Ultrà del Parma investito: al Viminale si discute di restrizioni in tema di trasferte

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Tifoso del ParmaAveva 28 anni Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma tragicamente investito ieri dal pullman dei tifosi bianconeri nella stazione di servizio “Crocetta Nord”, sull’A21 Piacenza-Torino.

A causa della terribile fatalità i due club hanno deciso di rinviare la partita in segno di lutto nazionale.

Secondo le ricostruzioni della polizia, l’incidente sarebbe avvenuto poco prima delle 13: le due tifoserie presenti in autogrill avrebbero cominciato a insultarsi con frasi ingiuriose e minacce quando, per evitare sommosse, l’autista del pullman juventino avrebbe messo in moto travolgendo con la parte anteriore del mezzo Matteo Bagnaresi che, purtroppo, è morto sul colpo.

Si è trattato di un terribile incidente, una fatalità che non doveva capitare ma che non ha impedito il sollevarsi di riflessioni da parte del Sindacato di Polizia di Torino circa restrizioni e limiti in tema di trasferte.

2 commenti su “Ultrà del Parma investito: al Viminale si discute di restrizioni in tema di trasferte”
  1. Marco R. ha detto:

    Limitare le trasferte non serve a nulla. Vi spiego perche’ secondo me: i gruppi se proprio volessero si organizzano da soli, vanno in trasferta per conto loro senza biglietti e restano fuori dallo stadio.

    Potete immaginare da soli che in questo caso i disordini potrebbero essere sicuramente maggiori. Continuo a ripetere che secondo il mio modesto parere ci sono troppe cose che non funzionano in questo sistema e le soluzioni che si cercano di trovare sono per il 70% inutili.

    Saluti,
    Marco R.

  2. Massimiliano ha detto:

    pienamente daccordo con Marco. Non c’è correlazione tra violenza e trasferte organizzate.


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