa giallorossa al 66’, quando Mungo fugge via sulla linea del fuorigioco e appoggia in mezzo per il libero D’Orazio, che di destro supera Montipò ma trova la risposta quasi sulla linea da parte di Antei. Nel recupero Bruccini di testa sfiora il colpaccio, ma il big match finisce 0-0: punto importante per la formazione di Braglia in chiave salvezza, nuovo mezzo passo falso per gli uomini di Bucchi.

CROTONE-VENEZIA 1-1 — Oddo manca ancora l’appuntamento al primo successo da quando siede sulla panchina del Crotone, ma quantomeno ferma sul pari un Venezia che da quando è guidato da Zenga ha perso solo una volta in 9 partite. Inizia bene la formazione di casa, che al 16’ colpisce il palo con Budimir sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma al 31’ i lagunari beffano Cordaz con lo stacco perfetto del difensore Modolo. Sfortunati i calabresi, che prima dell’intervallo colgono la traversa con Golemic, di nuovo su palla inattiva, ma nella ripresa a forza di spingere arriva l’1-1 con rigore di Budimir. Bruscagin e Zanellato provano a vincerla per una e per l’altra squadra, ma il trplice fischio consegna agli archivi il pari: il Crotone resta nei playout, il Venezia galleggia a metà classifica.

CARPI-SALERNITANA 3-2 — Il Carpi batte un colpo nella lotta salvezza. Sfruttato il momento di difficoltà della Salernitana che incassa la terza sconfitta di fila e tutte con 3 gol al passivo (ed è la prima volta che gli emiliani segnano così tanto in un unico match). La formazione di casa scappa sul triplo vantaggio tra la fine del primo tempo e l’81’ con il gran gol di Pasciuti, il tocco da pochi centimetri di Concas su sponda di Sabbione e il potente diagonale di Vano; i granata escono dal guscio fra l’85’ e l’88’ con il colpo di testa di Casasola e il tuffo di Rosina in mischia per il 3-2 finale. Primi 3 punti per il Carpi al Cabassi, ora alla pari con il Crotone a quota 13; Salernitana ancora incapace di trionfare lontano dall’Arechi (record negativo condiviso con la Cremonese) con l’incubo playout che incombe. Annullata la cena di Natale, il clima è rovente.


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